L’unico giallo scritto dal medico di Bellano sulla riva orientale del lago di Como

Andrea Vitali: Dopo lunga e penosa malattia

  Cultura e società   

Andrea Vitali, nato e cresciuto a Bellano, dove svolge la professione medica, ha pubblicato Il meccanico Landru (1992), A partire dai nomi (1994), L’ombra di Marinetti (1995, premio Piero Chiara), Aria del lago (2001) e, con Garzanti, Una finestra vistalago (2003, premio Grinzane Cavour 2004, sezione narrativa, e premio letterario Bruno Gioffrè 2004); Un amore di zitella (2004), La signorina Tecla Manzi (2004, premio Dessì), La figlia del podestà (2005, premio Bancarella 2006), Il procuratore (2006, premio Montblanc per il romanzo giovane 1990), Olive comprese (2006), Il segreto di Ortelia (2007) e La modista (2008, premio Ernest Hemingway). Nel 2008 gli è stato conferito il premio letterario Boccaccio per l’opera omnia.

Lo scrittore cinquantaduenne, considerato l´erede del luinese Piero Chiara, la mattina fa il medico della mutua e, finite le visite domiciliari, si mette a scrivere. Pubblica mediamente due libri l´anno.

Dopo lunga e penosa malattia inizia alle tre di notte del 4 novembre. Il dottor Carlo Lonati viene chiamato per un’urgenza a casa del notaio Luciano Galimberti, un paziente che conosce bene: arrivati a Bellano nello stesso periodo, quarant’anni prima, giovani, freschi sposi e alle prime armi nelle loro rispettive professioni sono diventati presto amici, condividendo le stesse abitudini e gli stessi disturbi. A sessantotto anni entrambi soffrono di angina, prendono le stesse medicine e seguono la stessa dieta.

Quella notte Lonati attraversa sotto una pioggia micronizzata i cinquecento metri che lo separano dalla casa del suo antico compagno di bagordi e constata che il notaio è stato stroncato da un infarto. E’ un vero trauma per lui e per la moglie Elsa, preoccupata che il marito, come, per un segno del destino, possa fare presto la stessa fine del suo amico. Ma c’è qualcosa che non lo convince, è perplesso, non tanto per lo stato del cadavere, che sicuramente indica una morte rapida e pressoché indolore, ma per uno strano avvenimento successivo alla morte: il manifesto funebre della famiglia annuncia che il notaio si è spento “Dopo lunga e penosa malattia”.

Il dottore non può fare a meno di indagare: vuole sapere se il suo vecchio amico è davvero morto per cause naturali. Il protagonista pone in atto un’indagine fatta di osservazione, perizia medica ma anche analisi psicologica che lo porterà a riflettere sulla cattiveria sottile ma non meno pungente, di tante persone lì intorno. Per farlo, dovrà conquistare la fiducia della moglie e della figlia di Lonati. Un’indagine un po’ maldestra, fatta di ottime intuizioni, ma anche di tanti passi falsi, fino alla scoperta di una verità impensabile, celata tra le strade impervie che circondano il lago di Como … forse sull’altra sponda …

Dopo lunga e penosa malattia, che non è un inedito, ma si basa su un precedente racconto, pubblicato nel 2001, nella raccolta L’aria del lago, sottoposto ad un robusto processo di riscrittura e ampliamento fino alla trasformazione in un romanzo, è l’unico giallo scritto da Andrea Vitali. E forse non è un caso che abbia come protagonista un medico sensibile e acuto. L’indagine è concentrata in una settimana, tra le esitazioni dell’improvvisato detective e il moltiplicarsi di tracce e confidenze, fino al colpo di scena finale.

Ancora una volta, Andrea Vitali cattura con la precisione dei dettagli, quelle pennellate precise che restituiscono la realtà e le sue mille sfumature. Conquista con l’incalzante ritmo narrativo e il sapiente montaggio di luoghi, tempi e personaggi. Diverte con situazioni e dialoghi che ci regalano l’immediatezza e l’assurdità della vita. E alla fine ci fa innamorare di quel suo mondo così ricco, vivo e inconfondibile. Il racconto è avvincente e ricco di colpi di scena, senza però rinunciare agli aspetti caratteristici della scrittura di Vitali: le lievi pennellate attraverso cui riesce a dar vita ai suoi personaggi, gente comune, reale, estremamente vitale, anche quando il paesaggio che li avvolge si tinge di nero.

Ulteriori informazioni: www.andreavitali.net

 Versione stampabile




Torna