Venuto al mondo di Sergio Castellitto

Dopo molti anni di assenza e carica di ricordi degli anni di guerra, Gemma (Penelope Cruz) parte da Roma per tornare a Sarajevo, portando con sé il figlio Pietro (Pietro Castellitto), su invito di Gojko (Adnan Haskovic), poeta estroverso e un tempo sua guida in Bosnia, per una mostra fotografica in memoria delle vittime dell’assedio, che include anche alcune fotografie del padre del ragazzo. Del viaggio é partecipe anche Giuliano (Sergio Castellitto), il padre adottivo che ignora la verità sulla nascita di Pietro.

In Bosnia, diciannove anni prima, infatti, Gemma aveva lasciato la città in pieno conflitto con Pietro, appena nato, lasciando il marito Diego (Emile Hirsch), un fotografo americano che non avrebbe mai più rivisto, Gojko, l’irriverente poeta bosniaco, Aska (Saadet Aksoy), la ribelle ragazza musulmana e la piccola Sebina.

Gemma, per un suo difetto fisico, non aveva potuto avere figli da Diego. Ma … il desiderio era così forte da spingerla ad accettare che il marito procreasse con Aska, disposta, poi, a cedere il neonato. Ma il senso di colpa, la gelosia e le difficoltà di gestire una simile situazione cambiarono per sempre le cose tra Gemma e Diego.

Sergio Castellitto, nella sua quarta esperienza da regista, in poco più di due ore, traduce in immagini il romanzo di Margaret Mazzantini nato dall’urgenza di raccontare i grandi archetipi della vita: una struggente storia d’amore, una guerra inumana e logorante …

Su tutti gli interpreti spiccano, in primo luogo, Penelope Cruz e Emile Hirsch. Importanti anche l’apparizioni di Luca De Filippo, figlio del grande Eduardo, nei panni di Armando, il padre della Cruz, e quella di Jane Birkin, che, nei panni della psicologa, ci regala uno dei rari momenti veramente commoventi del film.

Ottime le premesse, offerte dalle tematiche affrontate dal romanzo e pienamente portate a compimento da Castellitto.