Jane Eyre (Mia Wasikowska) è un’orfana affidata alle poche amorevoli cure di Mrs. Reed, una zia crudele che le nega l’amore e la affida per la sua educazione al collegio di Lowood. Dopo dieci anni e tante umiliazioni Jane esce dal collegio temprata e desiderosa di cominciare una nuova vita a Thornfield, una tenuta, austera, isolata ed immersa nella campagna dello Yorkshire, dove viene assunta come istitutrice. Tra una lezione di aritmetica e una di musica incontra l’inquieto Edward Rochester (Michael Fassbender), ricco signore della casa. Decisi a resistere al sentimento che li tormenta, i due vanno e tornano da Thornfield per non cedere alla tentazione di amarsi. Ma l’amore vince. Li conduce all’altare, dove Jane scopre la natura dell’instabilità di Rochester. Jane, incapace di gestire rivelazione e dolore, si allontana dall’amato e sceglie per sé una vita di silenzio e rassegnazione.
Dopo anni di solitudine, riflettendo sul suo passato e ritrovando la sua naturale curiosità, Jane fa ritorno alla dimora di Mr. Rochester e al terribile segreto che egli nasconde.
Moira Buffini, sceneggiatrice inglese, e Cary Joji Fukunaga, regista californiano, hanno saputo ridurre il lungo e complesso omonimo romanzo di Charlotte Brontë del 1847 in un’ottima versione struggente ed integrale.
Il film è nei cinema del 7 ottobre.