FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 6, 9 aprile 2009

Bellezza e Benessere, Bellezza

20 anni di botulino, 20 anni di esperienza
20 anni di esperienza, nel 1989 l’FDA approvava la tossina botulinica per la prima volta. si festeggia a Milano l’anniversary meeting

È una storia gloriosa quella del botulino, scoperto nel lontano 1820 e approvato per la prima volta nel 1989 dall’autorità americana per il farmaco (FDA) con l’indicazione per le distonie oculari. Da quell’anno le possibili applicazioni cliniche non hanno fatto che moltiplicarsi sino ad arrivare alle oltre 20 attuali. Ma dopo le sue applicazioni in oculistica, neurologia e otorinolaringoiatria, la tossina botulinica svela ad un certo punto della sua storia uno dei suoi lati più affascinanti.

Un tipico evento di serendipità, quello strano insieme di caso e intuizione che accomuna tante scoperte scientifiche, fece sì che il dottor Jean Carruthers osservasse come nei soggetti che utilizzavano il botulino per curare le distonie oculari scomparissero le rughe della fronte e del contorno occhi. Scoperta a cui è seguita, nel 2002, l’approvazione per uso estetico.

Questa scoperta si è rivelata presto una vera rivoluzione in chirurgia e medicina estetica: il suo progressivo uso, la tollerabilità, l’efficacia del trattamento delle rughe del terzo superiore del viso, la naturalità del risultato, la durata e il prezzo accessibile hanno fatto sì che venisse apprezzata in tutto il mondo. Soprattutto ha progressivamente rosicchiato quote di mercato al vecchio lifting facciale, troppo invasivo e drastico.

Altro fattore del suo successo in campo estetico è la reversibilità del trattamento, e la garanzia di sicurezza attestata dagli oltre tremila studi scientifici che ne costituiscono un vero e proprio ‘pedigree’. Se nell’ultimo decennio le procedure chirurgiche sono raddoppiate, i trattamenti con botulino hanno avuto un incremento del 4000%.

Il botulino, secondo molti sondaggi, è il trattamento più gradito da entrambi i sessi e in tutte le fasce di età previste nelle sue indicazioni. E non a caso si parla di un range dai 18 ai 65 anni. Anche soggetti molto giovani infatti presentano segni e rughe dovuti a caratteri ereditari e a quel particolare tipo di rughe chiamate ‘dinamiche’ in quanto dovute ad una eccessiva attività muscolare. - spiega la dottoressa Magda Belmontesi (dermatologo docente Master di 2° livello in Medicina Estetica – Università di Pavia, docente Scuola Superiore Medicina Estetica Agorà – Milano) - Segni che in un volto giovane possono costituire un disagio più o meno accentuato giacché nessuno gradisce che la propria età biologica non corrisponda a quella percepita, l’età mentale, che attribuiamo a noi stessi. Un equilibrio, infatti, sostengono anche gli psicologi, si raggiunge quando le due età in qualche modo si sovrappongono, facendo sì che l’individuo ottenga una sorta di ‘coerenza interna’.

Anche gli uomini - prosegue il professor Massimo Signorini (chirurgo plastico responsabile di Chirurgia Plastica dell’Istituto Dermatologico Europeo – IDE) - tradizionalmente grandi consumatori di prodotti cosmetici, hanno imparato ad apprezzare l’approccio soft che prevede un minore uso del bisturi e un maggiore ricorso ai trattamenti iniettivi. Uomini di tutto il mondo, e negli ultimi anni sempre di più in Asia (con riferimento agli Emirati Arabi e al Giappone), scelgono la tossina botulinica per il risultato naturale e la velocità d’uso.

Infine - conclude Signorini - è stato riscontrato che le donne prediligono trattamenti che rallentino l’invecchiamento e quindi più precoci, che offrano un aspetto riposato, sano, come quello che si ha dopo una vacanza, i cui effetti, nel nostro caso, durano da 4 a 6 mesi. Negli anni ‘90 le pazienti che chiedevano trattamenti al viso erano prevalentemente donne tra i 50 e i 60 anni, oggi ne hanno in media tra i 35 e i 45.

Si tratta del farmaco più amato dalle donne (e dagli uomini) di tutte le età, quindi, e soprattutto il trattamento a cui le persone non vogliono rinunciare nemmeno in tempi di crisi, perché non migliora solo l’apparenza ma la propria autostima. Scegliendo, ormai hanno imparato a farlo, la molecola più sicura, e rifiutando categoricamente proposte di prodotti di dubbia origine e provenienza. E sapendo scegliere, altresì, gli specialisti che hanno seguito seminari e corsi di formazione per perfezionare al massimo la tecnica iniettiva.