Si può stare fisicamente bene, avere tutti i valori nella norma, essere in perfetta forma fisica eppure non sentirsi bene. Perché si è sotto pressione o si è insoddisfatti della propria vita relazionale. Il benessere, infatti, non è legato solo allo stato di salute, ma è anche una condizione soggettiva che riguarda una serie di fattori. Lo conferma anche l’Organizzazione Mondiale della sanità che, nelle sue linee guida, divide il benessere oggettivo da quello soggettivo, più legato alle esperienze di vita di ciascuno di noi.
I dati del Rapporto del Benessere Equo e Sostenibile (CNEL/Istat), il primo che misura il benessere soggettivo come indicatore sociale vero e proprio, sono allarmanti. Gli italiani che indicano alti livelli di soddisfazione per la propria vita in un anno sono diminuiti di quasi 10 punti percentuali: nel 2011 quasi la metà delle persone (45,8%) giudicava la propria condizione "molto soddisfacente", mentre nel 2012 c’è stato un calo drastico, tanto che è molto soddisfatta della propria vita solo una persona su tre (35,2%). Questo calo di soddisfazione è, almeno in parte, dovuto alla generale situazione di crisi attuale e alle prospettive non rosee per il futuro. Un contesto che porta a contenere i consumi, compresi quelli per la cura di sé, e ad essere fonte di stress, che è uno dei primi nemici giurati del benessere stesso.
Per continuare a difendere e perseguire lo star bene anche in una congiuntura complicata il Gruppo San Pellegrino, coaudiuvato da un board scientifico dell’Osservatorio San Pellegrino, ha dato il via al progetto “Benessere Soggettivo”, lanciando un programma in grado di aiutare gli italiani a migliorare la propria condizione psicofisica.
Il cuore di questo progetto – ha spiegato Stefano Agostini, presidente e amministratore delegato del Gruppo Sanpellegrino - è la valorizzazione della dimensione soggettiva dello stare bene, alla portata di tutti proprio perché nasce dalle proprie necessità, abitudini ed inclinazioni, e perciò stesso più perseguibile, anche in momenti di difficoltà.
L’Osservatorio San Pellegrino ha, quindi, realizzato Costruisci il tuo benessere iniziando da un bicchier d’acqua, presentato lo scorso 21 novembre, un percorso attraverso le quattro aree indicate dall’Organizzazione mondiale della salute quali componenti fondamentali del benessere della persona e pilastri di una vita sana e felice: Alimentazione, Attività fisica, Benessere sessuale e Controllo dello stress.
La via al benessere si costruisce intorno a questi pilastri, con un ruolo tasversale dell’acqua, intesa come idratazione, con tutto quello che di vitale comporta per l’organismo. L’idratazione, in questo quadro, si pone come un collante – ha detto Alessandro Zanasi dell’Osservatorio Sanpellegrino e presidente dell’associazione Risorsa Acqua - un ’filo rosso’ che tiene uniti tutti gli altri elementi. Fonte di vita e longevità, oltre ad essere il principale componente del corpo umano, l’acqua è un nutriente essenziale e regola numerosi processi fisiologici connessi con la salute dell’organismo, come ad esempio il trasporto dei nutrienti e la regolamentazione del bilancio energetico, ha potere detossicante e regola la temperatura corporea.
Mangiare e bere sufficientemente (gli ultimi dati ci dicono, invece, che il 5% degli italiani non beve acqua), fare movimento (bastano 30 minuti al giorno), avere rapporti sessuali soddisfacenti, prendersi del tempo per se stessi e rallentare, sono solo alcune delle dritte che l’Osservatorio San Pellegrino inserisce nel suo Decalogo del Benessere Soggettivo, che appunto perché soggettivo non va applicato alla lettera.
Il Benessere Soggettivo è un approccio diverso, rivoluzionario alla cura del sé che nasce dall’ascoltarsi e dall’essere in grado di personalizzare le regole generali - precisa Umberto Solimene, professore dell’Osservatorio Sanpellegrino e Presidente del Centro di Ricerche in Bioclimatologia Medica, Medicina Termale complementare e Scienze del Benessere dell’Università di Milano - cucendole su di sé, cercando la strada, del tutto personale, di far coincidere il benessere oggettivo alla percezione che ne abbiamo, nelle semplici attività quotidiane.
