Dopo un anno dal terremoto in Abruzzo, Milano ospita dal 5 giugno al 4 luglio 2010 nelle strade pedonali del centro un’importante e innovativa installazione fotografica di immagini e parole dedicate a L’Aquila

Milano: REMEMBER- Vivi che ricorderai

  Cultura e società   

Cinquanta gigantografie, allestite all’aperto in Corso Vittorio Emanuele, offriranno al pubblico un importante spunto di riflessione e un momento di pausa dalla frenesia quotidiana.

La mostra è promossa dall’Associazione non lucrativa Casa di Letizia Moratti, che ha sede in un elegante appartamento del civico 24 di Via Montebello e che da metà aprile, seguendo i normali orari di ufficio sarà un "luogo di incontro, ascolto, orientamento". La mostra ha avuto il patrocinio del Comune di Milano – Assessorato Politiche Sociali.

Un evento superpartes, benefico, senza scopi di lucro né intenti politici, che si rivolge a tutti, come persone, indistintamente.

L’installazione, curata da Daniela Palazzoli, nasce da un’idea di Homelesstudio e grazie alla collaborazione con la Misericordia Milano e la Misericordia Sant’Ambrogio (Confederazione Nazionale delle Misericordie). Le meravigliose fotografie, realizzate dal fotografo Marco Cisaria, si staglieranno una dopo l’altra catturando l’attenzione dei passanti e invitandoli a soffermarsi per osservare gli effetti del terremoto con occhi diversi. Immagini e frasi, raccolte sul posto, che ritraggono i luoghi colpiti dal sisma, senza dramma o denuncia, sensazionalismo o pietismo e piuttosto come un inno alla vita e come speranza per un nuovo inizio. “Viv che ricorderai” come dice un antico proverbio Abruzzese.

  Le immagini esposte non sono un reportage di cronaca, ma l’espressione artistica di un pensiero filosofico e sociale attraverso il binomio fotografie-parole che è anche il mezzo per condividere l’esperienza vissuta in prima persona dal fotografo sul campo.

L’idea dell’installazione fotografica trae origine dall’esperienza di Marco Cisaria a L’Aquila ad una settimana di distanza dalla prima grande scossa del 6 aprile 2009, che ha dato inizio alla lenta distruzione di un’intera provincia. Quando le squadre di soccorso hanno iniziato i primi recuperi, la città piena di vita fino a pochi giorni prima, era svuotata e in un silenzio irreale. Vuota nei rumori. Vuota nei negozi. Vuota nelle vie. Nella sua rovinosa imperfezione sembrava tutto paradossalmente perfetto. Palazzi in equilibrio su travi pericolanti, muri sbriciolati su automobili appiattite. Le fotografie scattate, che ritraggono una città silenziosa e vuota dopo il terremoto, sono anche immagini dai colori accesi in cui si vedono pure animali, fiori, prati verdi e il cielo azzurro intenso. Grazie alla tecnica fotografica HDR le immagini rendono visibili molte più informazioni, con un’enfasi di perfezione quasi irreale. In questo contesto sono state raccolte esperienze e testimonianze dei sopravvissuti, come quella di una signora benestante che alla domanda dei pompieri su cosa volesse recuperare dalla sua casa semi-agibile, ha risposto sorridendo: … sa, quando ti cade il mondo addosso, e ne esci viva, ti accorgi che la cosa più di valore che puoi desiderare, già ce l’hai … è la vita. Nel cassetto del comò, in camera, oltre il corridoio, c’è l’album di foto del mio matrimonio … basta quello. Dopo la vita, oggi, la cosa più importante che non voglio perdere sono i miei ricordi. Questa come altre frasi si potranno leggere accanto alle gigantografie. Frasi che si uniscono alle immagini come un binomio inscindibile. La voce narrante di uno spaccato di vita prima del sisma. Ricordi apparentemente banali, semplici, riferiti alle azioni di tutti i giorni, eppure importanti che si legano ad immagini di un presente diverso dalle aspettative ma da cui ripartire guardando al futuro. Un esempio lasciato dalle persone che di fronte a questi scenari hanno la forza di ricordare e quindi la forza di reagire. Di ricominciare.

La mostra “REMEMBER” non ha come unico scopo la raccolta fondi, ma è sopratutto un modo per far riflettere ed il cui progetto ha già portato, come valore aggiunto, la realizzazione di aiuti concreti. In particolare la raccolta economica per l’esposizione milanese di REMEMBER sarà impiegata per l’acquisto di nuovi moduli per l’Ospedale da Campo della Fraternita di Misericordia Milano ONLUS, che è stata impegnata, con il proprio Posto Medico avanzato ad Onna fin dalle prime ore del post-terremoto e con il Gruppo Tutela Beni Culturali della Confraternita della Misericordia Milano Sant’Ambrogio alla protezione e salvaguardia dei monumenti in provincia de L’Aquila.

Dice Daniela Palazzoli: … Oggi i media sono pieni di reportage che ci illustrano le conseguenze devastanti dei molti, troppi, terremoti che si stanno purtroppo succedendo in questo periodo. Allibiti ed inermi ci chiediamo: che fare? E DOPO ? Ecco, è soprattutto su quest’ultima, cruciale, domanda che REMEMBER - l’evento realizzato con le fotografie ed i collages parlati di Marco Cisaria - offre per la prima volta un modello di risposta positiva creativa, mirata e simbolica, a questa smarrita domanda. La realtà di rovine del dramma abruzzese non viene né dimenticata né trasformata in un traumatico incubo ricorrente. È illuminante e rigenerante scoprire dal vivo –attraverso l’integrazione fra le fotografie del dopo, ed i pensieri attuali o del prima, di chi ha vissuto quei momenti – l’attimo della nascita di una conquista psicologica capace di assorbire la distruzione in un contesto proiettato verso un futuro positivo. Il geniale iperrealismo fotografico di Cisaria assieme alla sottolineatura delle parole ci coinvolge a fondo nella costruzione di questo innovativo modello di REMEMBER come ‘ricordati di vivere!

Informazioni: www.remember.it

 Versione stampabile




Torna