FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 5, 14 maggio 2021

Turismo d’autore, In Italia

Emilia Romagna: riaperti musei e teatri:
Da Ferrara a Rimini, da Piacenza a Forlì, da Parma a Ravenna, l’Emilia Romagna ha riaperto musei, mostre e teatri con una vastissima proposta culturale, grandi mostre e Festival in totale sicurezza

Sono stati riaperti i musei, le mostre e i teatri in Emilia-Romagna con decine di appuntamenti per nutrire la mente.

Il calendario culturale della regione, che già da tempo fa del turismo d’arte una delle offerte di punta, grazie alla qualità delle iniziative e delle grandi mostre che costellano il territorio, propone un carnet di eventi di altissimo livello.

Parma, capitale della cultura 2020/2021, ha aperto diverse mostre in contemporanea dedicate a Correggio, Modigliani, Fornasetti e Ligabue. Le opere di Ligabue sono in mostra anche a Ferrara. La mostra di Arnaldo Pomodoro è a Soliera (MO); Raffaello è in mostra a Piacenza; a Reggio Emilia torna il Festival della Fotografia Europea. A Bologna riaprono le mostre dedicate a Corcos, Morandi e Samorì oltre all’evento Art City. Al MIC di Faenza riapre l’antologica su Alfonso Leoni, mentre s’indaga l’arte del Trecento con le mostre celebrative di Dante nei 700 anni della sua morte a Forlì e a Ravenna. A Rimini riapre il PART. Fino al 30 maggio si può visitare, a Palazzo Tarasconi, la mostra “Ligabue & Vitaloni. Dare voce alla natura” dedicata ad Antonio Ligabue (1899-1965), uno degli artisti più geniali del Novecento italiano, ed ammirare 83 dipinti e 4 sculture dell’artista, soggetti che più hanno caratterizzato la sua parabola artistica, dagli autoritratti ai paesaggi, agli animali selvaggi e domestici. Il percorso prevede anche una sezione con 15 opere plastiche di Michele Vitaloni (Milano, 1967) che condivide con Ligabue una particolare empatia verso il mondo naturale e animale. Con questa iniziativa, ideata e realizzata da Augusto Agosta Tota, Marzio Dall’Acqua e Vittorio Sgarbi, Parma si riappropria di un nuovo spazio espositivo, nel cuore della città ducale, all’interno del cinquecentesco Palazzo Tarasconi. (www.fondazionearchivioligabue.it). La Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo ha riaperto lo scorso 30 aprile, con le opere di Amedeo Modigliani dal Musée de Grenoble, il tema del Nudo nella raccolta di Luigi Magnani, le celebri collezioni di Capolavori da Tiziano a Goya, da Monet a Renoir nella Villa immersa nel grande Parco Romantico. “Modigliani, opere dal Museo de Grenoble” è il titolo della mostra allestita fino al 4 luglio 2021, una piccola quanto preziosa esposizione in collaborazione col Musée de Grenoble, che espone sei opere di Modigliani tra cui il dipinto “Femme au col blanc”, olio su tela del 1917, raffigurante Lunia Czechowska, moglie dell’amico d’infanzia di Léopold Zborowski, e cinque ritratti a matita di personaggi della capitale francese degli anni Dieci, dove egli fu al centro della scena artistica, al tempo all’avanguardia internazionale (www.magnanirocca.it). Il 27 aprile è stato riaperto anche il Complesso della Pilotta con nuovi percorsi, nuovi orari e due grandi mostre:L’Ottocento e il mito di Correggio e “Fornasetti Theatrum Mundi”.

La prima, aperta fino al 30 maggio, è un omaggio a due figure per molti versi fondamentali della storia parmense: Maria Luigia d’Asburgo, Duchessa di Parma, e l’incisore Paolo Toschi. Intorno ai quattro capolavori del Correggio - “La Madonna con la scodella” e la “Madonna di San Gerolamo” più le due tele provenienti dalla Cappella del Bono - la mostra presenta anche il meglio della produzione ottocentesca del Ducato. La mostra “Fornasetti Theatrum Mundi”, prorogata fino al 25 luglio, invece, è un omaggio al design contemporaneo: espone centinaia di creazioni dell’atelier fondato da Piero Fornasetti, in dialogo con le collezioni della Pilotta. È di nuovo visitabile anche la Sala “Parma al tempo dei Farnese” della Galleria Nazionale, che ospita la collezione Farnese e l’opera del Parmigianino, “Ritratto di gentildonna” meglio conosciuto come “La Schiava turca”. (https://complessopilotta.it/opera/schiava-turca/).

