Lo Slow Tourism invita a riscoprire e percorrere antiche strade tra gravine, borghi e chiese rupestri

In Puglia antichi cammini

  Turismo d’autore  

Ci sono delle strade in Italia che ripercorrono secoli e secoli di storia.

Tracciati che negli anni hanno visto passare pellegrini, commercianti, soldati, avventurieri, santi.

Tornare su queste strade e camminare a passo lento é una vera esperienza.

Si scoprono paesaggi e insieme persone, storie, segni di arte semplice o raffinatissima, sapori e colori.

Bene ha fatto la Regione Puglia a investire sull’organizzazione di Cammini, compresa la pubblicazione di un Atlante dei Cammini.

Che non sono solo itinerari per trekker, ma anche testimonianza di storie e di cultura e quindi dei veri unicum.

Il Cammino Materano è uno di questi, tracciato da Alberobello a Matera con sei sezioni. https://camminomaterano.it/

In particolare tra queste la Via Ellenica, da Brindisi a Martina Franca, attraversa la Valle d'Itria, celebre per i suoi trulli e gli incantevoli borghi dipinti di bianco come Carovigno, Ostuni, Cisternino, Locorotondo.

Ognuno sceglierà tappe e lunghezze adatte alla propria capacità.

I sentieri sono segnati, l’accoglienza è ottima, le comunità che si attraversano sono ospitali.

Perché il progetto dei cammini ha anche il pregio di rivitalizzare alcuni luoghi e dare opportunità agli abitanti del posto, che così vi possono rimanere.

Percorrendo il lungo sentiero che costeggia la Gravina di Laterza, una incisione erosiva profondissima, quasi un canyon, come in Arizona, il panorama scopre tracce del passato, chiese rupestri, villaggi rurali anche del periodo normanno e svevo.

A breve distanza da questo percorso naturalistico, ecco testimonianze di grande arte.

Martina Franca, un gioiello del barocco pugliese, ha palazzi sontuosi come l’enorme Palazzo Ducale dei Caracciolo, con saloni affrescati da Domenico Carella su temi arcadici e mitologici e la scenografica Basilica di San Martino.

La sua facciata, passione dei fotografi, si affaccia sulla alta scalinata con il bellissimo bassorilievo dedicato all’episodio del Santo a cavallo che divide il mantello con un mendicante.

Poi ci si perde tra vicoli, balconi in ferro battuto, portoni in pietra, e tanti fiori.

E non si potrà tralasciare una sosta nel capoluogo della zona, Taranto, almeno per visitare il famoso MarTa.

Si perde la testa tra crateri, idrie, teste di Medusa, Gorgoni, mosaici, statue in marmo, bronzo e terracotta, fino ad arrivare alle sale degli Ori di Taranto. Strabiliante la raffinatezza della lavorazione in diademi, collane, anelli e orecchini, tra cui imperdibili quelli a navicella.

https://museotaranto.beniculturali.it/it/

Arte diversa, ma ugualmente affascinante a Massafra, la città dominata dal suo imponente castello federiciano e arroccata tra due gravine, quella di San Marco e quella di Madonna della Scala.

Siamo infatti nel Parco naturale regionale Terra delle Gravine.

Il ponte che sovrasta la gravina fa intuire una vita segreta lungo le pareti di tufo che scendono ripide in fondo fino al torrente che le ha scavate nei secoli: villaggi di case-grotta antichissime, abitati fino a pochi decenni fa.

Ma anche restando in città, si scoprono, dietro cancelli e anonimi palazzi, testimonianze di arte rupestre incredibile, con affreschi di Cristo Pantocratore, Deesis di matrice bizantina, Santi Medici Cosma e Damiano, eremiti. Non a caso Massafra con la vicina Mottola, è stata definita “Tebaide” del Sud Italia.

Sono ad esempio la cripta della Candelora, nascosta sotto palazzi anni ’60, coperta da sei volte, una diversa dall’altra, a piramide, a cupola, a crociera, a schiena d’asino, la Cripta di Sant’Antonio, la cripta di San Leonardo.

Sono tutte visitabili attraverso le guide dell’ ufficio turistico comunale.

www.comunedimassafra.it

E’ proprio una Puglia “Unexpected Italy”, come è stata definita da un pubblico internazionale.

Soste golose

Tra gravine e ulivi secolari, si aprono le famose masserie pugliesi, luoghi di sosta golosa, all’insegna di orecchiette, caciocavallo, mozzarelle, salsicce, capocollo, bombette, ricottine, friarielli.

Ne citiamo alcune, sperimentate e da provare: Masseria Casamassima a Ostuni, Masseria Cappella a Martina Franca, Masseria Colombo a Mottola, Masseria Frutti Rossi a Castellaneta.

Invece a Cisternino si potrà sperimentare Al Vecchio Fornello, che allude proprio all’usanza di mangiare nei “fornelli” o nelle “bracerie”, aperti accanto alle macellerie: dal produttore al consumatore!

Per dormire: Park Hotel San Michele in pieno centro a Martina Franca, Masseria Savoia Resort a Marina di Ginosa, con una bella piscina a sfioro, tra agrumeti, giardini di ulivi secolari, melograni e carrubo.

http://www.parkhotelsanmichele.it/

www.masseriasavoia.com

Tutte le info:

www.viaggiareinpuglia.it

Franca Dell’Arciprete Scotti

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