FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 4, 2 marzo 2009

Turismo d’autore, In Europa

Fioriscono le camelie in Ticino
520 diverse varietà

Locarno ha una lunga tradizione di passione per la camelia, fiore simbolo di costanza in amore, di grazia e di bellezza. Se è bianca significa stima e ammirazione; se rossa, amore e speranza. I primi esemplari di questa meravigliosa pianta orientale vennero messi a dimora ben oltre 100 anni fa in giardini privati e pubblici della bella città del Canton Ticino. Il miglior periodo per una visita è fra marzo ed aprile, quando fioriscono gran parte delle camelie presenti.

Dal 25 al 29 marzo si tiene “Locarno Camelie”, presso il Parco delle Camelie, un parco che non ha uguali a livello internazionale. Su 5.000 m2 il visitatore vi scoprirà 520 diverse varietà di Camellia japonica, reticulata e sasanqua nonché Higo e varietà ibride, messe a dimora in 18 aiuole di diverse forme e dimensioni. Il parco è abbellito da uno stagno con giochi d’acqua e da panchine che invitano a una sosta.

Non mancate di visitare anche tra il 30 marzo e il 30 giugno la mostra internazionale di camelie e magnolie al Parco botanico del Gambarogno, a Vairano - S. Nazzaro, e il parco botanico del Canton Ticino sulle Isole di Brissago, di fronte a Locarno.

Locarno Camelie, dal 25 al 29 marzo 2009 - Una mostra scientifica al Parco delle Camelie di Locarno, con oltre 300 varietà di camelie splendidamente esposte da giardinieri esperti, per mettere in luce una pianta che rappresenta una vera ricchezza del patrimonio botanico presente nei giardini privati e pubblici del Locarnese. Nel corso della rassegna si tengono il mercato delle camelie e suggestive cerimonie d´Ikebana e del te che portano in un mondo di sogni primaverili. Il programma prevede pure appuntamenti collaterali, momenti culturali, un mercato di fiori e libri. Nell’ambito della rassegna floreale si terranno anche concerti con strumenti quali il clavicembalo, il violino, il flauto, il cornetto, la viola da gamba e la voce umana. Gli artisti si incontreranno nel giardino barocco seguendo il filo-armonico che lega natura e musica.

Il Parco delle Camelie di Locarno è un piccolo gioiello immerso nel verde, fra pioppi, roveri e pregiate piante ad alto fusto. Realizzato e curato dai giardinieri della Città di Locarno, è un omaggio alla camelia, fiore simbolo della precoce e spettacolare primavera locarnese. Sorge nell’oasi verde tra la Lanca degli Stornazzi e il Bagno pubblico e si trova in una zona lacustre non solo suggestiva dal profilo naturalistico, ma anche ideale per la crescita delle camelie: l’umidità presente è ottimale; le temperature non sono mai troppo rigide d’inverno grazie alla vicinanza del lago e mai troppo elevate d’estate grazie anche all’ombra delle piante ad alto fusto esistenti. Aperto giornalmente dalle 9.00 alle 17.00. Il miglior periodo per una vista è fra marzo ed aprile, quando fioriscono gran parte delle camelie presenti.

Il Parco botanico del Gambarogno si trova tra Piazzogna e Vairano - nella Riviera del Gambarogno - sul dosso di una collina che sembra tuffarsi nel lago, la perizia del vivaista Otto Eisenhut ha creato, su una superficie complessiva di oltre 17.000 metri quadrati, un parco che contiene una miriade di piante: circa 950 qualità diverse di camelie e quasi altrettante di magnolie, per non contare le azalee, le peonie e i rododendri, attorniate da pini, ginepri, edere e abeti esotici o rari in Europa. Dall´inizio del 2000 il parco è gestito dalla fondazione "Parco botanico del Gambarogno" che vuole assicurare la continuità di questa preziosa offerta paesaggistica, botanica e culturale. La visita, per chi non vuole soffermarsi da specialista, dura un´ ora abbondante. L’esposizione internazionale di camelie e magnolie si può visitare dal 25 marzo, presso il parco botanico del Gambarogno a Vairano-Gambarogno.

Le Isole di Brissago, parco botanico del Canton Ticino, sono le uniche isole che si trovano in territorio svizzero a meridione delle Alpi: l’Isola Grande (o di San Pancrazio), parco botanico, e l’Isola Piccola (o di Sant’Apollinaire) con vegetazione autoctona, quest’ultima non aperta al pubblico. Il parco botanico offre impressioni di paesi esotici subtropicali con ambientazioni diverse a seconda dei continenti. La visita delle Isole permette al visitatore di passare molto rapidamente da ambienti tipici del continente australe a quello asiatico o africano senza tralasciare il settore riservato alla vegetazione mediterranea. Il parco botanico comprende anche piante coltivate e piante spontanee tipiche della Regione Insubrica. L’intero parco copre una superficie di 25.000m2 e ospita oltre 1.600 specie vegetali, spesso uniche in Svizzera e in Ticino.

Nel 1885 la baronessa russa Antonietta Saint Léger le acquista e le trasforma in dimora, dove convengono illustri personaggi: scrittori, musicisti e pittori. L’Isola Grande diventa giardino esotico e la baronessa introduce specie vegetali fino ad allora sconosciute alle nostre latitudini (per esempio la palma del Giappone - Trachycarpus fortunei - ora diffusa ovunque nel Ticino centro-meridionale). Nel 1927 vende ad un ricco commerciante amburghese le due isole dopo aver perso tutti i suoi averi. Max Emden costruisce l’attuale imponente palazzo, la darsena e il “bagno romano” conducendovi vita sfarzosa. Il parco botanico viene sostanzialmente rispettato ed ampliato; nel loro indisturbato sviluppo le piante formano gruppi, sfondi e prospettive incantevoli. Nel 1949 le Isole sono acquistate da una Fondazione pubblica e l’Isola Grande diventa “Parco Botanico del Cantone Ticino”. Da allora 4 milioni di visitatori hanno apprezzato le bellezze di quest’isola.

Ulteriori informazioni: www.ticino.ch.