La scelta di Anne di Audrey Diwan

04/11/2021

Benchè la regista Audrey Diwan abbia insistito, in occasione della conferenza stampa seguita alla prima romana, che La scelta di Anne sia per lei un film artistico più che politico, è difficile per lo spettatore non attribuire una fortissima valenza politica alla storia narrata in questa pellicola, in considerazione dei tempi che stiamo vivendo.

Spira forte, in molte parti del mondo, un vento di restaurazione che cerca di azzerare il diritto delle donne a decidere del proprio corpo, una delle grandi conquiste civili che ha consentito all’altra metà del cielo di vivere la propria esistenza con quella libertà di scelta rievocata appunto nel titolo del film, senza dover forzatamente accettare o un matrimonio riparatore o una difficile vita da madre single.

Questa era la situazione fino agli anni ‘60 in Italia ma anche in Francia, Spagna, Polonia, Irlanda, e insomma in tutti i paesi dove la morale cattolica governava la vita della società. Morale tendenzialmente ipocrita, dove l’aborto era ufficialmente vietato ma tutti sapevano che con la dritta giusta e con i soldi si poteva trovare il medico compiacente o la mammana pronti ad intervenire.

E questa è appunto la storia di Anne, protagonista del film ambientato nella Francia del 1963, tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Annie Ernaux. Anne è una brava studentessa che, nonostante sia di famiglia modesta, ama la letteratura e aspira a diventare scrittrice, fuggendo da un destino proletario. Sui banchi è brillante, sulla pista da ballo altrettanto. Tra una Coca Cola e un twist, coltiva l’amicizia con i coetanei e con uno di loro vive la sua “prima volta”.

Passano le settimane, il ciclo non torna e Anne scopre un giorno di essere incinta e privata della libertà di decidere del proprio corpo e del proprio futuro. Intanto conta le settimane e cerca disperatamente di trovare una soluzione. Il primo medico consultato oppone subito un rifiuto, trincerandosi dietro gli obblighi di legge. Il secondo addirittura compie una vera e propria truffa, prescrivendo un farmaco che a suo dire dovrebbe farla abortire, e che in realtà è al contrario un prodotto destinato a far proseguire la gravidanza nel migliore dei modi.

Alla fine, la soluzione giunge da un personaggio che all’inizio appare quanto mai spregevole, perché vorrebbe approfittare della situazione: si tratta di Jean, uno studente amico di Anne, che tenta di forzarla ad un rapporto con la scusa che "In fondo non rischiamo nulla, sei già incinta". Invece proprio Jean poi capisce il dramma di Anne e le procura l’indirizzo giusto, comprendendo che la giovane donna non vuole o non può mettere al mondo un figlio in quel periodo della propria vita.

Certo, l’intervento clandestino mostrato con molta crudezza fa capire quanto penosa potesse essere una cosa del genere quando fatta senza adeguata assistenza sanitaria, oltre allo stress psicologico di metter fine a una vita nascente nel proprio grembo e alla paura delle conseguenze penali se scoperte. Ma che doveva fare Anne se la legge, la società e la medicina le voltano le spalle?

Chi ha i capelli bianchi ricorda certamente le battaglie degli anni ’70, quando il clima post ’68 e le rivendicazioni women’s lib fecero riconoscere il diritto di ricorrere all’aborto in Italia con la legge 194, negli USA con la sentenza Roe vs Wade e analogamente in altri paesi. Quello però che sembrava un diritto acquisito è sempre più minacciato sia da “sabotaggi nascosti”, come in Italia dove nove ginecologi su dieci sono obiettori di coscienza, sia da interventi legislativi restrittivi, come in Polonia o nel Texas della vergognosa legge che incita alla delazione.

La scelta di Anne è un grande film di impegno civile, che andrebbe secondo noi proiettato in tutte le scuole. Degno vincitore del Leone d’oro di Venezia 2021, il film è diretto da Audrey Diwan. Gli attori principali sono Anamaria Vartolomei, Kacey Mottet-Klein, Luàna Bajrami, Louise Orry-Diquero, Louise Chevillotte, Pio Marmaï, Sandrine Bonnaire, Leonor Oberson, Anna Mouglalis.

La scelta di Anne è in sala dal 3 novembre 2021.

Ugo Dell’Arciprete