dal 10 al 12 novembre
STIVALACCIO TEATRO
IL MALATO IMMAGINARIO L’ultimo viaggio
Soggetto originale e regia Marco Zoppello
produzione: StivalaccioTeatro / Teatro Stabile del Veneto
realizzato con il sostegno di 70° Ciclo di Spettacoli Classici
17 Febbraio 1673. La quarta recita de Il malato immaginario è a rischio, tra i lavoratori del Palais Royal si parla di annullare lo spettacolo, il Maestro non è dell’umore per andare in scena. Ma la compagnia dello Stivale non ci sta, ed irrompe nel teatro pronta a reclamare la paga giornaliera, spinti dallo spettro della fame, sempre dietro l’angolo. L’insistenza dei tre commedianti è inarrestabile, Molière è costretto a cedere: lo spettacolo deve continuare! A complicare la situazione un ritorno inaspettato: Madeleine Poquelin, figlia di Molière, fuggita dal convento Romano dove era stata rinchiusa. Prende il via la celebre ed esilarante storia del Malato Argante, vecchio ipocondriaco che, tra purghe e salassi, va dissipando la propria fortuna. Tra le astuzie della serva Tonietta si intessono e si cantano gli amori ostacolati della dolce Angelica con il giovane Cleante, il tutto sotto l’occhio di Belinda, seconda moglie di Argante, intenta ad accaparrarsi la fortuna del vecchio marito.
È una recita particolare, quella che si rappresenta al Palais Royal quella sera, tra i lazzi, le improvvisazioni e le maschere grottesche dei Commedianti le ombre si allungano sui fondali dipinti, i bagliori delle candele si affievoliscono rischiando di spegnersi al primo soffiare del vento. Il Malato Immaginario è una farsa perfetta. Molière, da veterano della risata, costruisce nell’ultima sua opera una macchina teatrale inattaccabile, tratteggiando personaggi classici e moderni allo stesso tempo. Egli mette in scena la forza e vitalità dell’amore giovanile contrapposta con la più grande paura dell’umano: il passare del tempo. Un ultimo viaggio, ancora una volta, tra la polvere del palcoscenico, le corde, i tiri e i contrappesi. Un inno alla vita, alla risata e alla bellezza, cantato dai saltimbanco, condito di una farsa feroce, intrisa di amore per il pubblico. I testi diventano, nuovamente, pre-testi, condizioni di partenza per spiccare il salto nell’universo molieriano, giocandoci, improvvisandolo, cantandolo, mimandolo nel gioco pià totale del teatro, che deve essere vivo, estemporaneo e tangibile quanto la Commedia, specchio incrinato dell’umano.
DALLA STAMPA
«Così, come per i loro illustri predecessori, tutto si gioca negli scarti tra i momenti della storia e quelli della messa in scena, tessuti su una trama calibratissima di gestualità e mimica, sulla davvero formidabile presenza degli interpreti e con una sapiente interazione con il pubblico. Ed è davvero sorprendente il livello raggiunto.»
Antonio Audino - Il Sole 24 ore
«Grande il ritmo, la velocità d’esecuzione, la brillante e spumeggiante alchimia tra l’allegra ciurma, la grande gioia di regalare sorrisi e buon tempo, quella grande bellezza del fare teatro per il gusto intimo, non fine a se stesso, dell’applauso come dono, come scambio, condivisione del grande rito collettivo del teatro, del racconto popolare, dell’incontro.»
Tommaso Chimenti - Recensito.it
«Ricco di ritmo, di improvvisi e d’una comunicativa che si travasa sugli spettatori, il racconto viaggia a meraviglia grazie agli estri aguzzi di Sara Allevi, Anna De Franceschi, Michele Mori, Stefano Rota e Marco Zoppello, cui va pure ascritta una regia che l’Olimpico accoglie volentieri. Così come il pubblico.»
Antonio Stefani - Il Giornale di Vicenza
BIGLIETTI
10-11 novembre ore 20 da euro 15
12 novembre ore 16 da euro 15
ORARI BIGLIETTERIA
La biglietteria è aperta da martedì a venerdì dalle ore 14 alle ore 17
ed un’ora prima di ogni spettacolo
TEATRO SAN BABILA
Corso Venezia 2/A - 20121 Milano
Telefono 02 46513734 - info@teatrosanbabilamilano.it
www.teatrosanbabilamilano.