L’importante volume della Leo S. Olschki dedicato al convegno internazionale su “Ville e giardini medicei in Toscana e la loro influenza nell’arte dei giardini”

Un convegno e un volume sulle Ville e giardini medicei in Toscana

  Cultura e società   

L’importante volume della Leo S. Olschki contiene gli atti del convegno internazionale svolto nella sede storica dell’Accademia delle arti del disegno a Firenze l’8 novembre 2014 ed è curato da Luigi Zangheri.

Il convegno organizzato dal Comitato Scientifico Internazionale per i paesaggi culturali ICOMOS -IFLA ha rappresentato un importante momento di confronto tra studiosi provenienti da vari paesi.

Il convegno “Ville e giardini medicei in Toscana e la loro influenza nell’arte dei giardini” fa seguito al convegno precedente svoltosi in maggio 2014 che aveva studiato I temi e le metodologie di gestione nelle esperienze internazionali e nazionali emergenti.”

Questo interesse così approfondito sulle Ville e giardini medicei in Toscana é dovuto al recente inserimento nella lista del Patrimonio mondiale Unesco avvenuto con la decisione del 23 giugno 2013 presa a Phnom Penh in Cambogia dal Comitato mondiale Unesco.

Nel piano di gestione del paesaggio culturale Ville e giardini medicei in Toscana, appunto inserito nel patrimonio mondiale Unesco sono state individuate una serie di azioni che devono proprio approfondire gli aspetti storici architettonici artistici ambientali e botanici per garantire una corretta conservazione.

Ecco dunque da parte della regione Toscana l’organizzazione di convegni di studio atti a conoscere e valorizzare approfonditamente tutti gli aspetti di questo patrimonio.

Questo convegno del novembre 2014 spazia dunque da interventi su La committenza della famiglia Medici nelle ville di Roma, all’immaginario delle grotte in Europa, alle ville e giardini nel territorio viennese, all’iconografia di Ercole in Spagna, alle caratteristiche delle ville genovesi nel 15º del 19º secolo, al sistema delle ville vesuviane.

Il volume della Leo S. Olschki diventa dunque, raccogliendo gli autorevoli interventi internazionali su questo argomento, un caposaldo nella storia del giardino europeo e del vicino Oriente. Senza dimenticare che il volume contiene oltre agli interventi diretti all’interno del convegno anche un arricchimento dovuto a testi introdotti negli apparati.

Il quadro completo quindi comprende non solo tutta la fenomenologia del giardino mediceo, ma anche gli argomenti collegati della vita in villa, l’uso delle risorse territoriali, soprattutto dell’acqua, alcune biografie legate al lavoro e alla cura del giardino.

Anche dal punto di vista geografico e storico il quadro é ampiamente sfaccettato, rintracciando la presenza di tecnici di origine medicea in paesi stranieri, l’arrivo di materiali rari quali conchiglie, minerali e pietre per rivestire grotte e antri artificiali, lo scambio di concetti estetici tra corti imparentate fra loro anche a grande distanza geografica e addirittura talora anche nemiche.

Come da tempo è riconosciuto, in Toscana e in altre regioni italiane esisteva un sistema unitario che ruotava intorno alla villa-palazzo signorile con annesso giardino parco e tenuta agricola, un sistema capace di modellare un intero territorio. Cosa che ha determinato nel nostro territorio un’impronta inconfondibile.

Ovviamente il sistema di grande bellezza estetica si rapportava a società preindustriali in cui le ricchezze erano concentrate nelle mani di poche persone capaci di determinare in modo assoluto le trasformazioni del paesaggio. Condizioni che hanno determinato comunque gran parte delle attrattive del paesaggio italiano e anche forse l’alto tasso di creatività che ci viene riconosciuto.

Franca D.Scotti

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