FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 6, 21 giugno 2021

Food and beverage, Tendenze

La Casearia Carpenedo: iIl caprino Luna di Miele
Un viaggio tra i sapori della primavera e dei ricordi

Luna di Miele è il formaggio da tagliere a base di latte caprino, ingentilito con il miglior miele millefiori da La Casearia Carpenedo, primo laboratorio di affinamento di formaggi in Italia.

Ricordiamo che La Casearia Carpenedo, riconosciuta come primo laboratorio di affinamento di formaggi in Italia, è nata dalla grande visione creativa del suo fondatore Antonio Carpenedo, fin da bambino animato da una fortissima passione.

Quella sviluppata da Carpenedo, lavorando materie prime selezionate con cura e regalando profumi e sentori unici, è una vera e propria arte, una narrazione ogni volta diversa, frutto di una estrema sensibilità e amore per la famiglia e per la vita.

La storia dell’azienda, come si sa, ha avuto inizio nei primi del 1900 quando suo padre, Ernesto Carpenedo, iniziò come “casoin” (in dialetto veneto, pizzicagnolo), in un negozio di alimentari a Preganziol (Treviso). Il figlio, cresciuto nella bottega del padre, negli anni ’60 iniziò a gestire un piccolo caseificio in provincia di Treviso dove con l’aiuto di un amico tecnico casaro imparò l’arte del formaggio da autodidatta.

Nel 1965 Antonio fu uno dei primi ad esportare fuori dalla provincia di Treviso e poi in altre regioni la “Casata Carpenedo”, oggi conosciuta ed apprezzata come Casatella Trevigiana Dop.

Il ’76 ha segnato l’inizio di un’altra avvincente sfida, quella di affinatore, con la riscoperta di un’antica tradizione contadina della zona del Piave, ossia riporre il formaggio sotto le vinacce durante la vendemmia. Fu allora che si iniziarono a produrre le prime forme di formaggio affinato in vino e vinaccia con il nome di Ubriaco, che divenne un marchio registrato di proprietà esclusiva dell’azienda. Da allora, Antonio esprime a pieno la sua innata creatività e forte visione trasformando l’azienda nel primo laboratorio di affinamento caseario riconosciuto in Italia. Dall’utilizzo delle vinacce, passa alla sperimentazione di nuovi ingredienti come fieno, foglie di noce, pepe, spezie, birra, liquori e molti altri che oggi compongono il vasto repertorio dei “Formaggi di Cantina”.

Oggi, l’azienda è guidata dai figli Ernesto, Direttore di Produzione, ed Alessandro, Direttore Commerciale, che, con grande impegno e caparbietà, sono riusciti ad inserirsi nel mercato internazionale, tanto che i loro prodotti oggi sono presenti in 25 paesi nel mondo.

Ma torniamo a parlare di Luna di Miele.

Per donare a questo formaggio un delicato e intenso sapore, ricco di suggestioni ancestrali, Antonio Carpenedo ha personalmente cercato e selezionato il miele nella zona del Montello (TV).

Da un percorso di ricerca certosina e dalla passione, dunque, è nato il dolce connubio tra la bontà del latte di capra e l’essenza dei fiori di campo di Luna di Miele.

Il suo sapore, che avvolge, delicato e allo stesso tempo intenso, grazie al ricordo infantile di un abbinamento che tutti possono dire di aver conosciuto (quello del latte addolcito con una goccia di miele), con la stagionatura in grotta, si arricchisce di sentori di erbe aromatiche, della freschezza di prati fioriti e di sensazioni autentiche, tutte racchiuse in una crosta morbida ricoperta da un velo di cera d’api.

Il colore giallo canarino è reso ancora più intenso proprio da questo scrigno, che conserva perfettamente il prodotto e lo mantiene fresco e morbido. Al palato, si percepisce vivida una netta solubilità: qui infatti diventa cremoso e suadente, sprigionando un’aromaticità gentile che si fa sempre più complessa, fino a offrire una sensazione piacevolmente floreale al retrogusto e lasciare la delizia di un avvolgente sapore lattico.

Perfetto se gustato in purezza, è l'ideale negli abbinamenti con i vini bianchi profumati e leggermente aromatici: affiancato ad esempio a una Ribolla Gialla Friulana, a un Gewürtztraminer altoatesino o a un Müller-Thurgau della Val di Cembra. Per chi ama i vini del sud Italia, si abbina a quelli da ottime uve bianche della Costiera Amalfitana, ai Fiano minerali del Cilento e al Bianco Etneo da uve Carricante.

Ottimo anche con le birre bionde artigianali, raggiunge l'apice dell'esperienza sensoriale se toccato con una goccia di miele di acacia oppure insieme a una delicata e squisita confettura di cipolla di Giarratana.

Info: La Casearia Carpenedo - Via Santandrà 17, 31050, Camalò di Povegliano (TV) - info@lacasearia.com - www.lacasearia.com.