Il film di Michael Radford è nelle sale da mercoledì 22 giugno 2011

Michel Petrucciani - Body & Soul

  Cultura e società   

Michael Radford racconta Michel Petrucciani, virtuoso del jazz, pianista dal tocco irrepetibile, che ha trasformato il suo destino: pur nato con una malattia genetica invalidante ha saputo applicarsi in maniera appassionata alla tastiera, esprimendosi totalmente.

Francese, affetto da osteogenesi imperfetta e nanismo, figlio di un padre che lo crebbe nel mito di Wes Montgomery, Art Tatum e dei grandi classici del jazz, Michel a 13 anni era già un prodigio, che lasciava di stucco il pubblico, e a 19 si trasferiva a Big Sur, arruolato nel quartetto del sassofonista Charles Lloyd. Gustò la vita fino all'ultimo, girò instancabilmente il mondo, assaporò cibi, droghe e donne senza freni. Il figlio Alexandre ereditò la sua malattia. Michel ha venduto un milione e mezzo di album, ha suonato per il Papa ed è morto a 36 anni, a New York.

Il lavoro di Radford è biografico, lineare, senza sorprese, riferendo aneddoti ed incontri, utilizzando un affascinante materiale di repertorio. La musica, sempre presente, non è il centro dell'interesse del regista, che punta tutta la sua attenzione sull’uomo.

Il documentario, scarsamente informativo, si sostanzia sulle interviste alle donne di Michel, che hanno accettato di parlare, lo rievocano in modo molto generoso, soprattutto quando ne raccontano il lato difficile e arrogante.

Il film racconta un personaggio che ha corteggiato e consumato gli eccessi per tutta la vita in modo assolutamente moderato, decisamente più classico che jazz.

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