Nato nel 1876, per la collaborazione fra il chimico A. Carpenè e l’agronomo - enologo G.B. Cerletti, l’Istituto comprende, oltre la scuola, anche vigneti, cantina ed enoteca

Cerletti di Conegliano: il primo istituto enologico d’Italia

  Food and beverage  

La Scuola Enologica di Conegliano, istituita con Regio Decreto di Vittorio Emanuele II il 9 luglio 1876 ed intitolata nel settembre 1936 a Giovanni Battista Cerletti, suo fondatore e primo direttore, è una delle dieci scuole medie superiori pubbliche d´Italia nella quale si studia l´arte della vinificazione. L’Istituto, originariamente progettato dall’ing. Bernardo Carpenè, fu inaugurato il 24 settembre 1924 dal Benito Mussolini ed ancora oggi, ristrutturato ed arricchito, è un punto di riferimento per l´enologia nazionale.

La Scuola Enologica, infatti, non vive solo di fasti passati, ma tuttora progetta, ricerca ed innova. Nel suo Campus, intorno al Parco delle Rimembranze, in cui ogni albero è abbinato ad un docente o ad un allievo morti nel primo conflitto mondiale, trovano spazio l’Istituto Professionale per l’Agricoltura, l’Istituto Tecnico Agrario, l’Università di Padova per il conseguimento della laurea in Scienze e tecnologie viticole ed enologiche, il Centro regionale per la viticoltura, l’enologica e la grappa di Veneto Agricoltura, i Consorzi delle DOCG della Provincia, l’Assoenologi Veneto centro-orientale; un accentramento che permette di promuovere tutti assieme proficue sinergie e collaborazioni di studio, di ricerca tecnico-scientifica, di marketing del vino e dei prodotti agricoli.

Nel complesso oltre la sede dell’Istituto, che ospita una spettacolare aula magna, sono visitabili le aule comuni, le sale destinate alle materie di specializzazione (laboratori di chimica, fisica e scienze), la Bottega del vino, la cantina con produzione e vendita di vino e di distillati di propria produzione e l’Enoteca.

L’originale Bottega del Vino italiano, inaugurata nel maggio del 1927 in occasione del 50° anniversario della fondazione della Regia Scuola Enologica, distrutta durante la seconda guerra mondiale, fu ricostruita dopo il 1951 ad opera e con l’aiuto dell’Unione Ex Allievi. La Bottega, preannunciata da un pergolato di viti di uva “Isabella”, rappresenta un esempio razionale di come realizzare altre botteghe e osterie nelle quali assaggiare il vino più genuino. Esternamente la Bottega del Vino è preannunciata da una insegna in ferro battuto che regge un fiasco e da un gallo, sempre in ferro battuto, che sostiene una brocca. All’interno, da due colonne centrali, parzialmente rivestite di legno, si dipartono una serie di arcate finemente decorate; in fondo alla sala, accanto ad alcune botti intagliate si trova un bancone in legno per la mescita; tutto intorno al locale principale si alternano scritte con detti relativi al vino e affreschi di pampini ed animali. Sulla sinistra si aprono delle celle laterali: la prima è affrescata con viti ricche di grappoli di uva ed uccelli, la seconda ha un bel caminetto e la terza, detta anche sala ottagonale, ha il soffitto tutto affrescato con motivi viticoli ed uccelli ed al centro un lampadario in ferro battuto e fiaschi di vetro. La Bottega del vino è un punto di incontro conviviale e per bicchierate dopo convegni o manifestazioni.

A sinistra dal convitto, che ospita studenti provenienti da tutta Italia, si può visitare la cantina, utilizzata per la vinificazione dei vini bianchi tranquilli e spumanti e per la vinificazione e successivo affinamento ed invecchiamento dei vini rossi in botti e barriques collocate in una stanza dove si vede il vecchio muro perimetrale con le arcate della cantina originale. Si possono acquistare i vini prodotti dalla Scuola realizzati con le uve dei suoi vigneti che si trovano non solo davanti agli edifici, ai due lati della strada di ingresso, ma anche nella bella collina coltivata soprattutto a vigneto ma che comprende anche il frutteto, una serra, l’allevamento di ovini ed avicoli e la fattoria didattica. Un’importante quota della superficie vitata è dedicata alla conservazione degli Incroci Manzoni (Manzoni bianco I.M. 6.0.13, Manzoni rosso I.M. 2.15, Manzoni rosato I.M. 2.3, Manzoni moscato I.M. 13.0.25 e gli I.M. 1.50 e 2.14).

La Scuola Enologica di Conegliano, infatti, si trova inserita nel particolare anfiteatro collinare antistante le Prealpi e le imponenti Dolomiti venete che ritroviamo mirabilmente rappresentate nei paesaggi dipinti da Giovanni Battista Cima (Conegliano, 1459/1460 – 1517/1518), esposti fino al 20 giugno a Palazzo Sarcinelli in una mostra prodotta ed organizzata da Artematica, col patrocinio del Comune di Conegliano, della Provincia di Treviso e della Regione Veneto. L’iniziativa, curata da Giovanni Carlo Federico Villa, presenta un percorso espositivo di 40 opere, provenienti dalle maggiori istituzioni pubbliche mondiali, come la National Gallery di Londra, la National Gallery di Washington, l’Ermitage di San Pietroburgo, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, in grado di ricostruire la vicenda artistica di Cima, sottolineandone il ruolo fondamentale, per tutto il corso degli anni Novanta del Quattrocento, nello sviluppo della pala d’altare veneziana e nella narrazione di un paesaggio georgico, essenza stessa di una poesia di cultura umanistica da lui solo espressa. La mostra, infatti, si apre con gli approfondimenti dedicati ai paesaggi di ieri e di oggi: le fotografie dei panorami odierni sono accostati e sovrapposti alle opere di Cima, in cui è possibile riconoscere borghi murati, cascinali, terre coltivate. Il percorso prosegue poi ripercorrendo cronologicamente la carriera artistica di Giovanni Battista Cima.

Nella ex stalla, articolata su due piani, recentemente ristruttura, c’è l’accogliente Enoteca Trevigiana, che è stata inaugurata lo scorso 24 maggio.

Info: Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore "G.B. Cerletti" - Via XXVIII Aprile 20, 31015 Conegliano (TV) - Tel. 0438/61421 / 61524 - Fax 0438/450403 - CF 91022540263 - scuolaenologica@isisscerletti.it - www.scuolaenologica.it.

Giovanni Scotti

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