A Milano il Festival della biodiversità

14/09/2018

L’importante manifestazione nazionale sui temi della natura e della sostenibilità, giunta alla sua 12 edizione: fino al 23 settembre, Nord Milano.

In programma oltre 100 appuntamenti tra arte, cinema, divulgazione, teatro giochi e laboratori, concerti, mercatini bio.

Parco Nord Milano annuncia la 12° edizione del Festival della Biodiversità, la manifestazione nazionale sui temi della natura e della sostenibilità, nata nel 2007 per celebrare la varietà della vita sulla Terra, che si tiene fino al 23 settembre 2018.

Il Festival di quest’anno si ispira ai valori e agli intenti stabiliti dall’UE che ha proclamato il 2018 Anno europeo del Patrimonio Culturale ”La natura, dove il passato incontra il futuro".

Gli undici giorni del Festival pongono all’attenzione del grande pubblico il tema della biodiversità come valore culturale in grado cioè di valorizzare quei luoghi, quei paesaggi e quei saperi che sono intrinsecamente legati alla natura e ai suoi cicli vitali o che, nella loro applicazione, ne preservano gli equilibri.

L’edizione dello scorso anno - ispirata all’ Anno Internazionale del Turismo Sostenibile - ha animato per 10 giorni una rassegna culturale ricca di oltre 100 eventi musicali, teatrali, cinematografici e gastronomici, incontri e laboratori di divulgazione scientifica, sul consumo critico e sul turismo a basso impatto ambientale.

Con oltre 1.500 gli iscritti agli eventi a numero chiuso, una media di 2.800 persone al giorno, per un totale di 30.000 presenze, il Festival della Biodiversità si è ormai radicato nella vita culturale milanese.

Il programma della dodicesima edizione ripropone al grande pubblico gli eventi più amati e diventati essenza stessa del Festival, oltre a nuove iniziative provenienti da tutta Italia che, partecipando ad un Concorso pubblico di idee, sono state capaci di coniugare al meglio il tema dell’anno.

Tra gli appuntamenti musicali torna “Fino alla fine della notte” lo speciale sleeping concert a cura del complesso Enten Hitti, che mira a far addormentare il pubblico rigorosamente nel saccoapelo, in un concerto che prosegue fino al mattino; tornano anche Biagio Bagini e Gian Luigi Carlone (ex Banda Osiris), capaci di far suonare le verdure, con “Domesticazione di storie e di cervi” in anteprima nazionale e O' Thiasos TeatroNatura con “Nel vivo” serenate, lamenti e altri canti dell’anima in ambienti naturali di e con Camilla Dell’agnola e Valentina Turrini.

Tra le novità “E cantan la cicale” concerto di Coro Ingrato, canti popolari, suoni e parole del lavoro nelle risaie della pianura lombarda; "Zingareska" di e con Elena Cherkasova, Anastasia Cherkasova e Paolo Mari, un viaggio nelle musiche nomadi dell'est europeo, della cultura russa e della tradizione italiana alternati a balli ungheresi e il rondò alla turca; “Sweet sweat” progetto di Crossway music di e con Daniela Fiorentino (clarinetto) e Fabio Bagnato (chitarre e voce) e C’era una volta spettacolo di danza con 15 danzatori a cura di Alomardanza.

Tra gli appuntamenti teatrali, in coerenza con il tema dell'anno vengono allestiti in luoghi particolari, per valorizzare beni e ruderi del patrimonio culturale del Parco. Apre il festival nello scenario avveniristico di Oxy.gen “Noi Robot”della Compagnia Arditodesio - Jet Propulsion Theatre di Trento, ispirato all’Uomo Bicentenario di Isaac Asimov. Al Teatrino Breda, un tempo carroponte di scorie degli altiforni, quattro spettacoli da non perdere: “Alberi. Canto per uomini foglie e radici” con Erica Boschiero, Vasco Mirandola e Enrico Milani al violoncello, dove un attore e una cantautrice propongono un viaggio poetico per incontrare...chi è ben piantato a terra e sa guardare il mondo dall’alto; “Io sono il mio lavoro- storie di uomini e di vini”, un grande affresco della storia d’Italia, dagli anni ’30 ad oggi, visto attraverso gli occhi di chi lavora la terra di e con Pino Petruzzelli; "Groppi d’amore nella scuraglia”, tratto dalla saga comica e poetica di Scatorchio con la regia di Emanuele Arrigazzi; “Il Giardino segreto” di Casa degli Alfieri, nuova versione dello spettacolo creato da Pia Pera e Lorenza Zambon dal romanzo di F. H. Burnett.

In prima assoluta per il Festival viene aperto eccezionalmente il Bunker dell’Aeroporto, tra Bresso e Milano, con “Soldato mulo va alla guerra” di Teatro degli Acerbi. Il Lago di Niguarda offre la cornice a “Canto clandestino”, rito civile partecipato con oltre 25 performer diretti da Gigi Gherzi; commovente e originale lo spettacolo tra le verdure dell'OrtoComune di Niguarda “Non giocate con la terra”, performance teatrale e di arte partecipata di e con Gianni Manfredini e Maurizio De Rosa, capaci di coinvolgere un pubblico di ogni età partendo da un blocco di argilla in continua trasformazione.

Infine, sotto l'ombra del bagolaro centenario, tra teatro e cena letteraria l'attrice piemontese Mariella Fabbris presenta “Cibo angelico” (liberamente ispirato al libro "i volatili del Beato Angelico" di Tabucchi) e “Il salto dell’acciuga”.

Il teatro per bambini e ragazzi propone spettacoli che vertono sulle "fiabe itineranti nel bosco", come espressioni del patrimonio culturale e del nostro immaginario.

Spazio anche alla Land art. A seguito del bando di concorso biennale Arte in Balossa promosso da Casa Testori, vengono realizzate e inaugurate in occasione del Festival due opere d’arte nella natura, vincitrici ex-aequo del concorso: il Prono di Alessandro Pongan e le colonne Idrante Ionico di Francesco Garbelli.

Una delle novità più attese di questa edizione è il trasferimento della rassegna cinematografica solitamente ospitata al MIC - Museo Interattivo del Cinema, ora in ristrutturazione, nella natura dei prati della Cascina. Grazie allo speciale Cinemobile, il furgone FIAT 618 del 1936 con cui si facevano le proiezioni nelle piazze dei paesi sprovvisti di sale cinematografiche, viene proposta una retrospettiva del maestro Ermanno Olmi con i film più vicini al sentire della natura (L’Albero degli zoccoli, Il Fiume, Terra Madre! e I Cento Chiodi), oltre ad una speciale notte dedicata al regista ungherese Béla Tarr e alla sua opera estrema Satantango, con scene in tempo reale e una durata complessiva di oltre sette ore.

Tra gli eventi gastronomici da non perdere si segnala anche i già citati Risotto Giallo Milano dello chef Angelo Nasta del Vico della Torretta, il Riso Coltura Lomellina al termine dell'omonimo incontro e l'aperitivo Granai della Memoria, a cura dei presidi di Slow Food.

Particolare rilevanza assumono per questa edizione del Festival le camminate a diverse ore del giorno e della notte, le visite guidate e i bike tour.