FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 9, 19 novembre 2016

Food and beverage, Tendenze

Goji Italiano, la filiera multiregionale delle Bacche di Goji bio e made in Italy
I prodotti al Goji possono essere utilizzati a colazione, a pranzo e a cena, come contorno durante ogni pasto o come snack

Domenica 6 novembre, a Milano, nel corso della XI edizione di GOLOSARIA, organizzata da Paolo Massobrio e Marco Gatti e svoltasi al Mi.Co.-Milano Congressi, l’executive Chef Enzo Cannatà e la presentatrice televisiva Anna Aloi hanno condotto lo cooking show “La civiltà del benessere: il Goji e la felicità” con il quale hanno presentato le ricette di Goji Italiano, le Bacche di Goji bio e made in Italy.

I primi accenni a questa pianta risalgono all’incirca al 2600 a.C. quando l’imperatore Shen Nung classificò la pianta del Lycium come uno dei tre fitoterapici più importanti insieme a tè verde e ginseng. La denominazione Lycium proviene, secondo alcuni, dalla regione della Licia, nella Turchia meridionale, a testimonianza della probabile origine mediterranea della pianta, utilizzata nella farmacopea tradizionale e monastica. Nell’antica Roma, sempre nel I secolo, hanno scritto del Lycium e delle sue proprietà benefiche e antinfiammatorie Galeno di Pergamo, Aulo Cornelio Celso (nel suo trattato “De Medicina”) e Plinio il Vecchio (“Naturalis historia”), che, a volte, lo assimila ad altre piante officinali e a volte a loro estratti, o succhi, identificati e descritti anche come componente di colliri. Il successo del Goji - detto bacca “della felicità”, “della longevità”, “della salute” o “diamante rosso” - è dovuto alle sue numerose e grandi proprietà nutraceutiche: antiossidanti, polifenoli, vitamine, oligoelementi, acido ellagico, polisaccaridi specifici (i quattro PSLB - Polisaccaridi del L. Barbarum utilizzabili dai diabetici) rendono il Goji un vero e proprio super fruit ed un apprezzatissimo functional food.

Studi clinici e ricerche accademiche hanno dimostrato che il Goji fa bene alla vista, alla respirazione, alla digestione, alla riproduzione, all’epidermide e alla massa muscolare. Inoltre, regola la circolazione arteriosa, riduce il colesterolo cattivo, ha effetto antinfiammatorio, energizzante, anticoagulante e vasodilatatore, spezza l’appetito, migliora la concentrazione e le difese immunitarie. posseggono Le caratteristiche salutistiche si ritrovano non solo nelle bacche, ma anche nelle foglie, nei germogli, nei fiori, nei rami, nella corteccia e nelle radici.

Nello stand di Goji Italiano a GOLOSARIA è stato possibile scoprire e degustare le varie produzioni dagli smoothies ai frullati di Goji fresco, come l’esclusivo Gojito, infuso alcolico alle bacche di Goji Italiano, e le conserve e le confetture nutraceutiche di Goji Italiano. Erano esposte, ad esempio, la Confettura extra di Bacche fresche e bio di Goji Italiano, quella di Bacche fresche e bio di Goji Italiano e Zucca gialla bio, la Confettura extra di Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP e Bacche fresche e bio di Goji Italiano, l’Intrigo Rosso, filetti sott’olio di Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP e Bacche fresche e bio di Goji Italiano e la Marmellata extra di bergamotto bio con Bacche fresche e bio di Goji Italiano. Prodotti tutti certificati BIO, VEGAN OK e MUN-Marchio Unico Nazionale e con un contenuto di antiossidanti totali - antiossidanti liberi, cioè immediatamente biodisponibili, ed antiossidanti legati, ovvero liberabili dalla flora intestinale - in grado di soddisfare la necessità delle 3.000-5.000 unità ORAC (μmolTE/ 100g) da assumere giornalmente nell’organismo.

Il valore nutraceutico delle bacche di Goji Italiano e delle sue conserve e confetture - ha affermato Rosario Previtera, presidente della Rete di Imprese “LYKION” - è costantemente confermato dalle ricerche scientifiche: se ottenute da una filiera certificata bio e attentamente controllata, come nel caso del Goji Italiano, le bacche di Goji costituiscono l’apporto alimentare più importante al mondo soprattutto dal punto di vista della capacità antiossidante contro i radicali liberi.

La Rete di Imprese “LYKION”, promossa e presieduta da Rosario Previtera, agronomo, docente e libero professionista, riunisce, attualmente, più di 30 aziende agricole e non di varie regioni del Sud Italia - oggi Calabria, Basilicata, Sicilia e, presto, Sardegna, Puglia e Lazio - che, nell’impianto diffuso di Goji biologico (Lycium barbarum) più vasto d’Europa (15 ettari), coltivano le Bacche di Goji bio e made in Italy.

La filiera è agricentrica: nella costruzione del prezzo finale del prodotto, infatti, il margine di guadagno maggiore spetta all’agricoltore. Alle aziende agricole che aderiscono alla Rete sono garantiti fino a 20 euro/kg, la formazione professionale, una assistenza tecnica completa, dall’impianto alla coltivazione fino alla commercializzazione di Goji Italiano, ed anche convenzioni con primari istituti bancari nazionali che offrono mutui agrari a tasso agevolato (da 0,6% al 3,50% di interesse).

Gli investimenti per un ettaro di Goji completo ammontano mediamente a 30-35 mila euro. Considerando una produttività di bacche fresche di ca. 2 t/ha al primo anno, 5 t/ha al secondo, fino a 10 t/ha dal terzo anno in poi, l’agricoltore si ripaga dell’investimento già tra il primo e il secondo anno. Mettendola a dimora entro giugno/luglio, in soli tre mesi la pianta supera i 2,5 m di altezza e produce anche le prime bacche fino a novembre. La fioritura in clima caldo mediterraneo comincia ad aprile e si consolida a maggio. La raccolta, da giugno a novembre, avviene ogni due giorni circa dagli stessi rami produttivi. La raccolta della bacca con tutto il picciolo e la selezione avvengono in campo così come il confezionamento. Pesatura e controllo di qualità del prodotto fresco, invece, sono effettuati presso punti di stoccaggio e selezione opportunamente individuati.

Un’altra caratteristica della bacca di Goji è il suo sapore, che cambia a seconda del suo utilizzo. Quando è fresca, infatti, la bacca inizia con un sentore di ciliegia e mora, continua con sentori di mango e papaya e finisce con un leggero mandorlato-amarostico Quando è essiccata, invece, ricorda il dattero, l’uva passa, i pinoli e la liquirizia. Quando è consumata con il picciolo, edibile e ricco di preziosi antiossidanti, si avverte un originale e delicato senso di piccante sul finale. Nel gelato a base acqua e nella granita, poi, la bacca fresca ha un sentore iniziale di frutta esotica per finire con la mora e la ciliegia. La confettura di bacche di goji e zucca gialla, infine, ricorda mela cotogna, ciliegia, agrume e mandorla.

La shelf-life del prodotto in vaschetta da 90-100 gr a 4-6°C va da 7 a 9/11 giorni.

Info: info@gojiitaliano.com - www.gojiitaliano.com

Giovanni Scotti