Un film drammatico di Fariborz Kamkari già nei cinema

Golakani Kirkuk (I Fiori di Kirkuk)

  Cultura e società   

Il film ripropone la storia di Romeo e Giulietta ambientandola durante il sanguinario regime di Saddam Hussein. Questo film, che evoca alcuni orribili momenti della storia recente, è in realtà un film sull’amore, sulla conoscenza e sulla speranza di una possibile riconciliazione.spiega il regista Fariborz Kamkari - Viviamo in una situazione in cui per identificare la forza dell’amore abbiamo bisogno di contrapporlo ai lati più orribili dell’esistenza.

Nel 1988 il regime di Saddam Hussein è impegnato in una sistematica decimazione del popolo curdo. Najla (Morjana Alaoui), giovane, bella e moderna irachena da tempo trasferita in Italia per studiare medicina, fa ritorno a Baghdad per ritrovare Sherko (Ertem Eser), medico curdo, rientrato in patria per aiutare le forze ribelli dei pashmerga. Fronteggiando il retaggio culturale della propria famiglia e l´insistente corteggiamento del generale Mokhtar (Mohamed Zouaoui), Najla decide di diventare guardia medica dell´esercito, così da contribuire tacitamente alla causa delle forze ribelli e poter raggiungere il proprio innamorato a Kirkuk, dove l´esercito iracheno sta rastrellando la popolazione curda.

Il film si apre con le immagini dei network che hanno mostrato lo storico abbattimento delle statue di Saddam e degli altri esponenti del regime iracheno da parte di adulti e bambini festanti con indosso maschere di Bush. In quelle immagini Fariborz Kamkari, regista curdo formatosi in Italia, trova la forza emotiva per raccontare, attraverso l´avventura di due innamorati in una zona di guerra e il triangolo sentimentale, una delle operazioni più cruente compiute dal regime di Saddam.

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