A Piacenza torna la Madonna Sistina di Raffaello, fino al 31 ottobre, nella chiesa del monastero di San Sisto a Piacenza, il luogo per il quale fu commissionata. Raffaello ricevette l’incarico da papa Giulio II nel 1512. All’interno della chiesa è stato organizzato un percorso che introduce alla scoperta del complesso religioso a partire dal cosiddetto “appartamento dell’abate”, per la prima volta aperto al pubblico, fino alla Biblioteca monastica (http://www.piacenzapace.it).

A Reggio Emilia riparte il festival Fotografia Europea con mostre, installazioni, conferenze, incontri, workshop, proiezioni e spettacoli. La XVI Edizione del festival Fotografia Europea (21 maggio - 4 luglio) invade diverse location di Reggio Emilia. Il tema è: “Sulla Terra e sulla Luna / fate largo ai sognatori!". Promossa da Comune di Reggio Emilia e Fondazione Palazzo Magnani, partirà con un’anteprima il 14 maggio, proponendo per la prima volta cinque mostre open air, progetti di fotografi contemporanei con allestimenti pensati ad hoc per una visione all’aperto. Il programma del Festival prevede diverse mostre con l’obiettivo di indagare approfonditamente il ruolo delle immagini e della cultura visiva in un momento storico particolare come quello che stiamo vivendo (www.fotografiaeuropea.it/).

A Soliera (Mo), invece, sono protagoniste le sculture di Arnaldo Pomodoro nella mostra Arnaldo Pomodoro. {sur}face“ fino al 27 giugno negli spazi di Castello Campori. L'esposizione promossa con il contributo della Regione Emilia Romagna, è dedicata a uno dei più grandi scultori viventi, un artista visionario che ha segnato profondamente la seconda metà del Novecento italiano, Arnaldo Pomodoro (Morciano di Romagna, 1926), fratello maggiore dello scultore Giò. In occasione della mostra, nella piazza antistante il Castello, è stato installato l'Obelisco per Cleopatra, opera monumentale che per i prossimi tre anni sarà parte integrante del contesto urbano. Le visite guidate saranno condotte in totale sicurezza, per gruppi di massimo 12 persone (https://fondazionecampori.eventbrite.it/).

A Bologna, a Palazzo Fava si può visitare la mostraSfregi, la prima antologica italiana di Nicola Samorì (Forlì, 1977): sono esposti circa 80 lavori del giovane artista, che spaziano dalla scultura alla pittura, dialogando con i preziosi affreschi dei Carracci e altri capolavori della collezione Genus Bononiae, tra cui la Maddalena Penitente di Canova. La mostra è visitabile fino al 27 giugno (https://genusbononiae.it/palazzi/palazzo-fava/). Vittorio Corcos Ritratti e Sogniè la mostra riaperta a Palazzo Pallavicini dal 27 aprile fino al 27 giugno 2021, con oltre 40 maestosi dipinti provenienti da collezioni pubbliche e private. La mostra ripercorre l’intera carriera artistica di Vittorio Matteo Corcos (Livorno, 1859 - Firenze, 1933), considerato uno degli interpreti più apprezzati dei sentimenti e dei costumi della Belle époque. Oltre 40 opere distribuite in sei sezioni raccontano la grande abilità ritrattistica del pittore, che dipingeva le donne più belle dell’epoca (www.palazzopallavicini.com). Dal 27 aprile al 23 maggio al Museo d'Arte Moderna di Bologna (MAMBO), si può visitare la mostra dal titolo: “RE-COLLECTING. Morandi racconta. Tono e composizione nelle sue ultime nature morte”, incentrata sul tema al quale Giorgio Morandi ha maggiormente legato la sua fama: la natura morta. I 10 lavori in mostra appartengono tutti all’ultima stagione della ricerca artistica morandiana, che va dal secondo dopoguerra agli anni Sessanta (www.mambo-bologna.org/). Tra i progetti espositivi della nona edizione di ART CITY (7 - 9 maggio 2021) segnaliamo, a Palazzo Paltroni, la mostra “141, un secolo di disegno in Italia” che espone, fino al 24 giugno, cento anni di arte italiana attraverso opere su carta di 141 artisti dalle Avanguardie Storiche. Sono esposti disegni di Boccioni, De Chirico, Boetti, Kounellis, Ericailcane e molti altri (www.culturabologna.it/artcity).

