la mostra è visitabile fino al 7 novembre 2021

Milano, Triennale:Carlo Mollino. Allusioni Iperformali

  Cultura e società   

Di seguito presentiamo la mostra Carlo Mollino. Allusioni Iperformali in corso fino al 7 novembre 2021 alla Triennale di Milano, Museo del Design Italiano.

La mostra è a cura di Marco Sammicheli. Il progetto di allestimento è di Carlo Gandolfi dello studio Bunker.

In mostra, per la prima volta, sono esposti gli arredi di Casa Albonico, un progetto che l’architetto Carlo Mollino ha realizzato tra il 1944 e il 1946 con l’ausilio della ditta artigiana Apelli e Varesio, che la Direzione Regionale Musei della Lombardia che ha affidato in comodato a Triennale Milano.

Nella mostra sono esposti anche i disegni originali provenienti dall’archivio del Politecnico di Torino, corrispondenze, documenti e libri dall’archivio di Triennale e da archivi privati.

La mostra è arricchita dall’intervento dell’artista Corrado Levi, allievo di Mollino alla Facoltà di Architettura a Torino, e la sonorizzazione di Painè Cuadrelli, compositore di musica elettronica e docente di sound design allo IED.

Gli arredi di Casa Albonico sono dei pezzi unici, perfetto esempio della predilezione di Mollino per un approccio artigianale. Emergono le intuizioni formali e le capacità costruttive di Apelli e Varesio, gli artigiani che avevano collaborato con Mollino. Altri documenti evidenziano singolarità e autonomia di Mollino e l’apprezzamento ricevuto da Gio Ponti e Franco Albini. La presentazione degli arredi di Casa Albonico in Triennale avvia, inoltre, un lavoro di restauro condiviso con la Sovrintendenza e un progetto di ricerca volto a ricostruirne genesi e sviluppo.

In particolar modo, come documenta il catalogo, edito da Electa, il progetto di ricerca approfondisce alcuni aspetti della figura di Carlo Mollino caduti in secondo piano poiché, negli anni recenti, è stata privilegiata la sua vicinanza al movimento surrealista e alcune attitudini e passioni personali come esclusive e preponderanti della sua poetica. La vicenda di Casa Albonicoaiuta a ricostruire tutto il percorso formativo di Mollino e alcuni suoi legami con l’ultimo Futurismo.

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