Uno degli studi ZEISS più recenti che ha portato alla progettazione delle lenti ZEISS SmartLife ha mostrato come l’utilizzo dei dispositivi digitali sta cambiando significativamente il modo in cui muoviamo i nostri occhi.
Se si pensa in particolare allo smartphone, l’utilizzo degli ultimi anni è molto più dinamico e diversificato anche solo rispetto a una decina di anni fa, quando si diffuse il cellulare, e comprende praticamente tutte le fasce d’età. Basti pensare all’IoT che ha trasformato gli smartphone in veri e propri “telecomandi” per controllare da remoto termostati, lampade intelligenti, telecamere di videosorveglianza e l’enorme diffusione dei social network, che ha trasformato il telefono in un vero e proprio media.
Questi fattori hanno indubbiamente portato a un cambiamento del comportamento visivo. Ma cosa si è davvero modificato nel modo di vedere?
L’analisi condotta da ZEISS (Dynamic Gaze Study) ha preso in considerazione i movimenti oculari di 11 persone, dai 22 a 29 anni, per 10 minuti durante tre situazioni tipiche: lavorare alla scrivania, conversare e camminare all’interno di un edificio utilizzando lo smartphone come lo farebbero normalmente. I risultati hanno evidenziato che:
- in tutte e tre le situazioni, la distribuzione dello sguardo, ovvero dove si guarda, è alterata dall’utilizzo dello smartphone. Alla scrivania, durante una conversazione o a passeggio, se si utilizza lo smartphone si tende ad ampliare verticalmente e significativamente verso il basso la distribuzione dello sguardo.
- la testa segue poco il movimento degli occhi o quasi per nulla. Infatti, gli sguardi quando si utilizza lo smartphone sono costantemente rivolti verso il basso.
- lo sguardo rimane fermo sullo smartphone più a lungo di quanto non farebbe se ci fossero oggetti nelle zone periferiche e nessuno smartphone. Questo significa che, in un contesto simile e senza smartphone, la testa si sarebbe spostata di più verso le zone periferiche, mentre quando lo smartphone è presente ciò non avviene.
Ad oggi le lenti da vista moderne devono quindi necessariamente tenere in considerazione tante variabili. Oltre a quelle relative a uno stile di vita connesso, è importante valutare nella progettazione delle lenti che, ad esempio, una lente costruita su un ragazzo di 20 anni sarà diversa quando lo stesso ne avrà 40 o 50 anni perché l’occhio, così come ogni organo, evolve nel corso del tempo, così come si modificano gli stili e le abitudini di vita. Con ZEISS SmartLife, ZEISS è stata in grado di adattare e perfezionare il design delle proprie lenti in risposta allo stile di vita moderno e sempre “connesso”. Le tecnologie evolute come ZEISS SmartView e ZEISS Age Intelligence sono infatti il frutto della continua ricerca e dell’esperienza ZEISS nella progettazione di lenti da vista che garantiscono un benessere visivo sempre maggiore.
Info: www.zeiss.it.