Alluminio prezioso e primato italiano

28/09/2023

Riciclabile al 100% e all’infinito, l’alluminio è il “material sharing” per eccellenza, utilizzato quotidianamente in molteplici settori. Le stime globali prevedono un forte incremento del suo impiego. L’alluminio da riciclo è una leva fondamentale per lo sviluppo di un’economia sempre più circolare.

L’Italia è esempio virtuoso per l’Europa: il 100% della produzione nazionale di alluminio proviene dal riciclo e al riciclo è avviato ben il 73,6% degli imballaggi in alluminio. A tutto vantaggio dell’ambiente e della sostenibilità.

Riciclo Alluminio: Italia leader in Europa. Rischi e opportunità nei nuovi scenari economici e normativi. Questo il titolo della conferenza tenutasi questa mattina a Roma indetta da CIAL, il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio con l’obiettivo di rendere noti i risultati derivati dall’attività di recupero degli imballaggi di alluminio giunti al termine del loro ciclo di vita - provenienti dalla raccolta differenziata effettuata dai singoli Comuni - e mettere in luce l’efficacia e il virtuosismo del modello italiano, in atto dal 1997.

L’incontro ha fornito anche l’occasione per presentare i risultati del recente dossier ‘Miniere Urbane’ condotto da Duccio Bianchi - studioso di politiche ambientali - che evidenzia per il prossimo futuro un deciso trend di crescita a livello globale dell’utilizzo di alluminio, sia primario sia da riciclo.

Roberta Niboli, past President di Assiral-Associazione dei raffinatori di Alluminio, ha inoltre evidenziato il contributo fornito dall’industria del settore di riferimento al processo di decarbonizzazione.

Partiamo da un dato: in Italia nel 2022 è stato avviato a riciclo il 73,6% degli imballaggi in alluminio immessi sul mercato (ovvero 60.200 tonnellate): un traguardo che ha già consentito di superare abbondantemente gli obiettivi comunitari fissati per il 2025 (50%) e il 2030 (60%).

L’efficienza del sistema italiano è ancor più evidente se si analizza lo spaccato del tasso di riciclo per le sole lattine in alluminio per bevande, pari al 91,6% per il 2022. Un risultato da record, in linea con quello dei paesi i cui sistemi sono basati sul deposito cauzionale e di gran lunga superiore al tasso medio di riciclo europeo del 73%.

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“L’alluminio è il material sharing per eccellenza.” esordisce così Giusi Carnimeo, Direttore Generale CIAL “Qualsiasi prodotto, al termine del suo ciclo di vita, ha di fronte due strade. O viene dismesso e successivamente smaltito, oppure - se possibile - viene recuperato e successivamente riciclato o riutilizzato. Da questo punto di vista l’alluminio è un materiale con caratteristiche intrinseche straordinarie. Impiegato per realizzare milioni di prodotti è riciclabile al 100% e all’infinito. È infatti in grado di conservare in eterno le sue proprietà strutturali. Basti pensare che oltre il 75% dell’alluminio da sempre prodotto è tutt’ora in circolo.”

“Da sempre CIAL si fa portavoce di un concetto evoluto di sostenibilità, basato sulla cooperazione fattiva di tutti gli attori coinvolti nella filiera, dalle imprese, alla pubblica amministrazione, ai cittadini affinché concorrano al raggiungimento dei più sfidanti traguardi nei moderni modelli di produzione, consumo e riciclo. È una questione di responsabilità circolare.

Il nostro Paese è un esempio particolarmente virtuoso: il 100% della produzione italiana di alluminio proviene dal riciclo. In chiave green non è cosa da poco. La produzione di alluminio da riciclo rispetto a una produzione ex novo permette infatti un risparmio energetico di circa il 95% ed evita emissioni serra pari a 423mila tonnellate di CO2.

Grazie alla leggerezza del materiale, inoltre, il packaging in alluminio rappresenta solo lo 0,5% del peso del packaging complessivo immesso sul mercato.