Con Barbara Abaterusso e Paolo Mangano nasce il primo gioiello Co –Vid

05/08/2020

Dalla collaborazione tra Barbara Abaterusso e Paolo Mangano nasce il primo gioiello Co -Vid. Sublimare le emozioni offrendosi al mondo come simbolo di rinascita.

Dall'estro e lo stile inconfondibile dell'artista Barbara Abaterusso e la sensibilità del maestro orafo Paolo Mangano, nasce il primo gioiello Co-Vid. Un ciondolo in argento nero tempestato di rubini e zaffiri gialli. A questo primo modello seguiranno altre versioni, in bronzo e brillanti ma su richiesta anche in oro e platino.

“Durante il lockdown cercavo un’immagine che potesse fermare il tempo, un piccolo oggetto d’arte capace di sublimare le emozioni di quei giorni e offrirsi al mondo come simbolo di rinascita.” È quanto comunica Barbara, che trasferisce il suo heritage culturale nella progettazione di opere che lasciano trasparire un’anima antica, uno stile inconfondibile e senza tempo dal design innovativo.

L’artista che da sempre ha portato l’artigianato femminile nel design e nella scultura di avanguardia, approfondisce il tema e lo estende anche al mondo del gioiello. Da questo percorso prendono vita le particolari collezioni in cui il filo diventa protagonista ed interprete di emozioni e tradizioni da indossare. Molta curiosità destano le future collezioni chiamate “Catenelle”, “Bottoni”, “Merletti”, “Ricami” che saranno svelate nei prossimi mesi. In linea con questa personale ricerca, durante il periodo del lockdown, l’artista pensa a un gioiello che riproduca la struttura del Covid, una immagine che nella memoria collettiva è ormai consacrata a simbolo del declino di un’epoca. È proprio attaverso il filo che realizza il corpo principale di questa attualissima creazione.

Elaborate tecniche di lavorazione, affinate dopo anni di ricerca e sperimentazione, una sartoriale cura del dettaglio e l’uso di materiali preziosi, consentono oggi la produzione limitata di opere esclusive firmate da questa indiscussa eccellenza del made in Italy.

Materiali rigidi e freddi si flettono come morbidi tessuti da ricamare, preziosi come manti regali. Metalli che immersi in acqua di mare si offrono come tele su cui la ruggine fa da colore. Tessuti leggeri e traforati diventano bronzo. Audaci accostamenti che come processi alchemici, inaspettatamente raggiungono equilibri sublimi che catturano, sorprendono e ci emozionano attraverso un codice universale comune a tutti.

Questa stimolante sfida ha portato l’artista ad elaborare metodi di lavorazione in grado di realizzare oltre alle consuete creazioni personalizzate, anche produzioni seriali su budget prestabiliti dal cliente, senza per questo tradire il sapore antico e l’essenza del suo pensiero artistico.

“In fondo” dice Barbara Abaterusso, “conciliare artigianato e industria è un po’ come abbinare materiali opposti… farli interagire perché diventino forze collaborative in perfetta sinergia…” Con questo obbiettivo si è andato costituendo un team di professionisti altamente qualificati, tecnici selezionati e aziende artigiane di altissimo livello operative in diverse aree del territorio, ognuna addetta alla lavorazione di specifici materiali.

Le distanze geografiche e culturali tra le maestranze, diventano un valore aggiunto quando un intento comune le unisce in una forza tutta italiana.

Caratteristica riconoscibile nella naturale predisposizione al bello, nell’inconfondibile ingegno capace di rispondere alle richieste più svariate, nella capacità di mettere le proprie competenze al servizio di complicati progetti artistici in cui si richiedono alta concentrazione, tempo per la sperimentazione e soprattutto un profondo rispetto nel preservare il più possibile immutato il pensiero e la volontà dell’artista.

Gli archetipi della tradizione tessile femminile diventano il punto di partenza di un atto creativo in cui arte, moda, design e artigianato, trovano nelle collezioni firmate da Barbara Abaterusso il loro punto di incontro.