Per sostenere i civili siriani dopo la nuova sospensione dei negoziati di pace

Siria: nuovo appello dell’associazione Pro Terra Sancta

  Cultura e società   

Si è chiusa senza nessun risultato “Ginevra 2”, la Conferenza internazionale di pace sulla Siria che doveva porre fine al conflitto che in meno di tre anni ha causato la morte di oltre 100 mila persone tra cui 7600 bambini.

Svanisce così la possibilità di creare corridoi umanitari per portare soccorso alla popolazione.

L’Associazione pro Terra Sancta lancia un nuovo appello per sostenere l’emergenza umanitaria e la necessità di medicine e di cibo in Siria.

I francescani della Custodia di Terra Santa sono attivi in questa terra da prima che il conflitto iniziasse e proprio per questo riescono ad agire e a dare tutta l’assistenza necessaria.

Fin dall’inizio della guerra in Siria, pro Terra Sancta ha aiutato la Custodia di Terra Santa a sostenere i conventi e le parrocchie che danno da dormire e provvedono ai bisogni primari (cibo, vestiti e medicine) di moltissime famiglie. I frati hanno creato 4 centri di accoglienza (Knayen, Yacoubieh, Jser – El Chougour e Jdeideh.) che ospitano circa 200 persone e provvedono alle esigenze di altre 4000 ogni giorno. Ogni mese circa 50 famiglie vengono aiutate a cercare nuove case.

Pro Terra Santa ha già raccolto molto, in questi due anni e mezzo di conflitto, grazie alla generosità di tante persone, ma purtroppo non basta. Il bisogno è enorme e moltissima gente sopravvive solo grazie agli aiuti provenienti dall’esterno.  La Siria è sempre stata il granaio del mondo, ma oggi ha bisogno di pane.

Negli ultimi mesi la situazione è diventata estremamente critica anche per loro.

Il 23 giugno 2013 Padre Francois Mourad è morto a Ghassanieh, all’interno di un convento francescano di Sant’Antonio da Padova dove aveva cercato rifugio.

In seguito alla sua morte Padre Halim Noujiam, francescano libanese della Custodia di Terra Santa, ha lanciato un appello all'Occidente (tramite una lettera inviata ai confratelli di Gerusalemme) affinché non sostenga i rivoluzionari anti-Assad “i cosiddetti ribelli appoggiano gli estremisti religiosi responsabili di diversi attacchi contro la minoranza cristiana.”

Padre Halim porta da due anni gli aiuti umanitari a Damasco (soldi, medicine, viveri). Alcune zone del Paese sono off limits anche per lui.  Da quasi due anni non può andare nell’Oronte, e ad Aleppo, perché troppo pericoloso. Da un anno non ha più notizie dei frati che vivono lì. Nei conventi manca acqua, elettricità e il telefono, quindi le notizie che arrivano sono pochissime.

Egli ha assistito anche a casi di conversione forzata. I cristiani sono costretti a convertirsi all’islam e a pagare una tassa se vogliono rimanere e non essere massacrati. Molti preferiscono lasciare la casa e tutto quello che hanno piuttosto che rinnegare la propria fede e spesso si rifugiano in Libano

Il 2 dicembre 2013, il fronte di rivoltosi armati al-Nusra si è impadronito per la seconda volta della città di Maaloula, la più famosa città cristiana della Siria, dove i residenti parlano ancora l’aramaico, la lingua di Gesù Cristo.  Miliziani di Al Nusra e salafiti hanno occupato il 15 dicembre 2015 il villaggio cristiano siriano di Kanyeh imponendo alla popolazione di obbedire alla sharia e alle donne di indossare il velo islamico, pena l’immediata fucilazione.

Chi è riuscito a rimanere

L’obiettivo dei fronti rivoltosi armati sembra essere chiaro: indurre la popolazione cristiana ad andarsene.  Nonostante ciò, i frati francescani continuano a rimanere presenti per “soccorrere – come ha detto recentemente il Custode di Terra Santa, Fra Pierbattista Pizzaballa – chi ha perso tutto: persino la speranza”.

La sede principale è Aleppo, dove fra Georges Abou Khazen, da poco nominato Vicario apostolico dei Latini da Papa Francesco, è stato Parroco per oltre 9 anni. Qui ha collaborato e continuerà a farlo con con ATS pro Terra Sancta, coordinando gli aiuti che da essa destinati al centro di emergenza di Aleppo. Nel convento di Sant’Antonio di Padova, è rimasto inoltre padre Bassam con fra Edoardo.

Ad Azizieh, poco distante, sopravvive la parrocchia latina sotto la responsabilità di padre Georges.

A Damasco, a custodire la cappella di Sant’Anania, c’è ancora padre Raimondo con un altro frate, di nome Atef. Ancora, nella capitale siriana, rimangono in vita due conventi, al memoriale san Paolo (dove è avvenuta la sua conversione) con il superiore padre Romualdo e a Salhieh, poco vicino, gestito da padre Giuseppe. Sul mare il convento di Lattakiah, la più importante città portuale siriana,  dove vivono 3 frati sotto la guida di padre Maroun. E infine a Kanyeh, vicino al Libano, il convento di San Giuseppe è gestito da padre Hanna.

COSA SI PUÒ FARE

Sostenere Ats pro Terra Sancta vuol dire sostenere la popolazione siriana (attraverso l’invio di cibo e medicinali) e a dare un appoggio concreto a tutti frati e i religiosi che vivono in Siria.

ATS pro Terra Sancta è all’interno del coordinamento degli interventi umanitari cattolici in Siria. Dal 2011 ad oggi le organizzazioni umanitarie cattoliche hanno stanziato 72 milioni di dollari per aiutare la Siria e la regione circostante dove vi sono rifugiati profughi siriani (Libano, Giordania, Turchia, Iraq, Cipro ed Egitto).

Ecco alcuni esempi concreti di ciò che si può fare: con 150 euro sostegno economico ad una famiglia di tre persone per 2 settimane; con 500 euro aiuti umanitari necessari al benessere di 3 famiglie di un campo profughi per 3 settimane; con 1000 euro sostentamento della mensa per i più poveri per 1 mese.

È possibile aiutare la Siria con una piccola offerta: con 21,00 si può acquistare un Kit completo di medicine per 4 bambini, con 35,00 euro si può coprire il fabbisogno alimentare per una famiglia di 4 persone per una settimana, con  63,00 euro si assicura l’assistenza sanitaria completa a due neonati.

Ci sono vari modi per inviare il contributo per la Siria: online (carta di credito – VISA e MasterCard – o PayPal) sul sito www.proterrasancta.org/it/aiuta-la-terra-santa/aiutaci/; con bonifico bancario ATS – IBAN: IT67 W050 18121010 0000 0122691, BIC/Codice Swift: CCRTIT2T84A; in posta su conto corrente postale 1012244214, intestato a: ASSOCIAZIONE DI TERRA SANTA.

ATS pro Terra Sancta: è l’organizzazione non governativa senza fine di lucro della Custodia di Terra Santa, con sede a Gerusalemme, Roma e Milano. L’associazione è presente in Siria attraverso i frati francescani ad Aleppo, Damasco, Homs e in tanti villaggi al confine con la Turchia e il Libano. Il Presidente di ATS Pro Terra Sancta è il Custode di Terra Santa.

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