Il film, drammatico e sentimentale, è nelle sale da giovedì 28 febbraio 2013

Upside Down di Juan Diego Solanas

  Cultura e società   

Guardate verso il cielo e preparatevi a sgranare gli occhi: città, foreste e oceani, capovolti sopra le vostre teste. Ognuno dei due mondi ha la sua propria forza di gravità con strutture urbanistiche agli antipodi. Il pianeta di sotto, povero ed assoggettato, si presenta come un paesaggio devastato, in cui si ergono edifici fatiscenti, mentre il pianeta di sopra, dominante e schifosamente opulento, è moderno e razionale, pur conservando anche interni che ricordano un passato raffinato. Li collega un’enorme colonna, opera della Transworld, società impegnata ad estrarre le materie prime necessarie per produrre l’energia e sfruttare così le risorse del pianeta che sta sotto. Due pianeti dell’Universo simili alla Terra, due mondi tanto vicini, quanto irraggiungibili e ai cui abitanti è proibito interagire. Nessun abitante dei due mondi, infatti, può incontrare direttamente chi vive nell’altro e ogni oggetto che proviene da uno dei due mondi dopo una brevissima presenza nell’altro inizia ad essere sottoposto a un processo di combustione.

Il giovane Adam (Jim Sturgess) appartiene al mondo di sotto, povero e degradato. Ha perso i suoi genitori da piccolo e da quel momento sono davvero poche le persone che gli sono vicino. La giovane Eden (Kirsten Dunst), invece, appartiene a quello di sopra, ricco e prosperoso. Un giorno Adam conosce Eden e se ne innamora perdutamente. Presto riuscirà a farsi assumere al Trans World, dove lavora la ragazza, con il solo scopo di ritrovarla. Il loro errore innamoramento rischia di incrinare per sempre le leggi dell’universo. I due vengono scoperti e nella concitazione, Eden cade battendo la testa. Adam si convince che sia morta finché un giorno molti anni dopo ...

Il successo del secondo lungometraggio di Diego Solanas non trova il suo fondamento nella storia, ma nell’ambientazione che non è solo visivamente suggestiva, ma è anche fortemente simbolica. 

Purtroppo … per l’ultima parte del film: Solanas, infatti, ci propone un finale eccessivamente sdolcinato.

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