Ad Agrigento l’evento più iconico della Costa del Mito

BIT 2024: Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025

  Turismo d’autore  

Agrigento guarda con trepidazione a Capitale Italiana della Cultura 2025.

Ma, se l’anno che verrà sarà ricco di eventi culturali che coinvolgeranno l'intero territorio della Costa del Mito, non sarà da meno il 2024, che si sta rivelando, sin dagli esordi, molto di più che una tappa di avvicinamento.

Ad assicurarlo è l’amministratore del Distretto Turistico Valle dei Templi, Fabrizio La Gaipa, il quale ha annunciato che l’intera Costa del Mito, da Selinunte a Gela, si sta preparando all’anno di Agrigento Capitale: i siti archeologici e monumentali meno noti della provincia, i borghi con i rispettivi contenitori culturali, i parchi, i giardini, le riserve e le oasi naturali più belle sono pronte ad animarsi.

I giovani e la loro capacità di esprimere innovazione in campo culturale caratterizzeranno progetti ed eventi che si preannunciano di alto livello e di interesse nazionale e internazionale.

Il primo appuntamento di ogni anno è con il Mandorlo in Fiore - per l’anno in corso in programma dal 9 al 17 marzo - con un focus ancor più intenso sul folklore internazionale e sugli spettacoli collaterali, tutti di portata internazionale.

A seguire, centralità avranno le iniziative per la Settimana Santa, con le processioni del Venerdì Santo (Agrigento) e i riti della Settimana Santa con eccellenti espressioni artistiche popolari.

Tra questi gli “Archi di Pasqua” di San Biagio Platani, visibili fino a tutto il mese di maggio: archi trionfali, retaggio della dominazione spagnola, che fanno da cornice per tutto il corso principale al tradizionale “’ncontru” tra il Cristo Risorto e la Madonna, che sono alti fino a 13 metri e realizzati con pane, uova, zucchero e sale, ma anche con altri prodotti offerti dalla natura, quali canne, agavi, salici, rami di alloro, rosmarino, ulivo, palme e mandorle, spighe, granoturco, datteri, fiori, legumi, che mani sapienti e virtuose trasformano in “nimpe” e mosaici.

D’interesse sono anche i Paolones di Aragona, anche questi d’origine spagnola, visibili in paese in occasione dell’incontro trionfale: sono in cartapesta, alti tre metri, rappresentano i Santi Pietro e Paolo e si muovono con meccanismi simili alle marionette.

Le tradizioni proseguono fin oltre la Settimana Santa e hanno un fulcro gastronomico nel “tagano” aragonese a base di pasta, tuma, tantissime uova, zafferano e cannella, rigorosamente cotto nel forno a legna.

Innumerevoli iniziative, sin dalla primavera, coinvolgeranno luoghi meno noti, come il Teatro dell'Efebo, al Giardino Botanico di Agrigento, il Giardino della Kolymbethra con le sue "Sere Fai d'Estate" nel magnifico scenario della Valle dei Templi, oppure in piena stagione la piazza antistante Palazzo Filangeri di Cutò a Santa Margherita di Belice con il Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa e il Festival del Gattopardo, nonché i rimandi inevitabili all’omonimo film di Luchino Visconti e all’indimenticabile ballo.

Ispirati al romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e alle origini secentesche che riportano al fondatore della città, il Duca Carlo Tomasi, sono anche Il Gattopardo d’Oro e la Biennale del Gattopardo di Palma di Montechiaro, tra storia, cinema e letteratura, che si svolgono in estate nello scenario del Palazzo Ducale, della scalinata della Chiesa Madre e del Monastero delle Benedettine.

Tanti gli eventi di successo, come Arcosoli Jazz, ai piedi del Tempio di Giunone, mini rassegna jazz per gli appassionati del genere musicale, e le Albe al Tempio della Concordia con emozioni imperdibili tra mitologia, teatro e innovazione.

L’estate musicale prende forma da luglio a settembre all’interno del Teatro Valle dei Templi di Piano San Gregorio ad Agrigento con il Festival “Il Mito”, che propone ogni anno spettacoli dei nomi più noti e più amati del panorama italiano.

Ad agosto, invece, in calendario, alla Valle dei Templi, c’è anche il Festivalle, festival internazionale di musica e arti digitali: un boutique festival che mette al centro della sua ricerca l’incontro tra sonorità jazz e contaminazioni contemporanee.

Per finire, oltre alle manifestazioni organizzate per il Natale con i Presepi viventi di Caltabellotta e di Sutera, autentici scrigni incastonati tra i monti innevati e circondati da un paesaggio mozzafiato, ci sarà il consueto cartellone del Teatro Luigi Pirandello e un Palacongressi versatile contenitore culturale anche per il Teatro e la Musica.

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