FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 5, 7 giugno 2016

Turismo d’autore, In Italia

Favignana: l’Isola più ciclabile del Mediterraneo
Con 20 km di piste per le due ruote, si aggiudica il record quale isola più amata dai ciclo-turisti provenienti da ogni angolo del mondo

Il turismo ambientale, si sa, è un evergreen e in questi ultimi anni ha potuto contare su un vero e proprio boom, specie per i mercati esteri, che trovano nelle località del Mediterraneo un paradiso per le vacanze “attive”: arrampicata, trekking, vela e, ovviamente, le due ruote.

Favignana, “la grande farfalla sul mare”, come venne definita dal pittore Salvatore Fiume negli anni ’70, è il capoluogo e l’isola maggiore dell’arcipelago siciliano delle Egadi. Qui, la bicicletta è la prima abitante dell'isola, e Favignana è florida, oltre che di scorci naturali mozzafiato e celebri spiagge, anche di piccole officine che noleggiano bici di ogni tipo, con oltre 6.500 bike a disposizione dei turisti.

La bicicletta è certamente il mezzo migliore per visitare l'isola, scoprire le sue stupende calette (come Cala Rossa e Cala Azzurra, per nominare quelle più famose e magnetiche), le sue cave di tufo (come quelle tra la zona del Bue Marino e Cala Rossa) di cui è ricchissima e la parte scogliera più impervia e spettacolare dei Faraglioni.

Anche se la prima spiaggia si incontra subito nei pressi del centro abitato (Lido Burrone), è solo il preludio di tante altre, alcune nemmeno segnalate. Favignana è piccola, con un perimetro di appena 33 km, ma occorrono più giornate per andare alla ricerca del proprio angolo di paradiso: è consigliabile, infatti, dedicare due giornate per ogni metà dell'isola.

Questo crocevia mediterraneo, piccolo approdo siciliano dal mare cristallino e dal sapore di sud, è l’isola perfetta per scoprire la passione per il cicloturismo.

Fare cicloturismo a Favignana è una scelta di tipo olistico, in grado di offrire una visione davvero particolare dell'isola, grazie a quell’autonomia di movimento che permette di scoprire spiagge e cale nascoste. Perle dalla bellezza unica, che si raggiungono attraverso dolci curve su asfalto e qualche divertente sterrato, in un percorso quasi tutto pianeggiante, se non per una piccola pendenza nei pressi del più alto (e unico) monte dell’isola, Santa Caterina, un colosso di 300mt adagiato sul piano isolano.

Il percorso in bicicletta si snoda tutto lungo la costa, che è ondulata proprio come le ali di una farfalla.

Il tour dell’isola in bici è alla portata di tutti e può essere personalizzato seguendo tempi e necessità di ciascun cicloturista: ecco un percorso indicativo che potrà fare da guida nella scoperta dell'isola più ciclabile del Mediterraneo.

A 10 minuti appena dalla piazzetta principale di Favignana, si passa in via Badia. La via prosegue verso il mare fino ad un bivio, dove si può scegliere se andare verso l’ala destra, quella dei Faraglioni, o l’ala sinistra, quella delle spiagge più note.

L’ala sinistra permette di incontrare nell’ordine: Lido Burrone, spiaggia sabbiosa molto frequentata e con alcune attrezzature, un bar e qualche ombrellone; non è la spiaggia da isola deserta, ma ci sono piccole calette e un ponticello dove fare il bagno e qualche tuffo: l’acqua è cristallina - Cala Azzurra, una piccola spiaggia con scogliera, si possono lasciare le bici davanti a un baretto e si scende per 50 mt in una piccolissima insenatura dove l’acqua è davvero azzurra, e dove non è facile trovare posto perché la sabbia è un fazzoletto e tutto intorno sono scogli e vegetazione un po’ brulla, ma il tentativo, specie in “bassa stagione”, sarà ripagato da un tuffo davvero speciale - Cala Rossa, scogliera davvero romantica, non certo comoda per il bagno (si accede al mare dagli scogli) ma da provare, è molto battuta dal vento per cui è consigliabile visitarla di mattina, prima che si alzi e diventi più difficile tuffarsi; tutto intorno si può esplorare la scogliera lasciando la bici e passeggiando a piedi, scovando angolini solitari dove fermarsi a leggere un libro sulla roccia o prendere il sole, fino alla punta della litoranea, ricca di cave di tufo - Bue Marino e Scalo Cavallo sono scogliere dove non è possibile tuffarsi.

L’ala destra accoglie il visitatore da un lato con casette e abitazioni, campi e paesaggi dell’isola fatti di raro verde, e dall’altro con bellissime calette che si susseguono una dopo l’altra: la strada porta a Punta Longa. Proseguendo si incontra un bivio: da un lato la galleria che attraversa il monte di Santa Cristina, dall’altro un sentiero panoramico.

La strada conduce naturalmente a Cala Rotonda dove si può fruire di strutture turistiche attrezzate. Si prosegue per Cala Grande e si arriva a Punta Longa con la sua scogliera e il faro, un paesaggio da cartolina in lontananza. Si prosegue così lungo il percorso verso i Faraglioni, con la strada che si fa sentiero e diventa roccia, via via più sconnessa.

Dai faraglioni si prosegue e si può tornare verso il paese a bordo della propria mountain bike.

Un tour rigorosamente lento porterà alla ri-scoperta di un'isola, che, ad ogni pedalata, è in grado di regalare scorci sempre nuovi, arricchiti dagli inconfondibili profumi della macchia mediterranea e dal vento salino che trasporta emozioni uniche.

Info: www.distrettosiciliaoccidentale.it - www.facebook.com/DistrettoTuristicoSiciliaOccidentale