Fatto di allusioni, sguardi, forti contrasti di colori e ombre, il film coglie con realismo le catene e i vincoli in cui vivono alcune famiglie calabresi legate a una vita di illegalità.

A Chiara: la forza di essere soli

  Cultura e società   

Il film di Carpignano, coraggioso e controcorrente è dedicato alla scelta di Chiara, adolescente calabrese che ha il coraggio di guardare con occhi lucidi la realtà in cui vive, fatta di agi, misteri, personaggi ambigui, anche tra i familiari più stretti, e decidere coraggiosamente di sottrarsi a questo contesto.

Fatto di allusioni, sguardi, forti contrasti di colori e ombre, il film coglie con realismo le catene e i vincoli in cui vivono alcune famiglie calabresi legate a una vita di illegalità.

In questo quadro i giovani sono condizionati a seguire questa vita senza possibilità di evadere.

Chiara volitiva e intelligente vuole capire prima di tutto, entrare nei meccanismi distorti della malavita che condiziona la vita della sua famiglia e che suo padre condivide. Dopo aver capito fino in fondo e aver vissuto compromessi e condizionamenti, Chiara ha il coraggio di scegliere, di essere sola contro la famiglia e tentare un riscatto in libertà.

Ma il processo è difficile e sofferto.

Quando suo padre Claudio sfugge alle forze dell'ordine le domande che Chiara pone alla sua famiglia diventano scomode, ma lei non sta zitta.

Continua a cercare risposte, soprattutto da quel padre cui è profondamente legata e che ha appena rivelato un lato di sé a lei completamente sconosciuto.

Spicca, davanti al kitch colorato della comunità cui appartiene, lo sguardo severo e rigoroso di Chiara, che vuole spogliare la realà e andare all’essenziale.

Ottima la protagonista Swamy Rotolo, di grande efficacia.

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