Decalogo del Benessere Soggettivo
Conosci il tuo movimento naturale - Con i ritmi di vita sempre più frenetici che scandiscono le nostre giornate, mantenere una corretta attività fisica può rappresentare una difficile sfida con se stessi. Per vincerla, può bastare anche un’attività di moderata intensità, ma regolare, come camminare, andare in bicicletta, salire le scale a piedi. L’importante è trovare il livello e il tipo di movimento sano, adatto e naturale per il tuo organismo.
Trova il tuo equilibrio alimentare - Difficoltà contingenti e abitudini nutrizionali incaute possono determinare un impoverimento del tuo regime alimentare. E’ importante tuttavia ascoltare il nostro fisico e nutrirci secondo le sue reali esigenze, seguendo una dieta sana ed equilibrata, cucita il più possibile sui nostri gusti e inclinazioni.
Riconosci le reazioni del tuo corpo allo stress - Ognuno di noi reagisce allo stress in modo diverso e soggettivo. Reazioni le cui prime avvisaglie arrivano, in genere, proprio dal nostro corpo. È importante quindi conoscere e riconoscere le nostre reazioni abituali allo stress, capire se sono virtuose o se, al contrario, possono rivelarsi inefficaci o addirittura controproducenti. Sensazioni di rabbia, stanchezza mentale cronica, senso di ansia ed inadeguatezza di fronte agli impegni quotidiani sono campanelli di allarme di un organismo che non sta trovando le giuste contromisure ad una condizione di stress.
Rinfresca la tua mente - È attraverso la nostra mente che percepiamo ansia, stress, piacere e soddisfazione. Se non la rinfreschiamo, non potrà che surriscaldarsi. Facendo “ribollire” le nostre emozioni. Idratarsi in maniera corretta e costante può essere un piccolo grande aiuto quotidiano, spesso sottovalutato.
Scopri la tua dimensione sessuale - Il benessere sessuale, così come affermato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, è uno dei pilastri della nostra salute. Il nostro equilibrio passa dunque anche da questa componente così importante, che pure è una delle più sottovalutate, oggetto di modelli sociali irrealistici e standardizzati. Al contrario, i fattori che influenzano il grado di soddisfazione sessuale sono tanti ed eterogenei: non solo l’intensità del desiderio, la profondità del coinvolgimento emotivo, il grado di complicità. Ma anche l’esperienza, lo stress, lo stare bene con se stessi.
Ascolta il tuo bisogno di idratazione - Sono 8 i bicchieri d’acqua che un adulto in buona salute dovrebbe bere, in genere, ogni giorno. Ma nello specifico, il nostro fabbisogno giornaliero varia in base all’età e agli stili di vita. Per questo è necessario capirlo, mantenendo un’idratazione costante secondo le nostre specifiche esigenze
Nutri il tuo benessere psicofisico - L’acqua ricca di minerali è essa stessa un alimento nutriente: garantisce infatti l’assunzione di importanti oligoelementi come calcio, sodio, ferro, magnesio, zolfo, bicarbonato e fluoro. Proprietà che, a seconda della tipologia e della concentrazione, possono soddisfare le diverse esigenze di benessere psicofisico.
Prenditi cura del tuo tempo libero - Trovare il giusto equilibrio tra le ore di lavoro e il tempo da dedicare alla vita quotidiana non è facile. Sia che tu sia un libero professionista o un dipendente, imparare a difendere il tempo per i tuoi progetti, famiglia e amici è una componente fondamentale del benessere soggettivo. Stabilisci i tuoi orari di lavoro massimi e rispettali il più possibile, imponiti di staccare dalla vita digitale e di non essere sempre reperibile per capi e colleghi, capisci quali sono le due cose che ti fanno stare meglio fuori dal lavoro e rifugiati in quelle quando sei troppo stanco o stressato.
Concentrati sulle tue esigenze - Tenere insieme tutti gli impegni della giornata è sempre più complicato, ricordarsi di seguire al contempo tutte le regole di uno stile di vita sano ancor di più. Fare lo sforzo di concentrazione per ascoltare se stessi e capire le nostre reali esigenze, ciò che ci fa stare bene o male, quando siamo più stanchi o più tristi del solito ci permette di modulare secondo i nostri bisogni l’organizzazione della giornata, la divisione degli impegni, gli spazi di relax e di benessere.
Idrata il tuo cervello - Una corretta idratazione contribuisce infatti a rigenerare il cervello, rinfrescandolo letteralmente. In mancanza di una corretta idratazione si possono verificare difficoltà cognitive, in particolare insorgenza di mal di testa , stanchezza e riduzione della capacità di concentrazione.
Giovanni Scotti