TEATRO MENOTTI 60 ANNI DI ODIN TEATRET
12-17 marzo
Il Teatro Menotti ospiterà in residenza la straordinaria Compagnia di Holstebro, guidata dal visionario maestro Eugenio Barba. Per sei giorni il teatro sarà occupato da workshop, masterclass, lezioni, film e spettacoli teatrali che coinvolgeranno il pubblico dal mattino alla sera in esperienze irripetibili. Tutti gli incontri saranno strutturati in modo interattivo, permettendo ai partecipanti di immergersi nell'universo teatrale dell’Odin Teatret attraverso discussioni, dimostrazioni pratiche e sessioni di domande e risposte, un approccio partecipativo necessario a favorire un coinvolgimento diretto con gli artisti.
Il ritorno a Milano dell’Odin Teatret per celebrare i primi 60 anni di vita di una compagnia che ha rivoluzionato la scena internazionale riscrivendone la storia e abolendo i confini del consueto. Un pensiero teatrale che è anche quello del suo grande maestro Eugenio Barba, a cui tutti coloro che si dedicano al teatro del tempo presente sono debitori.
Emilio Russo
I 60 ANNI DELL’ODIN TEATRET: LA PARTE SOMMERSA DELL’ICEBERG
Un anniversario di diamante costringe a guardare indietro e a interrogare i miei 65 anni nel teatro, cinque di preparazione e apprendistato a Oslo, Varsavia, Opole e Cheruthuruthy, e sessanta a Holstebro, una cittadina di provincia danese, con un nucleo di attori di varie nazionalità che si ostinano a unire i loro destini al mio in nome di una cultura di teatro di gruppo. Oggi distinguo chiaramente le quattro domande che mi hanno accompagnato come forze e guide al timone dell’Odin Teatret.
COME apprendere ad apprendere, come stimolare le diverse personalità degli attori, fondere le loro motivazioni segrete in un saper fare che dà vita alla realtà intensificata della finzione scenica.
DOVE radicare il mio operato, io che dall’Italia del Sud ero emigrato in Norvegia e ho incontrato il teatro dopo sette anni come saldatore, scaricatore di porto, marinaio e venditore ambulante di libri. Lì dove sei, lì è il centro.
PER CHI avevo scelto questo mestiere che consiste nel tessere relazioni. Non per un pubblico anonimo che compra un biglietto. Ma per uno spettatore a cui volevo bene, assente e lontano. Era a Jerzy Grotowski che ogni sera, per anni e anni, ho rivolto lo spettacolo dell’Odin Teatret tra pochi spettatori. Poi li rivolsi al popolo segreto dell’Odin.
PERCHÈ scelsi di fare teatro. Per difendermi dal razzismo che a quel tempo, subito dopo la Seconda guerra mondiale, colpiva in Europa gli italiani complici del nazismo. Il teatro fu un modo per nascondere la mia identità etnica e grazie a un mestiere conquistare il prestigio della differenza.
L’Odin Teatret appartiene alla tradizione dell’impossibile dei riformatori del teatro del Novecento: diversi tra di loro, ma con l’idea costante di negare la funzione del teatro infondendo altri valori che trascendono la dimensione ricreativa ed estetica.
Eugenio Barba
MARTEDÌ 12 MARZO
ore 19.00
Presentazione film “L’arte dell’impossibile” di Elsa Kvamme
Eugenio Barba and Odin Teatret’s Long Journey / L’Arte dell’Impossibile
Il lungo viaggio di Eugenio Barba e dell’Odin Teatret.
Un roadmovie con Eugenio Barba: ritorno alle origini dell’Odin Teatret
Un film di Elsa Kvamme
sottotitoli in italiano
Nel 1964 l’immigrato italiano Eugenio Barba fondò l’Odin Teatret in un rifugio antiaereo a Oslo. Oggi l’Odin è una delle compagnie di teatro più famose a livello internazionale ed Eugenio Barba è considerato come uno dei più grandi innovatori del teatro moderno. Il loro palcoscenico è il mondo intero e hanno reso la piccola città danese di Holstebro famosa come la città della cultura. Ma da cosa è spinto Barba? Perché pensa ancora che la cultura sia qualcosa di importante per cui lottare? E qual è il significato di fare teatro nei tempi del capitalismo, dell’apatia, del terrore? Come ha ispirato un gruppo di attori a essere creativo per così tanto tempo? E come sarà per lui tornare in Norvegia dove tutto è cominciato?
Elsa Kvamme è stata un’attrice dell’Odin Teatret dal 1973 al 1975. Ha partecipato alle attività che l’Odin ha realizzato a Carpignano Salentino nel 1974 e ha preso parte nella performance Il libro delle danze. Negli anni successivi ha fondato a Oslo la Saltkompagniet, che ha diretto per sei anni, per poi trasferirsi a New York a frequentare una scuola di cinema. Si è fatta conoscere anche come artista di cabaret e cantautrice. Oggi è una regista cinematografica, ha realizzato il lungometraggio Fia! e i documentari A Streetcar to Auschwitz e The Doctors’ War.
