Barawards: tutti i vincitori dell’edizione 2023

22/01/2024

Premiati i migliori bar, cocktail bar, ristoranti, pasticcerie e hotel italiani

Barawards: tutti i vincitori dell’edizione 2023

Svelati al Barawards Gala Night Party i locali e i professionisti vincitori dei premi dedicati all’eccellenza dell’ospitalità made in Italy

La serata di premiazione dei Barawards 2023, che si è svolta all’Alcatraz di Milano, ha incoronato bartender, chef, pasticceri, professionisti del caffè, nonché locali, team e brand ambassador del mondo del food&beverage. Venti premi che fotografano il meglio dell’ospitalità italiana, scelti su una rosa di 450 locali e 600 professionisti, oltre a 8 vincitori del Premio innovazione dedicato a prodotti e servizi per l’horeca.

I premi del mondo Cocktail

Guardando ai professionisti, nell’Olimpo dei Barawards 2023 troviamo più di una donna. A cominciare dal Premio Rum Diplomático Bartender dell’Anno, vinto da Martina Bonci, bar manager, nonché anima del progetto Giardino 25, caffè e cocktail bar di Gucci a Firenze. Un titolo già detenuto lo scorso anno da un altro professionista della città medicea, Edoardo Sandri, che è tornato sul palco della premiazione dei Barawards per ritirare il Premio Bibite Sanpellegrino Cocktail Bar dell’Anno assegnato all’Atrium Bar del Four Seasons di Firenze, di cui è bar manager.

Non solo premi alla città medicea, ma anche alla provincia e in particolare a tre realtà che stanno riscrivendo la storia della miscelazione in Campania e non solo: vero tempio dell’ospitalità, il Dry Martini at the Majestic Palace di Sorrento vince il premio Bar d’albergo dell’Anno. Avevano già sentito l’odore del podio, ma è il 2023 l’anno in cui il Premio Amaro Montenegro Bar team dell’Anno va a Cinquanta Spirito Italiano di Pagani, in provincia di Salerno. E ancora il Premio Locale Green dell’Anno al Laboratorio Folkloristico di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, un’altra realtà emergente dell’hinterland partenopeo che macina riconoscimenti. E rimanendo in tema “orgoglio napoletano”, come non nominare la vincitrice del Premio Sgrappa Bartender Italiano all’Estero dell’Anno, Giulia Cuccurullo, bar manager dell’Artesian Bar di Londra, dove ha portato il suo sorriso e la perfezione dello stile italiano dietro al bancone.

Non poteva mancare la Milano da bere nel novero dei best of the best dei Barawards 2023. A rappresentare la miscelazione meneghina troviamo il progetto che porta la firma di Mario Farulla, con il suo Dirty Milano, Premio Barceló Bar rivelazione dell’Anno. Nonché un’altra promessa per il futuro, che parte dalla Puglia ma è a Milano che dà il suo meglio, dietro al bancone del Rita’s Tiki Room: è Alessandro D’Alessio, vincitore del Premio Campari Academy Bartender under 30 dell’Anno.

E se a Milano intravediamo il futuro, a Roma troviamo due solide certezze, con due senatori della miscelazione che salgono sul gradino più alto del podio nelle categorie che rappresentano: da un lato il bar manager de La Punta Expendio de Agave, romano di nascita, ma con il cuore in Messico, Cristian Bugiada vincitore del Premio Vermouth Strucchi Bar Manager dell’Anno; dall’altro Daniele Gentili, volto della linea The Organics by Red Bull, Premio Brand Ambassador Spirits&co dell’Anno.

I premi del mondo Caffè

Bar non è solo cocktail, anzi. Nel paese degli espressi, ogni giorno si consumano oltre 9 milioni di caffè, molti dei quali sono serviti al bancone di un bar caffetteria. Tre i premi che Bargiornale & Co. hanno voluto riservare a questa importante categoria, a cominciare dalla migliore delle caffetterie d’Italia, che troviamo in quel di Bologna: è Forno Brisa a vincere il Premio Bloom Specialty Coffee Bar Caffetteria dell’Anno. Ad aggiudicarsi il Premio Barista dell’Anno è Daniele Ricci, venticinquenne bresciano fresco di medaglia d’argento nel campionato mondiale di settore. E ancora Simone Amenini, Premio Brand Ambassador Coffee&more dell’Anno, altro giovane rappresentante di questa arte, che divulga con Ditta Artigianale a Firenze e la sua Scuola del Caffè.

