FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 3, 23 febbraio 2015

Moda e tendenze, Tendenze

Chantecler: un libro per raccontare la favola
E’ Capri con la sua solarità e il suoi panorami lo sfondo della favola Chantecler

Una favola di successo che ha attraversato gli anni, conquistando grandi nomi dello spettacolo e della mondanità.

Presidenti, dive e first lady, grandi eventi storici: è una storia affascinante quella del marchio di gioielleria Chantecler, raccontata dal libro edito da Rizzoli "Capri Jewels, The Love and Creation of Beauty".

Occasione della presentazione a Milano la nuova collezione della maison, Anima, che celebra i valori del brand attraverso i suoi simboli come La Campanella, il Gallo e il Cornetto.

Il volume appena uscito in libreria è il racconto di una storia cominciata nel 1947 quando Pietro Capuano, fondatore del marchio ed erede di una stirpe di gioiellieri napoletani, aprì una gioielleria a Capri insieme al suo socio Salvatore Aprea.

Capuano, uomo di talento artistico e bon vivant, abitava dal 1935 nella Maisonette Chantecler di Sopramonte, così chiamata per un regalo ricevuto durante l'inaugurazione: un gallo in ceramica ispirato alla favola di Edmond Rostand che diventò il suo soprannome e il logo del marchio.

La storia di Chantecler da allora si identifica con le bellezze di Capri, mentre le collezioni si sviluppano dedicate a celebrare la bellezza, il mare, i fiori, i colori, i profumi capresi.

Dominata da quell'atmosfera particolare che ha intrigato le grandi dive di ieri e di oggi: Grace Kelly, Linda Darnell, Ingrid Bergman e Jacqueline Kennedy, che lasciò un messaggio in boutique: "Thank you for your artistic taste, my fabulous Chantecler".

Il libro celebra la creatività e lo stile Chantecler, la scelta del colore e delle pietre preziose: smeraldi, rubini, zaffiri sempre uniti a un approccio giocoso e ironico; i tesori del mare: i coralli bianchi, rosa, rossi, le perle, la madreperla, gli smalti, fino ai simboli della Maison, a partire dalla campanella, legata a San Michele che corse in aiuto di un pastorello, e a quel dono che, nel 1945, Capuano fece realizzare, da parte di tutti i capresi, per Franklin Delano Roosevelt, Presidente degli Stati Uniti, e agli aviatori americani che giunsero sull'isola per liberare l'Italia.

Il libro, in doppia lingua, italiano e inglese, realizzato con la collaborazione di Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello al Politecnico di Milano e di Enrico Mannucci, giornalista del Corriere della Sera, sviluppa il suo racconto tra foto, bozzetti e immagini d'epoca.

F.D.S.