FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 8, 17 ottobre 2016

Turismo d’autore, In Italia

Brescia: alcune idee per la visita della città e dei dintorni
Alla scoperta della cultura, della storia e della enogastronomia in una terra ricca di siti Unesco

Sabato 17 settembre Brescia ha ospitato la quinta edizione di “La Festa dell’Opera”, uno degli eventi più innovativi e coinvolgenti realizzati nell’ambito operistico dalla Fondazione del Teatro Grande di Brescia.

Alla realizzazione dell'evento hanno collaborato Bresciatourism e l’Assessorato al Turismo del Comune di Brescia. La manifestazione ha avuto il sostegno dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Lombardia e di Explora.

Sabato 17 e domenica 18 settembre, si è svolto, per il settimo anno, anche il “Festival in cantina”, che, percorrendo la “Strada del Franciacorta” con i suoi castelli, monasteri uniti a moltissimi eventi, verticali e degustazioni a tema, organizzati dalle cantine, ha permesso di conoscere il territorio della Franciacorta, compresa fra Brescia ed il Lago di Iseo, dove, dal 1961 viene prodotto un vino spumante di grande qualità e successo: il Franciacorta Docg, la cui peculiarità è data non solo dalle caratteristiche geologiche delle colline moreniche su cui crescono i vigneti, ma anche dalla maturazione anticipata delle uve, favorita dal clima più mite.

Nel corso della “Festa dell’Opera”, che ha celebrato, dall’alba alla mezzanotte, l’Europa, centinaia di artisti, con concerti, recital e flash mob, si sono esibiti in più di 50 luoghi della città: strade, piazze, teatri, ristoranti, cortili, musei, fabbriche, mercati, case.

La “Festa dell’Opera”, organizzata dalla Fondazione del Teatro Grande e che ha registrato anche quest’anno un grandissimo successo, è stata così l’occasione non solo di ascoltare dell’ottima musica, ma anche di visitare la città, seguendo i vari eventi.

Ho citato solo due dei tanti eventi di continuo organizzati a Brescia - soprannominata la "Leonessa d’Italia" per aver resistito ben dieci giorni, dal 23 marzo al 1° aprile del 1849, all’esercito austriaco durante il Risorgimento: La città ruota intorno a Piazza della Loggia, Piazza della Vittoria, Piazza del Mercato e Piazza Paolo VI. La città, a dimensione d’uomo, può essere tranquillamente visitata a piedi, arrivando, ad esempio, con il treno nella stazione ferroviaria, realizzata nel 1852-1854 e, successivamente, ampliata a più riprese.

Non illustro oggi i possibili percorsi che permettono di visitare la città, partendo dal Piazzale della Repubblica - in cui si può ammirare la grande fontana circolare con corona di zampilli, circondata da Palazzo Togni, costruito nel 1931 da Egidio Dabbeni, dal palazzo edificato nel 1928/1929 per i sindacati fascisti da Ottorino Gorgonio e Gherardo Malaguti ed ora sede di Uffici Comunali e, sul lato sud, da Palazzo Folonari costruito negli anni cinquanta - fino ad arrivare alle piazze centrali, in quanto in qualsiasi guida si possono trovare ottimi ed esaustivi: mi limito a dare delle suggestioni.

Piazza della Vittoria, che è un vero e proprio esempio di urbanistica della prima metà del XX secolo: fu costruita, su progetto di Marcello Piacentini tra il 1927 e il 1932, per celebrare il successo nella prima guerra mondiale demolendo, tra le polemiche, un quartiere medievale. Nella piazza si trovano il torrione dell’Istituto Nazionale Assicurazioni (INA) che, con oltre 57 metri di altezza, fu il primo grattacielo italiano, ed il Palazzo delle Poste, con il rivestimento bicolore bianco e ocra.

