La mostra personale di Salvatore Arancio potrà essere visitata fino al 22 settembre

Albissola Marina, Casa Museo Jorn: Like a sort of Pompei in reverse

  Cultura e società   

Il 9 luglio, presso la Casa Museo Jorn di Albissola Marina, in via Gabriele D’Annunzio 6-8 (località Bruciati), sarà inaugurata la mostra Like a sort of Pompei in reverse, personale di Salvatore Arancio,: a cura di Luca Bochicchio, direttore artistico del Museo.

La mostra, visitabile dall’11 luglio, è promossa dall’Associazione Amici di Casa Jorn, con il patrocinio del Comune di Albissola Marina.

Dopo la partecipazione alla 57ma. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia (2017) e la mostra personale alla White Chapel di Londra (2018), Salvatore Arancio giunge, ora, ad Albissola con un progetto inedito e site specific, pensato e realizzato in situ.

Tra il 2017 e il 2019 Arancio ha effettuato numerose visite e diversi sopralluoghi a Casa Museo Jorn, affascinato dal labirinto di matrice situazionista che l’artista danese Asger Jorn ha creato tra il 1957 e il 1973 insieme all’amico e assistente Umberto (Berto) Gambetta. Più di ogni altro aspetto o luogo della casa, Arancio è stato colpito dalle concrezioni polimateriche e pseudo-organiche realizzate da Jorn e Berto nel giardino, in cui ha intravisto non soltanto la poesia del gioco inventivo, ma il potenziale immaginifico e creativo di ciò che non si vede.

L’artista, pertanto, ha avviato una ricerca sperimentale, basata sulla modellazione dell’argilla direttamente sulle forme, sulle superfici e sui volumi del giardino, rilevandone plasticamente il negativo e ragionando su ciò che non si vede ma esiste solo in potenza.

Arancio si è concentrato in particolare sui molti elementi di origine incerta (naturale o artificiale) e di paternità ambigua e ironica (Jorn o Berto), per instaurare un rapporto di continuità nel discorso avviato da Jorn sulla metamorfosi e sull’immaginazione; un dialogo che si sviluppa a partire dal linguaggio della scultura in ceramica, comune sia a Jorn che ad Arancio, e basato sulla complicità e sulla collaborazione del genius loci: le botteghe artigiane del territorio.

Arancio ha, infatti, scelto di avvalersi della collaborazione della Nuova Fenice di Barbara Arto per le rifiniture a terzo fuoco, e di quella delle Ceramiche San Giorgio per le smaltature dei pezzi modellati a Casa Jorn. Quest’ultima bottega fu fondata nel 1958 ad Albissola Marina e ancora oggi è guidata da Giovanni Poggi, torniante che nella sua vita ha lavorato con oltre duecento artisti, iniziando proprio con i grandi nomi degli anni Cinquanta e Sessanta presenti ad Albissola (Agenore Fabbri, Lucio Fontana, Asger Jorn, Gianni Dova, Wifredo Lam, Mario Rossello e molti altri). Casa Jorn è intrisa di storie e tracce della collaborazione fra Jorn, Berto e Giovanni Poggi: Arancio ha voluto ricalcare questi gradi di collaborazione tra artista e artigiano.

In corso d’opera, durante le frequenti occasioni di confronto fra artista e curatore, è nato il titolo della mostra: Like a sort of Pompei in reverse è, infatti, una citazione dal testo che Guy Debord scrisse nel 1973 per il libro di Jorn Le Jardin d’Albisola, realizzato da Ezio Gribaudo per le Edizioni d’Arte Fratelli Pozzo di Torino e pubblicato postumo nel 1974.

Arancio propone, dunque, la sua visione, che risulta avere più di un contatto con l’interpretazione del giardino di Jorn data da Debord. Quello che per Debord era il portato situazionista dell’esperienza architettonica di Jorn, per Arancio è la possibilità di immaginare le forme, i volumi e le superfici del giardino come calchi di uno spazio in divenire, matrici iniziali nate dall’indistinguibile azione combinata del tempo, del lavoro dell’uomo e del caso. Le sculture realizzate a partire da questo spunto vivranno prima un dialogo integrato agli spazi del giardino, dopodiché saranno sistemate all’interno dello studio, in appositi cabinets classificatori che si offriranno allo sguardo analitico del visitatore, come reperti archeologici di un universo immaginario invisibile.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo bilingue (italiano e inglese), per la collana MuDA BOOKS, diretta da Luca Bochicchio e Leo Lecci, dell’editore Vanillaedizioni di Albissola Marina. Il catalogo comprende testi di Luca Bochicchio, Guy Debord e Paola Nicolin e del team di giovani curatori dell’Associazione Amici di Casa Jorn: Stella Cattaneo, Diego Drago, Daniele Panucci, Alessia Piva.

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