Monti alti dai versanti spesso scoscesi coperti da macchia mediterranea; larghi altopiani e pascoli d’altura; pendici più dolci con querce, roverelle, faggi e lecci; stretti fondovalle solcati da fiumi con acque abbondanti

La Valnerina

  Turismo d’autore  

La Valnerina è territorio ampio (Kmq. 832), dal carattere prevalentemente rurale con bassa densità di popolazione (abitanti pari a circa 14.000). Comprende i Comuni di: Cascia, Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Preci, Santa Anatolia di Narco, Scheggino, Vallo di Nera. La Valnerina dal punto di vista naturalistico costituisce un unicum omogeneo, pur se molto vario e inconsueto rispetto al paesaggio umbro. Il paesaggio dell’area è stato infatti modellato sul substrato geomorfologico dell’Appennino centrale substrato di tipo prevalentemente carsico. La Valnerina è caratterizzata dalla presenza di monti alti dai versanti spesso scoscesi coperti da macchia mediterranea; larghi altopiani e pascoli d’altura; pendici più dolci con querce, roverelle, faggi e lecci; stretti fondovalle solcati da fiumi con acque abbondanti. L’intera area offre una grande ricchezza paesaggistica: da zone dalla vegetazione fitta e lussureggiante, all’apertura delle grandi fioriture negli altopiani del Pian Grande, di Santa Scolastica, e dell’altopiano di Chiavano, che mantiene ancora intatto e funzionante l’imprinting dato ad esso dai Romani nel III secolo A.C. La zona è stata spesso colpita da eventi sismici che hanno rimodellato la struttura edilizia e socio-economica del territorio senza rimodellarne l’impianto.

L’intero sistema di valli e montagne segnato da un fitto reticolo idrografico, prende il nome dal fiume Nera, il principale tra i numerosi corsi d’acqua limpida e abbondante che danno origine a numerose cascate e cascatelle. (un po’ più a Sud, il Velino gettandosi nel Nera forma la cascata delle Marmore). L’abbondanza di acqua, dovuta anche alla natura carsica del terreno, ha favorito l’umanizzazione dello spazio naturale. Alle acque delle numerose fonti sono state attribuite nel tempo virtù particolari, salutari e medicamentose. Altro tratto caratteristico sono le rocce carsiche che danno luogo a fessurazioni, affossamenti, cavità naturali e “inghiottitoi”, a loro volta origine del singolare fenomeno delle risorgive e delle marcite nonché dell’antropizzazione diffusa leggibile ed evidente in tutta la struttura insediativa e paesaggistica.

Molto importante è il patrimonio naturalistico di questo territorio coperto per il 41% da boschi e il 55% da aree coltivate e che è attraversato da una viabilità secondaria molto antica, essendo l’area zona di confine fra lo Stato Pontificio e il Regno Borbonico. Nell’area si registra un’eccezionale biodiversità di specie faunistiche. Sono presenti il lupo, l’aquila reale, rapaci diurni e notturni e molte altre specie di uccelli e mammiferi. Alcune zone, i Sibillini per esempio, vantano la presenza di specie faunistiche locali che non esistono altrove. Altrettanto ricca è la varietà delle specie vegetali che contano piante rare ed una gran varietà di erbe medicinali. La varietà della fauna ha però subito una drastica riduzione anche in funzione delle modifiche colturali e dell’abbandono agricolo molte aree montane. In alcune zone (per es. la Piana di Castelluccio di Norcia) l’asprezza del clima invernale non consente il turismo in ogni stagione, almeno secondo gli standard e i profili che caratterizzano il visitatore “medio” dell’area nel periodo maggio-settembre.

Tutta la Valnerina è caratterizzata da un sistema di fortificazioni di tipo medioevale ancora presente. Lungo il crinale dei monti si susseguono quindi fortilizi e torri che sono il risultato della posizione strategica dell’area rispetto agli assi di scorrimento storici dell’Adriatico e del Tirreno. Gli antichi borghi e le frazioni degli odierni centri abitati, spesso ancor oggi indicati col nome di “ville” e “castelli”, ripropongono nella struttura e nell’ubicazione l’antica organizzazione territoriale longobarda, romana ed italica. Conseguentemente sono numerosi i centri di alto valore architettonico (castelli, città murate, chiese) e fra questi alcuni insediamenti sono da considerarsi di alto pregio. La quasi totalità del patrimonio edilizio di pregio è stato recuperato e valorizzato (interventi dopo terremoto 1979 e dopo il Giubileo) che ha consentito di realizzare infrastrutture di servizio per il turismo religioso, che rimane il motore principale del flusso e del movimento turistico. Il dimensionamento medio delle strutture ricettive di tipo alberghiero conferma questa impostazione. Lungo il corso del Nera sono tuttora presenti antichi sistemi di sfruttamento energetico delle acque. I vecchi mulini sono stati in gran parte recuperati. Gran parte dell’energia elettrica che alimenta le acciaierie di Terni deriva dall’uso idroelettrico delle acque del Nera.

