FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 1, 10 gennaio 2019

Cultura e società, Mostre

Milano, Palazzo Giureconsulti: omaggio a Franco Cardinali
La mostra , a cura di Raffaella Resch, può essere visitata fino al 14 febbraio

Giovedì 10 gennaio, alle 18,00, a Milano, Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, inaugura la mostra antologica Franco Cardinali. Inquietudine necessaria, a cura di Raffaella Resch, visitabile nel Palazzo Giureconsulti, in Piazza Mercanti 2, fino al 14 febbraio 2019.

A trent’anni dalla mostra postuma all’Accademia di Brera, la città di Milano rende, così, omaggio alla figura di Franco Cardinali, artista di grande spessore.

Gli oltre quaranta lavori esposti offrono una panoramica sulla produzione dell’artista ligure, formatosi nell’ambiente parigino di Montparnasse nell’ambito dell’École de Paris, l’ampio gruppo di artisti e intellettuali che operarono a Parigi tra le due guerre.

Franco Cardinali risente inizialmente di influenze picassiane e modiglianesche, come rivela l’olio su tela Enfant au jardin (1955) dalle forme primitive, per evolvere verso l’informale e le correnti sperimentali degli anni Settanta - sottolinea la curatrice Raffaella Resch - in maniera autonoma e matura, con una sorta di nomadismo degli stili, con un’inquietudine che contraddistingue anche la sua intera esistenza.

L’artista, in continua ricerca di nuove tecniche e forme espressive, vive e condivide intensamente i fermenti artistici con gli spiriti più originali della sua epoca, seguendo, poi, un percorso individuale con esiti assolutamente unici e peculiari.

Fra le amicizie si ricorda il legame con Jean Cocteau, con il quale intrattiene scambi epistolari, e con Jacques Prévert, che dedica una poesia ad una sua opera pittorica; conosce anche Pablo Picasso, da cui è stimolato a lavorare con la ceramica.

Con le parole del celebre amico Cocteau, come nelle proprie opere un artista esprime sempre se stesso, in una sorta di involontario autoportraitisme, così nella produzione del pittore nato in terra ligure, il poeta francese ravvedeva la figura massiccia di Cardinali, sa figure montagnarde de tailleur de pierre (la sua figura montanara di ‘tagliatore di pietra’).

Artisticamente Franco Cardinali procede, quindi, in un percorso che va dal figurativo, interpretato con toni e linee forti, ad un astratto materico ispirato al mondo naturale, composto da ambienti, animali ed elementi simbolici della realtà e della sua fantasia. L’arte di Franco Cardinali è permeata di questa “inquietudine necessaria”, come rivela il titolo della mostra: nelle sue opere si legge infatti un’insoddisfazione personale e artistica che si evince nel tratteggio profondo, nei paesaggi inquieti - come in Fragments de cathédral (1983) - e nell’increspamento delle superfici, come in Chant d’amour sur la falaise (1985), per esprimere il suo bisogno di assoluta e libera autodeterminazione - afferma Resch - in qualunque tempo e rispetto a qualsiasi contesto; una libertà percepita come necessità furiosa di seguire l’ispirazione del momento, perché l’arte secondo Cardinali, per essere autentica e personale, non è altro che confronto interiore con i propri fantasmi.

L’arte per Franco Cardinali è una riflessione costante, un’evoluzione permanente, un’introspezione continua, un lavoro senza fine per perfezionare la propria tecnica pittorica e il proprio messaggio. Impasta colori tradizionali ad olio con materiali terrosi e argillosi per creare superfici spesse, composite, vissute, che rivelano anche un contatto con la natura intenso e profondo. Da qui nascono lavori su tela quali il Fossile lunaire (1967) ad olio con sabbia e caseina, o prima ancora l’olio Crustacés (1962), fino ad Ancienne écriture (1982) ad olio e sabbia, che ritraggono bestiari curiosi e inquietanti come fossero fossili impressi sulla trama. La materia pittorica scava oltre la dimensione esterna, va al di là della tela, e ci restituisce il mondo esplorato da Cardinali, in quel sottile ed effimero equilibrio tra arte e vita.

L’esposizione, organizzata dall’Associazione Culturale Franco Cardinali, in collaborazione con la Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, mette in luce la poetica di un artista le cui opere appartengono ad importanti istituzioni pubbliche e collezioni private in Italia, Europa e negli Stati Uniti, in prevalenza a New York e Los Angeles.

La rassegna gode del patrocinio del Comune di Milano, del Comune di Chiusi della Verna, del Comune di Città di Castello, del Club per l’UNESCO di Aquileia e dell’Unione Artigiani della Provincia di Milano e della Provincia di Monza e Brianza.

L’esposizione è arricchita da un esaustivo catalogo bilingue, italiano e inglese, edito da Scalpendi Editore, che presenta non solo tutte le opere in mostra, ma anche una ricca selezione della produzione dell’artista, con testo critico di Raffaella Resch ed una testimonianza dell’amico Benito Boschetto.

Franco Cardinali (1926-1985) è nato a Rapallo nel 1926 e si è trasferito a Parigi nel 1950. Nel ’53 esordisce a Milano con una personale alla Galleria San Babila e due anni più tardi espone con gli artisti della Cité Vercingetorix, sotto il patrocinio di Jean Cocteau, con il quale instaura una solida amicizia, ed incontra Jacques Prévert: entrambi lo promuoveranno presso gli ambienti artistici parigini e della Costa Azzurra. Cardinali partecipa, quindi, nelle estati del 1955 e del 1956 all’esuberante attività artistica di Vallauris ed espone alla Galleria Charpentier nel gruppo École de Paris, con opere selezionate da Raymond Nacenta. Conosce poi il grande Pablo Picasso. Si divide tra Vallauris e Parigi fino al 1968, quando un profondo bisogno di solitudine lo conduce a ritirarsi in Toscana in un villaggio di montagna, La Rocca della Verna, dove costruisce la sua casa e il suo atelier, e prosegue per dodici anni le sue ricerche. Nel novembre del 1980, ancora lacerato dall’insoddisfazione, parte alla volta di un viaggio in Costa Azzurra per ritrovare l’amico Jean Haechler, il quale diventerà suo mentore e mecenate. Si stabilisce quindi a Saint Paul de Vence nel 1982 e a dicembre tiene una personale a Nizza, seguita nel febbraio del 1983 da Ginevra, in marzo da Parigi e in aprile da Sion, in Svizzera. La sua ultima esposizione lo vede a giugno con una personale a Saint Paul de Vence. Si suicida il 12 aprile 1985, a soli 59 anni.

Main Sponsor della mostra è Aboca.

Info: Franco Cardinali. Inquietudine necessaria, a cura di Raffaella Resch - Palazzo Giureconsulti, Piazza Mercanti 2, Milano - dall’11 gennaio al 14 febbraio 2019, tutti i giorni, dalle 10 alle 18.30, ingresso libero - te. +390285155920 - infogiureconsulti@mi.camcom.it - www.palazzogiureconsulti.it