I premi di Pasticceria e Gelateria

E se per gli italiani colazione è sinonimo di caffè, non si può non pensare automaticamente anche a un buon cornetto in abbinamento. Così come fra le parole italiane più diffuse nel vocabolario di tutto il mondo c’è la parola “gelato”. Qui è Milano che si attesta come capitale indiscussa della dolcezza, con un nome che i golosi conoscono bene: il Premio Bar Pasticceria Gelateria dell’Anno va a Martesana, bottega storica che oggi vanta ben 5 punti vendita a Milano. Per la categoria Pasticcere/Gelatiere dell’Anno c’è Fabrizio Galla, un pasticcere partito dalla provincia di Torino, precisamente da San Sebastiano Da Po, e consacrato con l’apertura milanese della sua boutique e i due corner a Torino Eataly Lingotto e a Milano Eataly Smeraldo.

I premi per la Ristorazione

In un mondo come quello della ristorazione, in cui le donne sono in netto svantaggio numerico, è proprio una donna a vincere il Premio Cuoco dell’Anno: Aurora Mazzucchelli, con la sua Casa Mazzucchelli a Sasso Marconi (Bologna). Un riconoscimento che conferma l’importanza della provincia italiana, nonché del valore della famiglia, vero perno del personalissimo percorso di Aurora Mazzucchelli, che le ha permesso di ricucirsi addosso da quest’anno la stella Michelin. Altra stella confermata dopo il cambio ristorante è Roy Caceres, anima del progetto Orma di Roma che vince il Premio Easycassa Ristorante rivelazione dell’Anno: un vero e proprio palazzetto del gusto che ruota attorno allo chef colombiano e alla sua squadra di giovani talenti. Torniamo nella provincia, questa volta arrivando fino in Puglia: è fra Peschici e Vieste che nasce e si sviluppa il progetto Panini di mare, che vince il premio Premio Agritech by Vandemoortele Paninoteca dell’Anno.

I premi del mondo dell’hôtellerie

Uno a uno palla al centro fra Roma e Milano per quanto riguarda i premi Barawards 2023 dedicati al mondo degli hotel. La prima mette a segno il Premio Hotel Rivelazione dell’Anno con il Bulgari Hotel Roma, magnifico cinque stelle lusso recentemente inaugurato nel centro nevralgico della Capitale, fulcro del progetto di rinnovamento dell’area di Piazza Augusto Imperatore. Al ristorante Pellico 3 del Park Hyatt Milan va il Premio Zini Ristorante d’albergo dell’Anno, grazie alla stimolante cucina dello chef Guido Paternollo, che convince sia ospiti d’hotel che gourmet milanesi.

I Premi innovazione dell’anno

Last but not least, i Premi innovazione dell’anno, sponsorizzati da Mixology Experience, che onorano i migliori prodotti e servizi che si sono distinti come innovazioni nell’anno appena passato. Per quanto riguarda i distillati, troviamo il Vermouth di Torino alla maniera di Strucchi, dell’omonima azienda, che vince il Premio Innnovazione dell’Anno Alcolici 0-21% vol.; Alpestre Gin Alpino, distribuito da OnestiGroup, Premio Innnovazione dell’Anno Superalcolici/Distillati; Amaro Pratum Biologico Distilleria Bonaventura Maschio che ottiene il Premio Innnovazione dell’Anno Superalcolici/Liquori. Passando al non-alcolico, alla miscela di caffè pregiato La Reserva de ¡Tierra! Cuba Lavazza va il Premio Innovazione dell’Anno Soft Drink e Bevande calde. In ambito food, si è distinta Squeezita Gelatina Spray Fissante di Italian Food Factory, Premio Innovazione dell’Anno Food. Al rivoluzionario progetto green Ecospirits di Velier va il Premio Innovazione dell’Anno Soluzioni e Strumenti di servizio, mentre all’innovativo macinacaffè Pietro di Pietro Grinders va il Premio Innovazione dell’Anno Attrezzature e Tecnologia. Menzione Speciale Green per il sistema di digitalizzazione sostenibile Dtr IoT Bar (Dtr Italy).