Le relazioni attive da tempo in ambito culturale tra l’Italia e
Pervenuto in Italia nel 2007 per la mostra “Balkani. Antiche civiltà tra il Danubio e l’Adriatico”, allestita presso il Museo Archeologico Nazionale di Adria, il cratere è stato successivamente oggetto di studio e di restauro grazie all’impegno scientifico e tecnico della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma in accordo con la direzione del Museo Nazionale di Belgrado e al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Dopo circa tre anni di lavori condotti dalla Soprintendenza romana unitamente ai tecnici del Centro Nazionale Ricerche di Roma e di Pisa, dell’Università “
Ritrovato a Trebenište, nei pressi di Ocrida, da una missione archeologica jugoslava nel 1931, il “Magnifico Cratere” è documento altissimo della toreutica greca arcaica, insieme ad un analogo recipiente proveniente dalla medesima necropoli, ora presso le collezioni del Museo Archeologico di Sofia, in Bulgaria.
Insieme al più noto e gigantesco “Cratere di Vix”, ritrovato e conservato in Francia, quello di Belgrado appartiene ad un ristrettissimo gruppo di vasellame bronzeo da mensa giunto fino a noi. La sua eccezionalità artistica è inoltre incrementata dalla presenza del treppiede, unicum non riscontrabile altrove. Questo, l’alto collo e le due grandi anse a volute e il piede del cratere, presentano una raffinata decorazione ottenuta per fusione ed incisione, composta da elementi figurati – gorgoni, cavalieri e cavalli in corsa e cani-, geometrici e vegetali, propria della migliore produzione artistica della Grecia ancora arcaica.
Info: L’Italia e il restauro del magnifico cratere - Capolavori del Museo Nazionale di Belgrado - Roma, Palazzo del Quirinale, Sale delle Bandiere
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