Arriva in sala, distribuito da Wanted Cinema, Dicktatorship! Fallo e basta, storie di ordinario sessismo

18/06/2019

Il film sarà in programma al Wanted Clan alle ore 20.30 (http://wantedcinema.eu/wantedclan/), all’Anteo Palazzo del Cinema alle 21.40 (http://www.spaziocinema.info/cinema) e al Cinema Beltrade alle 22.00 (http://bandhi.it/bah/beltrade/). Le tre proiezioni saranno accompagnate dalla presentazione dei due autori, Hofer e Ragazzi.

Il film è un viaggio alla scoperta delle storie di ordinario sessismo dell’Italia di oggi, tra integralisti cattolici, improbabili raduni per “uomini veri”, esperimenti scientifici rivelatori. Gustav e Luca vivono insieme da anni. Un giorno, a colazione, una battuta infelice rischia di mettere in crisi il loro rapporto di coppia: possibile che Gustav non si sia mai reso conto che Luca è un maschilista? E come mai anche un uomo progressista come Luca è capace di atteggiamenti sessisti senza neanche accorgersene? La discussione è il pretesto per iniziare un’analisi puntuale del loro - e nostro - paese. Incontrando diversi esperti nel campo della sociologia, della scienza, delle arti e persino del porno, provando ad orientarsi nell’intricato mondo dei rapporti di potere tra uomo e donna, Gustav e Luca guidano lo spettatore in un viaggio caleidoscopico e a tratti esilarante che li porterà a una conclusione inevitabile: sono gli uomini a dover cambiare, perché le donne, a quanto pare, lo hanno fatto già da tempo.

Nella cultura mediterranea - spiegano i due autori - l'uomo sembra dover necessariamente rispondere a un’ideale di virilità: ma cosa si intende davvero per virile? L’uomo virile è “solo” un seduttore impenitente e un amante instancabile, o deve essere prepotente, violento, oppressore? Qual è la differenza tra l'essere uomo e l'essere “maschio”? La cosiddetta "crisi del maschio contemporaneo" altro non è che la sua perdita di potere? Con Dicktatorship! Fallo e basta abbiamo voluto raccontare come una società fallocentrica e patriarcale non possa produrre che atteggiamenti maschilisti e sessisti. E come questi siano trasversali e indipendenti dal ceto sociale, dalla provenienza geografica, dall’orientamento politico.