Sarà attribuito a Lina Bo Bardi il Leone d’Oro speciale alla memoria della 17. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, che aprirà al pubblico sabato 22 maggio 2021.

Arper celebra Bardi’s Bowl di Lina Bo Bardi

  Casa e arredo  

Ha avuto un ruolo significativo l'architetta, designer, scenografa, artista e critica italiana naturalizzata brasiliana con il progetto Bowl Chair, la poltrona in edizione limitata e numerata che Arper produce dal 2012.Bardi’s Bowl

La Bardi’s Bowl Chair è una poltrona progettata dall’architetto italo-brasiliano Lina Bo Bardi nel 1951: una seduta semisferica appoggiata ad una struttura metallica ad anello, sostenuta da quattro gambe, in cui ritroviamo l’amore di Lina Bo Bardi per le forme semplici, funzionali, organiche: a questo valore, che Arper condivide, si ispirano tutti i suoi progetti.

Lina Bo Bardi ha pensato la Bowl Chair come un oggetto dalla struttura e dalla forma essenziale e universale, accessibile e flessibile, capace di integrarsi armoniosamente in qualunque ambiente.

La seduta può essere orientata in diverse posizioni ed essere utilizzata per svolgere molteplici funzioni. Questo nuovo approccio al progetto, in cui l’elemento fondamentale è l’interazione dell’uomo con l’oggetto, è rivoluzionario per gli anni ’50. La Bardi’s Bowl reinventa il modo di stare seduti, favorendo posture naturali e rilassate e testimonia un cambiamento culturale in atto, che si traduce in un nuovo modo di comportarsi e vivere più informale e ricettivo, più orientato all’essere che all’apparire.

Nel 2012 Arper affronta, per la prima volta, il processo di industrializzazione della Bardi’s Bowl Chair, il progetto di Lina Bo Bardi che l’azienda sente più vicino alla sua collezione e che sarà prodotta in una serie limitata e numerata di 500 pezzi. Nella progettazione della Bardi’s Bowl, Arper ha adottato un approccio in equilibrio tra l’interpretazione del progetto originale e il valore aggiunto dato dalle proprie competenze tecniche. Ogni passo di questo processo è stato condiviso con l’Instituto Lina Bo e P.M. Bardi, per accertare la rispondenza alle idee originarie di Lina Bo Bardi.

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