Con BuyLazio la “Via dei Lupi” tra Orvinio, Monteleone, Ripasottile

Storia e natura nel Reatino

  Turismo d’autore  

“Chi ha paura del lupo cattivo” cantavano i tre porcellini nel famoso film di Walt Disney. Sembra incredibile, ma ancora oggi tante persone credono davvero al lupo cattivo, nonostante da anni associazioni benemerite come il WWF o Italia Nostra ci spieghino che il lupo è semplicemente un carnivoro, che uccide solo per nutrirsi. Inoltre con la sua presenza contribuisce a mantenere l’equilibrio naturale delle specie, turbato a volte dalla crescita eccessiva di altri animali come ad esempio i cinghiali selvatici.

È quindi anche per riabilitare la reputazione dei lupi che le Regioni Lazio e Abruzzo hanno voluto chiamare “Via dei Lupi” un percorso naturalistico inaugurato nel corso del 2009, che in 12 tappe collega i Parchi Regionali dei Monti Lucretili e dei Monti Simbruini, il Parco Nazionale d’Abruzzo e le Riserve naturali di Monte Catillo e Zompo lo Schioppo (www.viadeilupi.eu ).

Il 12 settembre, in occasione della manifestazione “BuyLazio”, la Camera di Commercio di Rieti ha organizzato una interessante visita guidata per la stampa, che ha portato gli ospiti ad esplorare una sezione in territorio reatino della Via dei Lupi nonché altri importanti luoghi di interesse artistico e naturalistico.

La prima parte della visita ha avuto come campo base il paese di Orvinio,  splendido esempio di borgo montano del Lazio, arroccato intorno al castello Malvezzi e alla chiesa di S. Nicola, a neanche un’ora di macchina da Roma (uscita Vicovaro dalla A24) ma rimasto intatto nelle sue strutture urbanistiche e nella cordialità e ospitalità degli abitanti. La breve camminata su una parte della Via dei Lupi è stata accompagnata dal Presidente dell’Ente Parco Regionale dei Monti Lucretili (www.parcolucretili.it ) Dr Paolo Piacentini e dai rappresentanti del progetto Natura Lucretile, pregevole iniziativa avviata da un gruppo di giovani del luogo che propongono attività didattiche e laboratori ecologici, organizzando l’accoglienza grazie alla creazione di una rete tra le strutture ricettive ed i siti naturalistico-archeologici presenti nel Parco. Sia il Dr Piacentini che i giovani del progetto si sono dichiarati a disposizione di potenziali interessati visitatori del Parco, e sono raggiungibili rispettivamente su paolo.piacentini@gmail.com e naturalucretile@gmail.com. La Via dei Lupi è inoltre percorribile anche da parte dei portatori di handicap, grazie ad attrezzature apposite (http://www.camminopossibile.it/ sezione joelette).

Dopo la camminata, lunga quanto bastava a stimolare un sano appetito, il gruppo si è trasferito in navetta a Poggio Moiano per una meritata sosta che ha consentito di gustare la genuina cucina del ristorante Maria Fontana (tel. 0765 876169, viale Manzoni 13), giustamente segnalato sia dal Gambero Rosso che da altre prestigiose guide gastronomiche. La visita è quindi proseguita in direzione di Rieti, facendo tappa a Monteleone (www.comune.monteleonesabino.ri.it). Qui i partecipanti, accolti personalmente dal Sindaco Dr Angelo Paolo Marcari, hanno potuto visitare la splendida chiesetta romanica di S.ta Vittoria, risalente al IX secolo ma rifacimento di una precedente chiesa addirittura del III secolo, eretta praticamente pochi anni dopo il martirio della Santa. La chiesa presenta vasti resti di affreschi del 1400, lapidi murali attestanti la consacrazione della chiesa stessa e del nuovo altare nel XII secolo e una sorprendente serie di catacombe accessibili direttamente dalla chiesa stessa.