La rettangolare Piazza della Loggia, realizzata, a partire dalla fine del XV secolo in stile veneziano, per volontà della Serenissima quando Brescia entrò a far parte dei suoi territori: è un vero e proprio gioiello rinascimentale lombardo-veneto. Nella piazza, dominata dal Palazzo della Loggia, oggi Municipio, dal Monte di Pietà, dalla Torre dell'Orologio (ancora funzionante con il suo meccanismo orario, che segna il tempo, le fasi lunari e le costellazioni) e dai Portici, la via di passeggio più frequentata dei bresciani, si possono ammirare anche due monumenti: nella parte nord della piazza c’è la “Bella Italia”, il monumento che commemora i martiri delle Dieci Giornate, di Giovanni Battista Lombardi (1864), e, nel lato est, invece, il cippo disegnato da Carlo Scarpa che ricorda le vittime dell’attentato terroristico del 28 maggio 1974.

La Piazza del Duomo è ora intitolata Piazza Paolo VI, in onore del pontefice bresciano Giovanni Battista Montini (1897-1978). In questa piazza, cuore del centro storico e fulcro della vita religiosa, si trovano la Rotonda o Duomo Vecchio, il Duomo Nuovo e, nella parte settentrionale della piazza, la fontana con una copia della statua neoclassica della Minerva, detta “Brescia armata” (l’originale di Antonio Callegari - 1722 - è conservato nei Civici Musei). Il Duomo Vecchio, detto anche la Rotonda per la sua forma circolare, fu costruito nel secolo XI da una corporazione di muratori specializzati. Ad oggi è il maggior tempio circolare di stile romanico tuttora esistente. Il Duomo Nuovo, o cattedrale estiva di Santa Maria Assunta, è stato progettato dall’architetto Giovanbattista Lantana e costruito sopra i resti dell’antica basilica di San Pietro de Dom, a partire dal 1604. I lavori terminarono nel 1825 con il completamento della cupola, alta 80 metri.

Naturalmente, sempre nel centro di Brescia, non si può non visitare il Teatro Grande, costruito nel 1810, su progetto di Luigi Canonica, in onore di Napoleone Bonaparte. L’originaria denominazione era Teatro “Il Grande”, successivamente modificata perché Napoleone non è venuto alla sua inaugurazione. La sala fu decorata nel 1862 da Girolamo Magnani. Pregevole il soffitto del Ridotto, esempio riuscito dello sfarzo architettonico settecentesco e inaugurato nel 1772: è dotato di una finta balaustra che dà su un cielo animato da figure di divinità olimpiche.

Lasciato il centro storico si arriva, in pochi passi, all’area archeologica romana, la più estesa e meglio conservata dell’Italia del nord, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco ed aperta al pubblico lo scorso anno con resti degli edifici pubblici, civili e religiosi dell'epoca romana. Vi si ammirano il Santuario tardo repubblicano del I secolo a.C., con affreschi dai colori accesi ed in un ottimo stato di conservazione, il Capitolium, tempio dedicato a Giove, Giunone e Minerva, costruito nel 73 dall’imperatore Vespasiano, il teatro romano, risalente all’età augustea, di cui oggi sono visibili alcune gradinate (era il terzo più grande dell’Italia del nord, dopo quelli di Verona e di Pola), le abitazioni private e i primi luoghi di culto cristiani.

In questa zona c’è anche il monastero di Santa Giulia, sito Unesco dal 2011, con la basilica di San Salvatore, a tre navate e con elementi bizantini, l'oratorio romanico di Santa Maria in Solario, il famoso Coro delle Monache, con stupendi affreschi e le Domus romane, scoperte negli orti del monastero e abitate tra il I e il IV secolo, con pavimentazione ben conservata e degna di particolare attenzione. Tra i vari pezzi del museo è doveroso segnalare la Croce di Desiderio, che potrebbe risalire al IX secolo e fu decorata con più di duecento pietre preziose, e la statua della Vittoria alata, che dovrebbe risale al I secolo.

