FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 5, 3 maggio 2020

Cultura e società, Editoria e comunicazione

Claudio Comini: Nella Tua giustizia Mio Dio
È uscita l’ultima raccolta di poesie, con la prefazione di Mons. Giuseppe Vegezzi

Guido Miano Editore ha pubblicato, nella Collana Alcyone 2000, la raccolta di poesie dal titolo Nella Tua giustizia mio Dio di Claudio Comini, che è nato a Luino nel 1963 e vive a Nasca, una frazione di Castelveccana (VA).

Claudio Comini, definito “Il Cantore del Lago Maggiore”, ha pubblicato varie raccolte di liriche.

Tra le più recenti ricordiamo: La tua dolce immagine (2013), Nella luce di Dio (2013), Luci di un brillante lago (2016), I colori del lago (2017), Nella divina luce (2017), L’immensità del mondo celeste (2018), Sull’onda della felicità (2018), Nell’immensità di un lago stupendo (2018), Magnifiche giornate sul Lago Maggiore (2019), Opera Omnia (2019), Crepuscoli su Firenze (2019).

La sua attività letteraria è trattata nelle opere pubblicate dalla Casa Editrice Guido Miano Editore: Dizionario Autori Italiani Contemporanei (2017), Contributi per la Storia della Letteratura Italiana. Il Secondo Novecento, vol.IV (2020).

La prefazione all’ultima raccolta di poesie di Claudio Comini è stata scritta da Mons. Giuseppe Vegezzi, Vicario Episcopale di Varese.

Da sempre l’individuo cerca, con la sua intelligenza, il suo essere, la bellezza. Tende alla ricerca dell’armonia e della concordia, obiettivo cui si pone in modo spontaneo, perché presente nella nostra natura. - scrive Mons. Giuseppe Vegezzi - Ma nella corsa sfrenata dell’oggi, nella ricerca dell’immediato, del successo e dell’approvazione altrui, spesso si dimentica di percepire la bellezza; la bellezza dello stupore delle piccole cose. Non è facile parlare di meraviglia. - prosegue Mons. Giuseppe Vegezzi - Meravigliarsi in una società che fa di tutto per evitarla, che ne soffre la fatica di scoprirla; in un tempo che dà poco spazio alla delicata vita dell’irrazionale e dello stupore, ma dove tutto è arido e frettolosamente vissuto; dove il soffermarsi sullo stupore del vivere quotidiano - dalle luci sul lago alle rive brillanti e familiari del Verbano, al gioioso profumo della magnolia che in calde serate primaverili inonda di profumo i nostri giardini - può apparire come perdita di tempo a chi propugna quel tipo di seriosità che esclude la “magia”. - aggiunge Mons. Giuseppe Vegezzi - Ma non c’è contrapposizione tra la ricerca profonda dello stupore e l’attività della vita pratica; esse sono complementari: l’una soddisfa le aspirazioni, l’altra il cuore. Lo stupore è un’emanazione dell’anima, una condizione che ci permette di entrare in connessione in modo affettuoso e intimo con il mondo che abitiamo, le persone che costituiscono i nostri familiari e le nostre comunità. Eccoci dunque, invitati, parola dopo parola, nelle righe della raccolta, allo stupore della semplicità che Comini ci dona. Alla semplicità dei concetti e dei ricordi che qui assumono la forma di asserzioni e di prese di coscienza personali, penetriamo la gioia, la serenità, ma anche quella pace tranquilla evocata spesso dal nostro poeta nelle onde lunghe del lago, ci trasportano in quella Pace profonda emanata dalla Giustizia divina.

Buona lettura!