Sempre nel territorio di Monteleone è stato possibile visitare il sito archeologico della antica località chiamata Trebula Mutuesca, citata anche da Virgilio, importante città prima sabina e poi romana, che ottenne il rango di Municipium al pari della vicina Cures. Si possono vedere in particolare gli imponenti resti dell’anfiteatro romano, recentemente messo in luce quasi integralmente. L´edificio, a pianta sub ellittica, presenta due ingressi principali sull´asse maggiore. Tutto intorno una pavimentazione in lastricato calcareo, mentre sotto la cavea, in gran parte sparita, sono stati evidenziati vari ambienti radiali, di cui alcuni pavimentati in semplice mosaico bianco e nero o a mattoncini. Nel corso degli scavi sono state rinvenute due iscrizioni risalenti ai tempi di Traiano, databili al 115, che ricordano una ricostruzione effettuata a cura dell´imperatore.

Il tour è quindi proseguito alla volta del centro visite della Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile (www.riservalaghi.org) , dove era ad attendere il Commissario straordinario della Riserva, Roberto Lorenzetti. I partecipanti hanno potuto usufruire di uno degli appositi capanni costruiti sulla riva del lago di Ripasottile per consentire l’osservazione dell’avifauna senza disturbarla. La visita è stata favorita dalle ottime condizioni climatiche e dalla magica luce del tramonto, che ha consentito di godere la profonda quiete dell’ambiente lacustre, con il maestoso Terminillo a fare da sfondo .

Nel corso della visita è stata anche illustrata la coltivazione sperimentale di guado, antica pianta tintorea della Valle Reatina coltivata ampiamente in epoca romana e da cui si estrae l’indaco che può essere usato per tingere le fibre naturali (cotone, canapa, lino, ecc).

Al termine della visita sono stati offerti assaggi degli eccellenti prodotti del posto preparati dai ristoratori che operano all´interno dell´area protetta: Ristorante La Trota di Rivodutri (www.latrota.com, tel. 0746/685078), Azienda agricola agrituristica La Collina di Poggio Bustone (tel. 0746/481326), Tenuta Due Laghi (www.tenutaduelaghi.com, tel. 0746/685206), Hotel Ristorante Relais Villa D’Assio (www.relaisvilladassio.com, tel. 0746/636200), Soc. Coop Mucilla (www.genzianino.com, tel. 335/5267947), Ristorante Il Sogno di Rivodutri (0746 685263), Ristorante Peppe Parco alle Noci di Rivodutri (tel. 0746 685486), Ristorante "Il Trio" di Rivodutri (tel. 0746 685063).

Il tour si è infine concluso con il rientro ad Orvinio, dove è stata effettuata una visita all’interno del suggestivo Castello Malvezzi, per poi chiudere in bellezza la giornata con una ottima cena offerta nella panoramica abitazione dell’assessore alla Cultura, Turismo, Sport e Spettacolo del Comune di Orvinio, Anselmo Alessi (a.alessi@idi.it), insieme al sindaco di Orvinio Alfredo Simeoni. Gli ospiti hanno potuto gustare la famosa polenta locale condita con un abbondante sugo di carne, che non ha nulla da invidiare alla polenta tradizionalmente associata alla cucina dell’Italia settentrionale, e altre gustose specialità del posto (www.prolocoorvinio.it/piatti.htm).

In conclusione, la visita è stata una piacevole scoperta di paesaggi incontaminati in cui spiccano borghi suggestivi, dove i silenzi e le ´voci´ dei boschi e dei sentieri collinari e montani si alternano ai profumi di una enogastronomia fatta di ricette antiche e di prodotti realizzati nel rispetto della natura, dove la volta celeste incanta, sia di notte, con i suoi milioni di stelle, sia di giorno, attraversata dagli stormi di uccelli migratori in volo.

La zona si presta magnificamente sia a gite in giornata da Roma (ma anche ovviamente da tutto il Lazio, l’Umbria e l’Abruzzo), sia a soggiorni più prolungati per godere appieno di tutte le bellezze presenti. Mettere in rete queste ricchezze in un´ottica di promozione di pacchetti di turismo sostenibile e responsabile che rispettino da un lato l´ambiente e dall´altro le comunità che lo abitano, rappresenta la sfida di questo territorio, e di tutta una serie di operatori turistici che, con grande serietà e consapevolezza, propongono un´accoglienza fatta di tempi lenti, scoperta dei segreti della natura, scambio continuo di conoscenze e saperi, coinvolgimento delle comunità locali.

Ugo Dell’Arciprete

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