Brescia e la sua provincia sono note non solo per il Franciacorta, ma anche per tanti prodotti gastronomici come il salame morenico di Pozzolengo, la Coppa della Bassa Bresciana, il formaggio di capra della Valcamonica o il Bagòss, formaggio di latte vaccino e zafferano, tipico di Bagolino. Altrettanto famose sono anche tante ricette locali come, ad esempio, il Risotto al Franciacorta, i Malfatti agli spinaci, le Tagliatelle ai porcini, i Casoncelli ripieni di carne, la Tagliata, lo Stracotto d'asino, il Manzo all'olio di Rovato (nella zona della Franciacorta), l’Insalata di pesci del Lago d'Iseo, le Farfalle a ragout o, fra i dolci, il Bossolà, ben lievitato e a forma di ciambella, fatto con uova e farine pregiate.

I prodotti del territorio e le ricette con loro realizzate possono essere accompagnati non solo dai Franciacorta DOCG prodotti dalle varie cantine del territorio (come, ad esempio, Berlucchi, Ca’ del Bosco, Contadi Castaldi e Bellavista), ma anche dai vini di Groppello del Garda (Cantina Le chiusure), Garda Classico (Cantina Avanzi), Capriano del Colle DOP, Riserva degli Angeli (Cantina Lazzari) o il Curtefranca DOC (Cantina Ferghettina).

A chi è interessato ad approfondire la cucina di questo territorio consiglio la lettura della guida bilingue, in italiano ed in inglese, “Iseo Franciacorta, luoghi e ricette”, pubblicata dalla “Compagnia della Stampa”: l’autore, Massimo Ghidelli, propone, in poco più di centocinquanta pagine, questa bella zona d'Italia e tante raffinate ricette, presentate in modo pratico ed accattivante. La lettura è piacevole: induce a recarsi nel bresciano e visitarlo, sperimentando e condividendo cose piacevoli.

Non tutti sanno che la provincia di Brescia insieme a quelle di Cremona, Bergamo e Mantova, fa parte della “Lombardia Orientale Regione Europea della Gastronomia” (ERG): titolo ottenuto lo scorso 3 luglio scorso a Barcellona con il parere positivo di una giuria internazionale formata da un pool di esperti indipendenti, selezionati dai membri dell’Istituto internazionale per la Gastronomia, Cultura, Arte e Turismo (IGCAT), che coordina e gestisce la piattaforma e la competizione. Il prestigioso riconoscimento è frutto della partnership tra Regione Lombardia, i Comuni di Brescia, Bergamo, Cremona, Mantova, le Camere di Commercio di Bergamo e Cremona e l’Università di Bergamo come coordinatore scientifico di progetto e sarà un valido strumento per promuovere i territori delle 4 province, promuovendoli tutte e 4 insieme. Il titolo internazionale si traduce, così, in uno stimolo per il turismo delle 4 province, che devono mettere in relazione cibo, ospitalità, cultura e sostenibilità dei territori.

In quest’ambito, ad esempio, si ascrive l’impegno dei pasticceri di Confartigianato delle 4 province che fanno parte del progetto a partecipare - nel corso della Festa del Torrone di Cremona - ad una giocosa disfida per creare un nuovo dolce che abbia come ingredienti elementi di tutti i quattro territori e che tale leccornia diventerà, poi, il dolce rappresentativo della tradizione dell’est Lombardia.

Dove dormire: Hotel Orologio - Via Cesare Beccaria 17, Brescia - www.albergoorologio.it

Dove mangiare: Osteria al Bianchi - attiva dal 1881, posto tipico anche per un "bianchino" o un aperitivo, con il Bertagnì (merluzzo fritto) - via Gasparo da Salò 32, nel centro storico di Brescia - tel 030292328 - info@osteriaalbianchi.it - www.osteriaalbianchi.it; Al Fontanone - Via dei Musei, 47, Brescia - tel 03040554; Ristorante Dispensa Pani e Vini - enoteca, osteria e ristorante in Franciacorta - Via Principe Umberto 23, Torbiato, Adro - tel 030745/0757 - www.dispensafranciacorta.com

Info, itinerari: Bresciatourism - Società senza scopo di lucro che promuove il turismo nella città e nella provincia di Brescia e diffonde la conoscenza del territorio bresciano e delle sue caratteristiche ambientali, culturali e turistiche - www.bresciatourism.it.

Giovanni Scotti