Ingresso libero, prenotazione obbligatoria: https://www.teatromenotti.org/event/presentazione-del-filmlarte-dellimpossibile/
MERCOLEDÌ 13 MARZO
Ore 10.00
Masterclass con Tage Larsen
Ingresso libero, prenotazione obbligatoria: https://www.teatromenotti.org/event/masterclass/
Ore 20.00
AVE MARIA
La Morte si sente sola. Cerimonia per l’attrice María Cánepa
GIOVEDÌ 14 MARZO
Ore 17. 00
“Testo, azione, relazioni” dimostrazione di lavoro/spettacolo con Tage Larsen e Julia Varley
Ingresso libero, prenotazione obbligatoria: https://www.teatromenotti.org/event/testo-azione-relazioni/
Ore 20. 00
Presentazione film “Il paese dove gli alberi volano” di Davide Barletti e Jacopo Quadri
Regia di Davide Barletti, Jacopo Quadri.
Un film con Eugenio Barba.
VENERDÌ 15 MARZO
Ore 17.00
Presentazione film “La conquista della differenza” di Exe Christoffersen
Il film ripercorre la storia dell’Odin Teatret dal 1964 ad oggi, attraverso immagini che ritraggono differenti spettacoli, situazioni di training nel corso degli anni. Eugenio Barba riflette inoltre su cosa il teatro abbia significato per lui e sulla storia dell’Odin Teatret come gruppo di persone che hanno conquistato la propria differenza.
Ore 20.00
LA CASA DEL SORDO
CAPRICCIO SU GOYA
ODIN TEATRET
Regia Eugenio Barba
Siamo a Bordeaux, nella casa di un sordo, Francisco Goya. È l’ultima notte della sua vita. La sua amante per più di trent’anni, la vivace Leocadia Zorilla, scatena la sua fantasia e i suoi ricordi. Francisco José de Goya (1746-1828) è considerato il più importante pittore e incisore spagnolo tra la fine del 18° e l’inizio del 19° secolo. Nel corso della sua lunga carriera fu un impegnato commentatore e cronista della sua epoca. Morì in esilio a Bordeaux, in Francia.
Eugenio Barba
UN CAPRICCIO TEATRALE
La casa del sordo - Capriccio su Goya è la trasposizione teatrale del genere artistico del capriccio applicata alla biografia e all’opera di Francisco Goya. La sua vita si svolse tra gli sconvolgimenti politici dell’Europa alla fine del 18° secolo, tra Età della Ragione e Romanticismo, Inquisizione e Rivoluzione Francese, erotismo, esilio e mutilazione fisica dovuta alla sordità totale che colpì Goya a 46 anni. Il capriccio, come genere artistico, si sviluppò nel XVI secolo in musica, architettura e pittura. Il compositore tedesco Michael Praetorius (1571-1621) lo definì “una specie di fantasia improvvisata che passa da un tema all’altro”. J. S. Bach (1685-1750) intitolò Capriccio un pezzo composto da varie sezioni liberamente accostate per esprimere la nostalgia per il fratello lontano. Particolarmente apprezzati furono i 24 Capricci di Niccolò Paganini che ispirarono Liszt, e quelli composti da Beethoven e Mendelssohn. In architettura il capriccio è “una follia agli occhi dell’osservatore”: un edificio stravagante, progettato più come espressione artistica che per scopi pratici, spesso deliberatamente costruito per sembrare in rovina. L’edificio non ha altro proposito che quello di essere un oggetto ornamentale, creato o commissionato per puro piacere. In pittura il termine viene attribuito a disegni fantasiosi, lontani dai temi predominanti. Artisti come Callot, Piranesi, Tiepolo, Watteau, Guardi e Goya hanno reso famoso questo modo di ritrarre la realtà. Nella pittura veneziana del Settecento il capriccio è l‘arte di comporre un paesaggio attraverso la libera combinazione di elementi architettonici reali e fantastici, di rovine dell’antichità e aspetti contemporanei. La casa del sordo è un capriccio teatrale su Goya: una varietà di temi che l’arte dell’attore trasforma in un flusso di decadenza fisica e vitalità creativa, avidità di prestigio, sperpero di denaro, egoismo, inventiva, passione e frivolezza. Un caleidoscopio di immagini, situazioni e pensieri che si dibattono nel tentativo di approssimarsi al mistero della Bellezza e della Vita la cui spietata verità cammina, deridendoli, sui morti.
Link per l’acquisto: https://www.teatromenotti.org/event/la-casa-del-sordo/
SABATO 16 MARZO
Ore 18:00
Incontro con Eugenio Barba Odin Teatret - 60 anni di teatro
Uno straordinario appuntamento con uno dei più grandi maestri internazionali della storia del teatro del Novecento.
Ingresso libero, prenotazione obbligatoria: https://www.teatromenotti.org/event/odin-teatret-60-anni-di-teatro/
ORE 20.00
LA CASA DEL SORDO
DOMENICA 17 MARZO
Ore 11.00
Presentazione film “Zona Limite” di Stefano di Buduo
Ore 16.30
LA CASA DEL SORDO
Link per l’acquisto: https://www.teatromenotti.org/event/la-casa-del-sordo-3/
STAGIONE 2023 | 2024
BIGLIETTERIA
PREZZI
• Intero - 32.00 € + 2.00 € prevendita
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TEATRO MENOTTI
Via Ciro Menotti 11, Milano - tel. 0282873611 - biglietteria@teatromenotti.org
ORARI BIGLIETTERIA
Dal lunedì al sabato dalle ore 14.00 alle ore 18.30, dalle 19.00 alle 20.00 solo nei giorni di spettacolo
Domenica ore 14.30 | 16.00 solo nei giorni di spettacolo
Con carta di credito su www.teatromenotti.org
ORARI SPETTACOLI
Dal martedì al sabato ore 20
Domenica ore 16.30
Lunedì riposo