In alta montagna l’arte si esprime in modi nuovi e inaspettati: è nei silenziosi sentieri di montagna che si adattano all’alternarsi delle stagioni dando vita a paesaggi sempre diversi; è nelle esperienze che si possono vivere a contatto con la natura, lontano dalla frenesia quotidiana, quando mente, anima e corpo si godono il momento “hic et nunc”; è nelle storie delle persone del luogo, nella vivacità delle vie del paese che in passato è stato adornato con raffigurazioni storiche.
A Livigno l’arte ha molteplici sfaccettature e non dimentica mai da dove arriva, ma vive il presente e si proietta nel futuro, attraversando le generazioni: si tramanda da secoli ed esalta il suo inconfondibile animo alpino, anche nelle sue rappresentazioni più moderne.
L’arte livignasca è tradizionale - come la musica e i balli popolari del Gruppo Folkloristico e Costumi Caratteristici di Livigno - ed è storica, come l’arte pittoresca valtellinese che abbellisce alcune case e edifici storici, ma è sempre attuale e soprattutto pronta ad accogliere nuove forme d’arte contemporanea.
Pioniera dell’arte contemporanea livignasca è Vania Cusini, eclettica artista che utilizza diversi elementi naturali - come legno, neve, ferro, fieno e materiali di recupero - per realizzare le sue opere d’arte. Il suo primo amore è stato il legno, con cui ha dato vita negli anni 2000 alla sua prima scultura: una persona stilizzata che abbraccia sé stessa, ora fuori dal suo Atelier d’Arte, nel centro del paese.
Un’altra perla nel cuore di Livigno è il Livigno Art Domus (LAD): uno spazio espositivo situato al centro del paese e gestito dalla Biblioteca Civica, che ospita esposizioni temporanee di quadri, sculture, fotografie e installazioni di artisti locali, per dar loro la possibilità di promuovere la propria attività e di arricchire culturalmente la località, in un reciproco scambio di visioni originali.
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