Si è svolta a Milano la trentaquattresima edizione dei Premi Ubu, la prima in assenza del loro fondatore Franco Quadri. Fortemente voluta dai figli Jacopo e Lorenzo – e realizzata con il patrocinio del Comune di Milano e il contributo e sostegno di UniCredit – la serata si è aperta con un commovente omaggio video al grande critico e editore milanese. Consegnati ancora una volta nello storico Piccolo Teatro Grassi di via Rovello – strapieno di premiati e di “premianti”, di votanti e di amici della Ubulibri, come anche di spettatori affezionati – i 20 titoli assegnati dal referendum di 53 critici hanno contato diversi ex aequo e una folta presenza di “premi speciali”. A segnare una continuità con il passato sono stati invitati a consegnare i Premi i vincitori delle edizioni precedenti, e in particolare quelli dello scorso anno, come per una sorta di passaggio di testimone. E si è tornati all’origine anche scegliendo come premio, per questa particolare edizione, delle molto classiche e argentate “coppe” da competizione sportiva, riprendendo così la tradizione dei primi anni.
L’assegnazione dei Premi Ubu è sempre un momento di festa per la cultura – spiega Monica Cellerino, Responsabile Territorio Lombardia di UniCredit – perché dimostra che il mondo del teatro è capace di fare rete, alimentando in modo virtuoso il sistema artistico del nostro Paese. UniCredit ha scelto
Il decano della serata – presentata ancora una volta da Gioele Dix e trasmessa in streaming su www.studio28.tv – è stato Gianrico Tedeschi (92 anni) che ha ritirato il premio come Miglior attore per La compagnia degli uomini dalle mani di Fabrizio Gifuni. Mentre il premio di Miglior attrice ha visto affiancate ex aequo due figure di diversa generazione: Mariangela Melato e Federica Fracassi, premiate da Francesca Mazza. Ex aequo anche il riconoscimento di miglior spettacolo, che Luca Ronconi ha consegnato a The History Boys di Teatridithalia e a Dopo la
La serata degli Ubu ha ospitato anche, come tradizione, la consegna del Premio Alinovi all’artista Anna Galtarossa, e, come novità, quella del premio Rete Critica vinto dal giovane gruppo teatrale Menoventi.
Spettacolo dell’anno ex aequo in ordine alfabetico: Dopo la battaglia (Pippo Delbono, Ert - Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro di Roma, Théâtre du Rond Point, Théâtre de la Place, Théâtre National de Bretagne); The History Boys di Alan Bennett (Ferdinando Bruni e Elio De Capitani, Teatridithalia)
Miglior regia ex aequo in ordine alfabetico: Valerio Binasco per Romeo e Giulietta di William Shakespeare; Mario Martone per Operette morali da Giacomo Leopardi
Miglior scenografia: Maurizio Balò (Il misantropo)
Miglior attore: Gianrico Tedeschi (La compagnia degli uomini)
Miglior attrice ex aequo in ordine alfabetico: Federica Fracassi (Hilda e Incendi); Mariangela Melato (Nora alla prova da “
Miglior attore non protagonista: Luca Micheletti (La resistibile ascesa di Arturo Ui)
Miglior attrice non protagonista: Ida Marinelli (The History Boys)
Nuovo attore under 30: I ragazzi di The History Boys (
Nuovo testo italiano o ricerca drammaturgica: The End di Valeria Raimondi e Enrico Castellani (Babilonia Teatri)
Nuovo testo straniero: Lucido di Rafael Spregelburd
Miglior spettacolo straniero presentato in Italia: Vollmond (Pina Bausch, Tanztheater Wuppertal Pina Bausch)
Premi speciali:
• Teatro Povero di Monticchiello per il coinvolgimento di un intero paese in un progetto di teatro civile di forte intensità poetica
• Virgilio Sieni non solo per il complesso del suo lavoro sul movimento, ma anche per la ricerca di nuovi linguaggi con interpreti non professionisti
• Teatro Valle Occupato per l’esempio di una possibilità nuova di vivere il teatro come bene comune
• Il festival Prospettiva di Torino, a cura di Mario Martone e Fabrizio Arcuri, terreno di confronto artistico internazionale rivolto alla crescita del “nuovo”
• Rai Radio 3 per aver riproposto con successo un genere “dimenticato” quale il radiodramma, valorizzandolo come arte del presente
• Mario Perrotta per la “Trilogia sull’individuo sociale”, del quale coglie la disgregazione nel mondo contemporaneo