Il simpatico trio meneghino, Aldo, Giovanni e Giacomo, torna al grande schermo con il sesto film

Il cosmo sul comò di Marcello Cesena

  Cultura e società   

Il film è suddiviso in quattro episodi, che sono legati tra loro dai bizzarri insegnamenti del maestro Tsu’ Nam, uno ieratico Giovanni. Usando il bastone, perché l’illuminazione si può raggiungere solo attraverso l’uso di bambù, sotto uno pseudo ginko biloba tutt’altro che frondoso, il maestro diffonde pillole di improbabile saggezza ai due Pin e Puk, vale a dire Aldo e Giacomo, che sognano di raggiungere il nirvana e suonare il gong che produce armonia, valanghe ed eruzioni.

In realtà non eravamo partiti con la volontà di realizzare degli episodi, ma avevamo racimolato diverse idee, più di quelle che sono nel film … - racconta Giovanni - Normalmente prima che si lavori a ogni pellicola ci si ritrova a casa mia, e devo portare vettovaglie perché questi qua mangiano come lupi, poi si chiacchiera e si butta giù. Così è nato anche Il cosmo sul comò.

Il primo corto è “Milano Beach”: tre famiglie partono per le vacanze, Aldo, pasticcione ed iracondo, Giovanni, pignolo fino all´inverosimile, e Giacomo, succube ed arrendevole, hanno pianificato la partenza intelligente, diretti ancora una volta alla stessa spiaggia e allo stesso mare, ma le mogli e i figli non sono d’accordo sulla meta scelta dai capifamiglia. Un calcio ad un pallone e l’ammutinamento familiare sconvolgeranno il loro programma. Alla suocera (Luciana Turina), munita di fazzoletti sulle orecchie per raccogliere il sudore, Aldo urla … sembri la fattucchiera della Sirenetta.

Nel secondo corto “L’autobus del peccato” Giacomo ha la tonaca da prete ed è Padre Bruno, che chiede a Dio la misericordia e ai fedeli l’obolo per la sua chiesa, corrotta dagli anni e defraudata da Mario, interpretato da Giovanni, un sagrestano non proprio onesto che “risparmia” le offerte dei fedeli per comprarsi la moto dei sogni. Vi compare anche la bella Isabella Ragonese, una venditrice di pesci rossi, cui il parrocchiano Aldo, timido, non sa dichiararsi.

Nel terzo episodio “Falsi prigionieri” i tre attori sono i personaggi dei quadri famosi del castello di Hogwarts, ritratti parlanti e sbeffeggianti che scivolano fuori dalla cornice per insediarsi in un’altra e conquistare la dama con un ermellino (Victoria Cabello) Ci abbiamo lavorato tantissimo, per il 90 percento in post-produzione - spiega il regista - È l’unico pezzo in cui i tre hanno girato separatamente, ognuno in giornate differenti, su uno sfondo blu, simulando gli altri due con due pallette.

Nel quarto episodio, che conclude il film, “Temperatura basale”, un uomo, Giacomo, vuole diventare padre a tutti i costi e si sottopone alle prove più grottesche, pur di raggiungere il suo obiettivo, e, in questa sua ricerca di paternità, condivide ogni sorta di avventura con gli amici, Aldo e Giovanni, che filiano in continuazione. In brevi riprese recita anche Angela Finocchiaro, semplicemente magistrale, nei panni di una psicologa cinica ed esilarante.

Tutti gli episodi raccontano il quotidiano in maniera umoristica per mostrarci che ... il cosmo è vicino a noi …, è, appunto, sul comò … Come collante, qua e là, c’è una generale parodia della mania di cercare dappertutto e in ogni modo risposte “altre”, tra filosofie, discipline varie e tridosha con vata, pitta e kapha …

Loro puntano ad essere il terzo film del Natale, dopo il solito cine-panettone di Neri Parenti & Christian De Sica e il ritorno degli animali esotici newyorchesi in Madagascar 2. Ma … siamo lontani dai risultati già raggiunti in film precedenti …

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