Questa è l’area del prelibato tartufo nero di Norcia, protagonista della storica mostra mercato che si svolge a febbraio/marzo a Norcia. Altre specialità dell’area sono le lenticchie di Castelluccio che si coltivano in ristrette aree degli altipiani dove suolo e clima conferiscono al prodotto qualità uniche per sapore e facilità di cottura; squisiti sono poi i formaggi, dal pecorino alla ricotta salata fino alla caciotta. Tutta la tradizione pastorale di quest’area viene valorizzata con gli appuntamenti di “Fior di Caccio” a Vallo di Nera. Ma questa è patria della norcineria, l’arte di lavorare e conservare le carni di maiale. Per le sue proprietà il prosciutto di Norcia, lavorato nell’alta Valnerina, ha ottenuto il riconoscimento comunitario I.G.P. Da ricordare inoltre lo Zafferano purissimo di Cascia, le trote e i gamberi del fiume Nera, selvaggina, miele, frutti del bosco e del sottobosco come funghi, asparagi, lamponi, more e mirtilli.

Quest’area si caratterizza per la santità che traspare in ogni piccolo borgo grazie alla presenza delle radici di Santa Rita da Cascia e San Benedetto da Norcia. La ricerca della pace attraverso la meditazione e la contemplazione è alla base della scelta di vita degli eremiti che nel corso dei secoli hanno trovato rifugio nelle grotte diffuse lungo la dorsale Appeninica. In Val Castoriana, nel comune di Preci, troviamo l’Abbazia di S.Eutizio, fondata da monaci eremiti siriani nel VI sec. d.c., che fu sede di una delle scuole chirurgiche più importanti d’Europa. Santa Rita da Cascia vide la luce a Roccaporena, tutt’oggi meta di migliaia di pellegrini. Norcia è legata soprattutto a San Benedetto, che nel 480, insieme alla sorella gemella Scolastica, vi nacque.

Vivere la Valnerina significa anche conoscere e viverne i grandi eventi culturali, storici, che evocano suggestione, suoni e colori. Legate al mondo religioso sono le celebrazioni in onore di San Benedetto (20-21 marzo) e Santa Rita (21-22 maggio), oltre alla processione del Cristo Morto in occasione della Settimana Santa. Una festa legata al mondo rurale si tiene a Cascia ed è la rassegna delle Pasquarelle, cantico popolari legati al periodo natalizio e all’epifania. L’ultimo settimana di febbraio a Norcia si tiene la mostra mercato del Tartufo nero e dei prodotti tipici della Valnerina, a cui si aggiunge in ottobre la mostra/mercato dello Zafferano purissimo di Cascia. A giugno, mese della fioritura, nelle piane di Castelluccio si tiene la festa che rievoca la transumanza delle greggi.

Caratterizzata da una vegetazione lussureggiante attraverso la quale scorrono i fiumi Corno e Nera, da dolci declivi e dalle aspre cime, la Valnerina offre i suoi programmi di sports ambientali a tutti coloro che nel contatto con gli elementi fondamentali della natura cercano una dimensione personale del divertimento: relax, gioco, desiderio di misurarsi con le proprie capacità, emozione, avventura. Le attività proposte si svolgono nello splendido contesto del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, del comprensorio dei Monti Coscerno ed Aspra e della Valnerina tutta, ambiti in cui è possibile trovare una natura suggestiva ed ancora intatta. Ciascuno potrà scegliere lo sport e l’attività che più lo interessa, o anche praticarli tutti nell´ambito di programmi integrati o personalizzati: rafting, arrampicata libera, parapendio, trekking, escursionismo, sopravvivenza, orienteering, gite a cavallo, torrentismo, escursioni con asinelli e muli, speleologia, deltaplano, kayak, mountain bike, safari fotografico, free climbing, ponte tibetano. Tutte le attività sono effettuabili a diversi livelli di difficoltà con programmi anche per famiglie con bambini. Le attività si svolgono vicino alle belle città dell´Umbria, consentendo di abbinare le bellezze naturali a quelle artistiche, le attività sportive nella natura ad importanti manifestazioni culturali e rievocative. Un mix che nessuna altra regione in Italia è in grado di offrire.

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