A Palazzo dei Diamanti di Ferrara, fino al 27 giugno, c’è la retrospettiva antologica dal titolo “Antonio Ligabue. Una vita d’artista” che indaga la vicenda umana e creativa di Ligabue. La mostra, curata da Vittorio Sgarbi e Marzio Dall’Acqua, documenta tutta l’attività dell’artista emiliano attraverso oltre cento opere, tra dipinti, sculture e disegni, alcuni mai esposti sinora. Nel percorso emergono i temi fondamentali della sua ricerca: dal diario intimo degli autoritratti ai paesaggi del cuore, dai ritratti alle nature morte, dagli animali selvaggi a quelli domestici, dai paesaggi agresti alle scene di caccia e alle tormente di neve (www.palazzodiamanti.it). Piccola, ma preziosa, poi, è l’esposizione dal titolo: “Boldini. Dal disegno al dipinto”, nei bellissimi spazi del Castello Estense, fino al 6 giugno, dedicata al tema della genesi del ritratto femminile. Il percorso è costruito attorno al dipinto che ritrae La contessa de Lesse, realizzato dal pittore Giovanni Boldini nel 1889 circa. Accanto a questa “ospite” illustre vengono presentati sedici disegni della raccolta del Museo ferrarese, alcuni mai esposti: studi di donne a figura intera e di singoli volti femminili che documentano il rapporto iperattivo dell’artista con la realtà circostante. Le sale del Castello Estense ospitano fino al 29 agosto, la prima antologica del pittore ferrarese Giovanni Battista Crema nella sua città natale. La mostra dal titolo: “Oltre il Divisionismo”, espone una selezione di opere in dialogo con importanti prestiti da musei e collezioni private e documenti inediti provenienti dell’archivio degli eredi dell’artista (www.castelloestense.it/).

Forlì e Ravenna celebrano Dante Alighieri nell’anno dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta presentando 4 grandi mostre (e proponendo un biglietto cumulativo). I Musei San Domenico di Forlì ospitano, fino all’11 luglio, la grande mostra sul Poeta dal titolo: “Dante. La visione dell’arte. Le opere in mostra sono 300, di cui circa 50 tra dipinti, sculture e disegni arriveranno, accanto a decine di prestiti internazionali di grande prestigio, dalla Galleria degli Uffizi, che organizza la mostra insieme alla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. In esposizione preziosi affreschi, dipinti monumentali, busti marmorei. Da un disegno di Michelangelo ai ritratti di Dante Alighieri e Farinata degli Uberti di Andrea del Castagno, passando per La Cacciata dal Paradiso terrestre di Pontormo, solo per citarne alcuni (www.mostradante.it). A Ravenna, fino al 17 luglio 2021 negli spazi della Biblioteca Classense è esposta la mostra Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante. È solo la prima di tre mostre che compongono il progetto espositivo Dante. Gli occhi e la mente. Espone libri, manifesti, fotografie, dipinti, manoscritti e numerosi oggetti d'arte conferiti come omaggio a Dante e alla città "ultimo rifugio" del Poeta. A Ravenna, fino al 4 luglio 2021, negli spazi della Chiesa di San Romualdo, sarà possibile visitare la mostra dal titolo: “Dante. Gli occhi e la mente. Le arti al tempo dell’esilio” ed ammirare opere di artisti maggiori come Giotto e Cimabue. La terza mostra, infine, dal titolo Un’epopea pop si svolgerà al Museo d’Arte della città (MAR) dal 4 settembre 2021 al 9 gennaio 2022. Sempre nell’ambito del progetto “Viva Dante” il MAR ospita la mostra personale di Paolo Roversi Studio Luce, dedicata al celebre fotografo di moda originario di Ravenna e prorogata fino al 6 giugno.

E’ stato riaperto il PART, Palazzi dell’Arte, negli storici Palazzi dell'Arengo e del Podestà nella centralissima Piazza Cavour. di Rimini, al cui interno è esposta la collezione d’arte contemporanea della Fondazione San Patrignano. Fino al 27 giugno 2021 ospita le due mostre temporanee organizzate dai Musei Comunali, rispettivamente dislocate nello spazio1 del Palazzo del Podestà e nello spazio2 sotto una sigla denominata [APARTE]. Sono Convivium a cura di Annamaria Bernucci con i lavori di Francesco Bocchini, Vittorio D’Augusta, Luca Giovagnoli, Marco Neri, Nicola Samorì e Magna Carta con le opere recenti di Denis Riva, mostra quest'ultima a cura di Massimo Pulini (https://palazziarterimini.it/).

Al Museo internazionale della Ceramica (MIC) di Faenza (RA) è visitabile la mostra “Alfonso Leoni. (1941-1980) Genio Ribelle”, aperta fino al 10 ottobre 2021: l’antologica del talentuoso artista prematuramente scomparso espone la ricca e intensa produzione dedita non solo alla ceramica ma anche ai diversi linguaggi della contemporaneità (pittura, grafica, design, scultura). Agli appassionati di ceramica segnaliamo che, dal 22 maggio c’è anche una nuova sezione dedicata al design, assente da oltre 30 anni dalle sezioni permanenti del MIC (www.micfaena.org/it)

Info: www.aptservizi.com.