Teatro Elfo Burn skin

07/11/2023

9 novembre > 19 novembre | sala Bausch

Arriva sul palcoscenico dell’Elfo, dopo il debutto milanese a Campo Teatrale nel novembre ’22, l’ultimo lavoro di Carolina Cametti, creato in duo con Claudia Salvatore.

Siamo grandi abbastanza, adulte abbastanza, indipendenti abbastanza, o non lo saremo mai abbastanza? La madre genera la figlia, lo stesso sangue, eppure la pelle ha scritta addosso un’altra storia, dichiara la propria autonomia, una direzione diversa, pretende di non essere un prolungamento, un’estensione, un possesso per diritto di nascita, la pelle scotta.

Una scena ibrida, ventre materno, culla, stanza privata, appartamenti confinanti, fino ad un altrove, un fuori che trascina con sé un conflitto eterno irrisolvibile. Madri che non sanno lasciare andare, per un’inconsapevole paura della separazione dal proprio ‘feto’, un amore soffocante, o un amore assente; in ogni caso un amore difficile, impacciato, maldestro.

Figlie che si dibattono tra la dipendenza e l’autodeterminazione, tra il rifiuto e il bisogno intrinseco di accettazione. Una vita che per natura si oppone, si ribella all’interferenza, ma nello stesso tempo cerca costantemente di ottenere approvazione. Un legame tanto solido quanto pericoloso, che rischia di segnare le altre relazioni con un cedimento, una fuga o una dipendenza affettiva tormentata. Due mondi a contatto che cercano di amarsi, oltre il ricatto, oltre il senso di colpa dati da questa sospensione emotiva. Una madre, una figlia, due femminilità, due donne, due generazioni a confronto. Una ricerca continua di un equilibrio, di una comprensione, di un dialogo.

DALLA RASSEGNA STAMPA

Carolina Cametti e Claudia Salvatore sono le interpreti e le autrici di Burn Skin, la prima ha una voce bassa, ruvida e sorprendente, una maschera che le permette la deformità all’occorrenza, la seconda, dal piglio vocale argentino non manca di puntualità e ironia. Quando si parla di urgenza a teatro: ecco. C’è una sincerità evidente in questo lavoro, c’è un’insondabile vitalità in questi corpi che chiedono di essere ascoltati; nei versi, dolenti, arrabbiati o ironicamente ritmici come quelli di un rap che appare dal nulla. Cametti e Salvatore tentano giustamente di saltare gli stereotipi. La relazione madre-figlia non è tutta rosa e fiori, anzi è talvolta disperante: lungo il cammino, come piccoli fiori marci, appaiono bugie, omissioni, rinunce che diventano punizioni. Le figlie vorrebbero sentirsi dire quanto le madri sono orgogliose, basterebbe scriverlo su un post-it, le madri vorrebbero respirare, sentirsi libere ogni tanto. È un lavoro denso, che colpisce emotivamente, qualcuna in platea - rivedendosi in quelle ossessioni - piange, poi sorride.

Andrea Pocosgnich, Teatroecritica

Teatro Elfo Puccini, sala Bausch, corso Buenos Aires 33, Milano

Orari: mart-merc-giov-sab ore 19.30 / ven ore 21 / dom ore 15.30 / Durata: 1 h

Prezzi: intero € 34 / <25 anni € 15 / >65 anni € 18 / online da € 16,50

Biglietteria: tel. 02.0066.0606 - biglietteria@elfo.org - whatsapp 333.20.49021