Ventunesima edizione italiana del premio L’Oréal – UNESCO “Per le Donne e la Scienza”

22/06/2023

Dal 2002 ad oggi 112 giovani ricercatrici, grazie alla Borsa di studio del progetto L’Oréal - UNESCO, hanno potuto portare avanti i loro progetti di ricerca nel nostro Paese

L’Oréal Italia ha annunciato le sei vincitrici della XXI edizione italiana del Premio L’Oréal-UNESCO “Per le Donne e la Scienza” alla presenza della Sen. Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca. Durante la cerimonia è intervenuta anche l’On. Eugenia Maria Roccella Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità con un messaggio video.

Anche in questa edizione, sono state assegnate sei borse di studio del valore di 20.000 euro ciascuna ad altrettante ricercatrici under 35, sulla base dell’eccellenza riconosciuta ai loro progetti in tutti i campi della scienza e della tecnologia. Il bando di questa edizione ha raccolto oltre 200 candidature da tutta Italia.

LE SEI RICERCATRICI PREMIATE E I LORO PROGETTI DI RICERCA

La giuria, composta da un panel di illustri professori universitari ed esperti scientifici italiani e presieduta dalla Professoressa Lucia Votano, Dirigente di Ricerca affiliata presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dopo un’attenta valutazione ha selezionato le sei ricercatrici piuÌ€ meritevoli per i loro progetti. Due di loro grazie a questa borsa di studio, rientreranno dopo aver dato il loro contributo presso istituti all’estero.

Francesca Berti

Progetto - Design innovativo di stent prodotti mediante manifatture additive per patologie cardiache congenite

Istituto Ospitante: Politecnico di Milano, Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “G. Natta”

Alessandra Biancolillo Progetto - RESILIENTGRAIN Project: Sviluppo di metodi analitici avanzati e non distruttivi per la caratterizzazione e la tracciabilità di grani antichi e popolazioni evolutive di grani e dei loro prodotti derivati

Istituto ospitante:

Università degli Studi dell’Aquila

Alice Borghese

Progetto - Esplorare i magneti piuÌ€ potenti dell’Universo

Istituto ospitante: Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF): Osservatorio Astronomico Di Roma

Gloria Delfanti

Progetto - Terapia cellulare con cellule T Natural Killer per il trattamento delle metastasi epatiche da carcinoma colo-rettale

Istituto ospitante:

Ospedale San Raffaele, Divisione di Immunologia Trapianti e Malattie Infettive

Martina Fracchia

Progetto - Ossidi ad alta entropia come elettrocatalizzatori sostenibili e innovativi per la reazione di elettrolisi dell’acqua

Istituto ospitante: Università degli studi di Pavia, Dipartimento di Chimica

In collaborazione con: Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Chimica

Arianna Renzini

Progetto - Svelando il fondo di onde gravitazionali: un nuovo modo di misurare e caratterizzare la popolazione di fondo di buchi neri binari con LIGO e Virgo

Istituto ospitante: Università Milano Bicocca

Sin dal 1998 il programma L’Oréal-UNESCO “For Women in Science” si impegna per permettere a un numero sempre maggiore di scienziate di superare le barriere all’avanzamento di carriera e contribuire a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi, a beneficio di tutti. In 25 anni il programma ha sostenuto oltre 4.100 ricercatrici di oltre 110 paesi, premiando l’eccellenza scientifica e ispirando le generazioni di giovani donne a perseguire la loro carriera. Cinque di queste scienziate, dopo aver vinto il premio L’Oréal-UNESCO, sono state insignite del premio Nobel: tra loro Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, vincitrici del Nobel per la Chimica nel 2020.

Emmanuel Goulin, Presidente e Amministratore Delegato di L’Oréal Italia, ha dichiarato: “Sono molto orgoglioso di poter premiare anche quest’anno sei giovani e brillanti ricercatrici che contribuiranno al progresso scientifico nel nostro Paese.

Il Premio L’Oréal-UNESCO “Per le Donne e la Scienza”, giunto quest’anno alla sua ventunesima edizione, si conferma così una delle iniziative del Gruppo più consolidate in Italia, perché il mondo ha bisogno della scienza e la scienza ha bisogno delle donne.”