Il film, scritto insieme al papà Vincenzo, rende omaggio a “Casotto”, il capolavoro di Sergio Citti, cosceneggiato, 34 anni fa, proprio da Cerami senior

Tutti al mare dell’esordiente Matteo Cerami

  Cultura e società   

Casotto, con la regia di Sergio Citti, rinchiuse in una cabina balneare sul litorale laziale gli anni settanta e una messe di frequentatori in costume, svelandone il malcostume e spogliandoli delle loro maschere. Ora, in una torrida giornata d'estate, sulla stessa spiaggia di Castelporziano, lo stesso mare, lo stesso sceneggiatore e lo stesso produttore, Gianfranco Piccioli, si intrecciano le vicende di un gruppo di personaggi, in panciolle sotto il sole, ognuno con la propria storia. Ma risultato è inferiore ...

Il protagonista del film è Maurizio (Marco Giallini), scaltro e qualunquista, proprietario di un chiosco sulla spiaggia, generoso con i vip e compiacente con i tanti marescialli, che chiudono un occhio e consumano pasta e pastarelle. Maurizio è oppresso dalla Signora Valeria (Ilaria Occhini), la madre, una donna anziana, arcigna e capricciosa sulla sedia a rotelle che lo comanda a bacchetta.

Ogni mattina, spingendo la carrozzella di sua madre, Maurizio percorre la passerella di legno, che attraversa la macchia e lo porta all'entrata del suo chiosco sulla spiaggia. Dopo essersi assicurato che i suoi inservienti, Khaled e Omar, abbiano fatto un buon lavoro, issa la bandiera italiana, che svetta in cima alla costruzione, ed aspetta i primi clienti

Nell'attività commerciale di Maurizio, diretta assieme ad un gruppo di ogni etnia, arrivano un’umanità varia,  con le sue debolezze e le sue atrocità, ridicola, comica o tragica come la coppia omosessuale (Ambra Angiolini e Claudia Zanella), i due amici alla ricerca di svago (Francesco Montanari e Libero De Rienzo), l’aspirante suicida (Ennio Fantastichini),  invitato a morire due chioschi più avanti, Alfredo, il pescatore di pesce scongelato (Ninetto Davoli), una diva dei talk show dei pomeriggi televisivi (Anna Bonaiuto), il ... [continua a leggere]menagramo Geroboamo (Franco Pistoni) e Gianni (Vincenzo Cerami), l'uomo silenzioso che gira sempre con il suo pappagallo.

Ma la sera cambia tutto: il chiosco si svuota e si tramuta in un ristorante di classe, Chez Maurice, con tovaglie bianche, candele ed eleganti camerieri.

Non abbiamo voluto fare un affresco socio-psicologico dell’Italia di oggi, – dice Matteo Cerami - Il film è piuttosto un’osservazione antropologica. È come se ci fossimo messi a guardare i pesci in un acquario.

E lo sguardo è spietato: I personaggi sono tutti mostri, i figli della confusione, anche linguistica, in cui viviamo. – precisa Gigi Proietti, il cognato cleptomane e smemorato, già interprete di Casotto come Davoli – E’ davvero difficile giudicare i cambiamenti da «Casotto» a oggi. Di certo la società è più colorata e sempre più lo sarà. Non a caso nel film di Cerami si vedono barche di migranti in arrivo e tutti i dipendenti del chiosco sono extracomunitari.

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