Venerdì 12 ottobre, a Milano, nella sala Auditorium Umanitaria, in via Francesco Daverio 7, è stato presentato il progetto turistico, socioculturale e della tradizione agroalimentare In cammino con San Saturnino, legato ai Cammini Religiosi, che permette di seguire le orme di San Saturnino dalla Sardegna alla Lombardia, coinvolgendo religione, ambiente, turismo, sport e sviluppo economico.
Il progetto del Cammino di San Saturnino fa leva sulla ricchezza naturale dei paesaggi, sulle tradizioni e sulla cultura, che attinge molto alla componente religiosa, diffusa ovunque e ancora viva all’interno di chiese, conventi, monasteri, santuari, chiostri. Di pari passo, il progetto del Cammino di San Saturnino punta ad aggregare altri aspetti relativi all’offerta turistica territoriale, come la ricchezza storico-archeologica, naturalistica e ambientale, fino all’enogastronomia, alla cultura locale in genere ed alle attività sportive come veicolo di messaggi positivi, creando una proposta unitaria che, partendo dalle realtà associative sappia coinvolgere e raggiungere le varie realtà istituzionale ed imprenditoriale turistica.
Il progetto il Cammino di San Saturnino punta, cioè, a sensibilizzare gli operatori economici e le associazioni di categoria partendo dalle più significative esperienze internazionali di turismo legato ad itinerari naturalistico-religiosi, come, ad esempio, il Cammino di Santiago de Compostela in Galizia (Spagna), ma anche le antiche Vie Francigene, tra cui la Via Francigena Orientale da Vienna a Venezia, che prosegue per Ravenna e Assisi fino alla Tomba di Pietro a Roma.
I km del Cammino di San Saturnino sono 10, percorribili a piedi, a cavallo, in mountain-bike o con spostamenti più “sostenibili”, come l’autobus o il treno: partono da Gergei fino ad arrivare a Isili (di cui San Saturnino è patrono, oltre al capoluogo cagliaritano), attraverso un percorso che si snoda fra altri piccoli centri della provincia di Cagliari, fra storia, cultura, enogastronomia e tradizioni. Il percorso, naturalmente, coinvolge la Basilica più antica di Cagliari, dedicata proprio al santo patrono del capoluogo sardo, che fu sgozzato il 30 ottobre 304, perché riconosciuto cristiano e, poi, fu sepolto nella necropoli dove è sorta la basilica stessa) Il percorso può portare fino a Milano, dove il santo è rappresentato, fra gli altri santi, angeli e arcangeli, nella guglia G23, lato sud, del Duomo e dove fu venerato per diversi secoli fin oltre il 1700, prima dell’arrivo di Sant’Ambrogio. Le sue spoglie sono state custodite nella chiesa di San Vittore del Corpo, dove San Saturnino è raffigurato sulla navata centrale della basilica. E, proprio in San Vittore al Corpo, nel pomeriggio del 12 ottobre, alle 16.30, si sono aperti i festeggiamenti con la Santa Messa celebrata da don Gabriele Ferrari.
Quando abbiamo scommesso sul progetto, grazie alle ricerche degli studiosi dell'Università di Cagliari abbiamo scoperto che c'erano numerosi collegamenti storici del patrono di Cagliari e Isili con Milano. - ha spiegato Daniela Noli, presidente dell'associazione Athanatos e curatrice del progetto - Si parte da un evento religioso che porta san Saturnino in primo piano, ma che punta anche e soprattutto a promuovere le nostre Regioni in collaborazione con Enti e associazioni e i numerosi partner che hanno aderito al progetto.
Il progetto del Cammino di San Saturnino è volto a valorizzare e promuovere nuovi percorsi interregionali legati ai vari itinerari di fede individuabili lungo i territori delle tre regioni aderenti allo stesso: Sardegna, Lombardia, Lazio.
Nel corso del convegno milanese è stato ribadito che il turismo contemporaneo dei cammini religiosi vede l'Italia al primo posto come destinazione preferita dai flussi turistici “spirituali” mondiali. Questo tipo di turismo muove, ogni anno, il 20 per cento della popolazione, con un giro d'affari stimato in 18 miliardi di dollari ed un trend sempre in crescita verso località considerate sacre e dal ricco patrimonio storico, culturale e artistico.
A Milano, nel corso del convegno del 12 ottobre, la Sardegna ha promosso anche i suoi prodotti agroalimentari presentati negli stand allestiti dalla Coldiretti, con la collaborazione di Donne Coldiretti della Sardegna e del gruppo Coldiretti Donne Impresa della Lombardia. Sono stati proposti, ad esempio, salumi di Sassari, pecorino di Nuoro, dolci di Cagliari e vino Semidano della provincia di Oristano.
Il percorso del Cammino di San Saturnino prevede, infatti, anche la valorizzazione dei prodotti locali, attraverso pratiche comunitarie (i banchetti) e ludiche (canti, balli, manifestazioni sportive) che si possono rivelare un volano per i territori coinvolti, ricchi non solo di patrimonio culturale, ma anche di prodotti enogastronomici di qualità.
La campagna di informazione del Cammino di San Saturnino, che prevede, dopo Milano, anche un convegno a Roma, nella sala del Carroccio in Campidoglio, culminerà a Cagliari, il 26 ottobre, nella sala conferenze della Fondazione Banco di Sardegna.
Il progetto di promozione del Cammino del Santo Martire, nato nel 2017, coinvolge le Diocesi di Cagliari e Oristano, i Comuni di Cagliari, Isili, Mandas, Gergei, Siurgus Donigala, Ussana, Serri, Escolca, la Coldiretti, il Comando militare Esercito Sardegna e numerose associazioni del territorio - come l'associazione pedagogica socio culturale Athanatos (curatrice del progetto), la Associazione Pink Amazons di Milano (“le donne in rosa”, che, attraverso lo sport e non solo, promuovono la riabilitazione delle pazienti oncologiche: a Cagliari, ad esempio, ci sarà una regata nazionale sportiva di dragon boat per promuovere la prevenzione del tumore al seno e l’importanza che lo sport ricopre per la ripresa psico-fisica delle pazienti), l'Associazione culturale Chelu e Luna, i Cavalieri dell'Antica Locanda, le Donne Impresa Coldiretti Sardegna e Lombardia, la Società Umanitaria di Milano.
Info: www.camminosaturnino.com
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