Castiglione Olona: Saverio Bartino, L’inafferrabile mistero del vivere

26/10/2016

Fino al 6 novembre 2016, a Castiglione Olona (Varesa), nelle sale espositive del Museo Civico PALAZZO BRANDA CASTIGLIONI, si può visitare la mostra sull'opera di Saverio Bartino: lL’inafferrabile mistero del vivere, grovigli esistenziali in dissoluzioni coloristiche o addensamenti polimaterici.

La mostra, a cura di Fabrizia Buzio Negri, realizzata con il patrocinio del Comune di Castiglione Olona e dell’Assessorato alla Cultura, può essere visitata dal martedì al sabato, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle18.00 e la domenica e festivi, dalle 15.00 alle 18.00. La prima domenica del mese anche dalle 10.30 alle12.30 e dalle 15.00 alle 18.00.

Dopo la lunga presenza espositiva nell’estate 2016 che lo ha visto protagonista con le sue opere pittoriche nella splendida medievale Abbazia del Goleto a Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino), un’altra sede prestigiosa ospita la mostra di Saverio Bartino, a sottolineare un interessante percorso artistico puntualizzato in molti luoghi della nostra penisola.

La mostra di Bartino, infatti, può essere visitata nel rinascimentale Palazzo Branda Castiglioni a Castiglione Olona (Varese), il borgo chiamato da D’Annunzio “isola di Toscana in Lombardia”, con le suggestioni delle ripide strade verso la Collegiata, i portali in pietra, i cortili eleganti che custodiscono storia, religione, arte e si amalgamo nel paesaggio urbano nella stessa autentica atmosfera di “città ideale” creata dal nulla per volere del cardinale Branda Castiglioni, uno degli uomini più celebrati della sua epoca, cultore delle arti e grande diplomatico.

In questa cornice affascinante, la mostra dell’artista, che, da tempo, vive e lavora a Locate Varesino, è presentata l’intensa ricerca degli ultimi anni, densa di profonde risonanze interiori e di esperienze in materiali diversi sia nell’àmbito della pittura ad olio (come la luminosa “Città della gioia”), sia con la tecnica mista (nella fortissima esecuzione di “Intrighi nello Stato”) o attraverso il pastello acquarellato (“Prima del silenzio” 1 e 2). Oppure quando gli inserti lignei si impongono talora su tavole scavate a mano. I dipinti di Bartino continuano ad essere interrogazioni aperte all'interno di emozioni dell’esistere. L’attimo che fugge diventa l’unità di misura tra realtà e irrealtà, in frammenti di memorie, apparizioni, immaginazioni per travolgenti sensazioni visive in mutamenti di luce e improvvise alterazioni materiche.

Scrive il curatore Fabrizia Buzio Negri, a conclusione del testo in catalogo: L’artista si trova ad un punto decisivo del proprio percorso di ricerca, rivelando sicurezza nella scelta dei mezzi espressivi e talento nel colore. Si coglie una vertigine di sperimen-tazione, anche nel profilo tecnico, nell’abbandonare gli aspetti più descrittivi per approdare drammaticamente nell'ombra di una storia insondabile. Come l’anima di ogni uomo.

Catalogo in mostra

Info: Museo - tel 0331858301 - Bartino - tel 0331831826.