Fabrizio Plessi in mostra a Padova

15 ottobre 2012

Nell’ambito di RAM, il format dedicato ai linguaggi artistici contemporanei, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova propone al Palazzo della Ragione dal 27 ottobre 2012 al 13 gennaio 2013 il grande evento Il flusso della Ragione, una mostra di Fabrizio Plessi, uno tra i più noti ed apprezzati artisti italiani contemporanei.

L’intento della mostra è quello di rileggere la storia creativa dell’artista attraverso i disegni che rappresentano la fase ideativa e progettuale delle sue videoinstallazioni, già esposte nei più grandi musei e nelle più importanti manifestazioni d’arte contemporanea del mondo. I disegni saranno parte di una grande installazione che, progettata dallo stesso Plessi, attraverserà lo spazio del Salone: a percorrerne la struttura sarà quel “flusso elettronico” di acqua e di fuoco che costituisce la cifra forse più riconoscibile dei suoi lavori.

Presentando l’evento, Plessi ha ringraziato il Comune di Padova per il «privilegio straordinario» che gli ha concesso, nel permettergli di misurarsi con il Palazzo della Ragione, un «monumento che ha richiami ancestrali e una capacità liberatoria».

Un progetto espositivo - afferma Andrea Colasio, Assessore alla Cultura – pensato appositamente per il Palazzo della Ragione,  che affronta con un linguaggio altamente tecnologico e al tempo minimale un dialogo rispettoso con uno straordinario e imponente monumento del passato, di grande valore civile e artistico.

Il nome del monumento ha ispirato l’artista nello scegliere il titolo della mostra che, come precisa, non si limiterà a ripercorrere la storia della mia attività artistica, rappresentando soprattutto una grande sfida, perché uno degli obiettivi dell’artista è coniugare in modo armonico la memoria del passato con la realtà tecnologica del presente.

Esperto di “umanizzazione delle tecnologie”, Fabrizio Plessi proporrà all’interno del percorso espositivo alcune macchine fotocopiatrici - rielaborate dall’artista e realizzate dal Gruppo Pellegrini – che permetteranno di acquisire le riproduzioni fotostatiche  di alcune immagini delle opere in mostra e di inviarle in qualsiasi parte del mondo alle persone con cui condividere un’emozione.