Questa terza commedia di Giulio Manfredonia è prodotta da Angelo Rizzoli e distribuita da Warner Bros. Pictures Italia

Si può fare: il film con Claudio Bisio e Anita Caprioli

  Cultura e società   

Il titolo del film riproduce la battuta più volte ripetuta da Nello, un grintoso sindacalista nella Milano degli anni ottanta impersonato da Claudio Bisio. Nello, persa la sua posizione, si ritrova a dirigere una cooperativa di ex pazienti di un ospedale psichiatrico, dismessi dopo l´entrata in vigore della legge Basaglia.

Credendo fortemente nella dignità del lavoro, Nello decide di trattarli alla pari e spinge ogni socio della cooperativa a imparare un mestiere per sottrarsi alle elemosine dell´assistenza. Li chiama “signori”. Stabilisce ruoli gerarchici. Li responsabilizza. Li rispetta. Inventa per ciascuno un ruolo incredibilmente adatto alle sue capacità. Tutti si mettono alla prova come posatori di parquet.

Al primo incarico Nello si assenta per partecipare ai funerali di Enrico Berlinguer …. E il gruppo termina il lavoro a modo suo: rimasti senza tasselli , si arrangiano con gli avanzi cesellando un mandala a cinque punte, modello stella Br, nel bel mezzo di un negozio alla moda. Nello va nel panico … l’architetto va in estasi …. e per il passa parola la corporativa degli scarti trionfa.

La generosità e l´iniziativa di Nello, con un passato da sindacalista, si manifestano con tutte le difficoltà e le ilarità del caso al contatto con partner e collaboratori diversamente abili ed incoraggiati ad un processo di integrazione civile e libertà affettive.

Nel cast ritroviamo anche Giuseppe Battiston, Giorgio Colangeli, Bebo Storti e 11 attori meno noti trasformati in “matti”.

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