FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 9, 23 settembre 2020

Cultura e società, Mostre

Villa Carlotta, Sala dei Gessi: Le Ceramiche di Villa Carlotta
La mostra, inaugurata lo scorso 10 settembre, può essere visitata fino all’8 novembre

Negli ultimi anni, Villa Carlotta ha avviato un attento lavoro di riordino e catalogazione dei propri beni con l’intenzione di tutelare al meglio il proprio patrimonio, ma anche di valorizzarne l’importanza storica con il grande pubblico.

Con questo spirito nascono sia la mostra Le ceramiche di Villa Carlotta sia l’omonimo volume (Le Ceramiche di Villa Carlotta a cura di Raffaella Ausenda, realizzato dall’Ente Villa Carlotta, Museo e Giardino botanico, 21 X 15 cm, 15,00 €) dedicati al ricco patrimonio ceramico di Villa Carlotta.

Il libro, accanto al catalogo della collezione, infatti, offre al lettore uno sguardo sulla vita quotidiana all’epoca della principessa Carlotta e del duca Giorgio di Sassonia Meiningen, cioè dalla metà dell’Ottocento fino ai primi del Novecento. Se, infatti, non si è conservato nulla delle ceramiche settecentesche dei primi proprietari di Villa Carlotta, probabilmente progressivamente sostituite con pezzi più alla moda, il fatto che la proprietà sia stata confiscata dallo Stato italiano durante la Prima Guerra Mondiale ed affidata in gestione all’Ente Villa Carlotta, ha reso possibile che gran parte della collezione di pezzi appartenenti al duca Giorgio rimanesse in Villa.

L’attento lavoro di catalogazione e studio di Raffaella Ausenda, storica dell’arte e specialista della materia, ha fatto emergere curiose scoperte, come il grande servizio di Limoges e altre ceramiche acquistate dal duca Giorgio II insieme alla terza moglie Ellen durante i loro soggiorni in Costa Azzurra.

Insieme alla curatrice del volume - scrive il direttore Maria Angela Previtera nell’introduzione al libro - abbiamo pensato di sviluppare attraverso un racconto, quello della storia di questi manufatti, legati a riti quotidiani e momenti di vita familiare che trascorrono con gioia durante l’arco della giornata.

Accanto agli importanti servizi di porcellana fine utilizzati per le occasioni mondane, in Villa sono conservati servizi da toilette completi e vasellame da prima colazione, da pranzo e da tè, di forme ricercate e decorazioni preziose, che dimostrano l’attenzione alla moda e il gusto raffinato di Giorgio II e della sua consorte.

Si può pertanto immaginare come la servitù svegliasse i nobili proprietari portando in stanza l’acqua per la toilette in grandi brocche ceramiche e versandola poi in ampi catini e secchi igienici cilindrici. Un rituale mattutino abbandonato all’inizio del Novecento con l’introduzione dell’acqua corrente e dei servizi igienici, comfort al passo con la tecnologia che rinnovarono il vivere quotidiano in villa.

Questi servizi - scrive l’autrice del volume Raffaella Ausenda - erano in porcellana solida, bianchi, dalle forme geometricamente semplici, prodotti dalla milanese Richard, dalla fiorentina Ginori, o dalla tedesca Villeroy & Boch, fortemente funzionali, prove della nascita del design industriale. Due servizi da toilette molto raffinati erano prodotti dalla “nuova” capitale della porcellana francese di alta qualità: Limoges […] La mattina - poi - per la prima colazione sulle tovaglie ricamate delle Fiandre, si disponevano gli eleganti servizi in porcellana fine di ottima qualità materica e decorativa. I bambini erano ancora con le balie o le Fräuleins tedesche che se ne occupavano, poi correvano a giocare tra i fiori del giardino. Mentre sulle tavole delle stanze signorili comparivano teiere, caffettiere e lattiere di varie dimensioni accompagnate da eleganti alzate per i dolci.

Il pranzo e la cena venivano serviti su tavole attentamente apparecchiate con splendide stoviglie, come quelle ancora oggi esposte sulla tavola della sala da pranzo: ha festosi motivi “alla rosa” su zuppiere, terrine, alzate, salsiere e piatti di diverse forme e dimensioni, prodotti nella manifattura D&C di Limoges.

È accompagnato da tazze della moderna fabbrica tedesca della Rosenthal di Selb, dal decoro molto simile.

Il tè o il caffè del pomeriggio, invece, erano serviti sul terrazzo, con meravigliosa vista sul lago e le sue montagne, in raffinati servizi, di cui si conservano anche due bellissimi solitaire (servizi da caffè destinati all’uso di una sola persona, prodotti dalla manifattura reale inglese di Worcester nei primi anni del Novecento in forme moderne del padre del design europeo, Christopher Dresser.

Non sono mancate le sorprese e le curiose scoperte, come la tazzina di porcellana che porta la marca dell’elegantissimo e modernissimo Grand Hotel du Cap Martin, e il simile grande servizio di Limoges acquistato in un negozio del lusso di Nizza, che proiettano Villa Carlotta e suoi proprietari nell’irripetibile clima di spensieratezza e di prosperità della Belle Époque.

Per offrire al pubblico un assaggio della ricchezza del patrimonio ceramico di Villa Carlotta, dal 10 settembre, una selezione di oggetti, solo raramente esposti, è presentata nella Sala Gessi ed accompagnata da una serie di appuntamenti per illustrare le opere esposte e presentare la pubblicazione del volume.

Info, orari, programma degli appuntamenti e prenotazione: Ente Villa Carlotta - Via Regina 2, 22016, Tremezzina (CO) - www.villacarlotta.it - www.villacarlotta.it/it/eventi/